Home News VIAGRA NEL VINO DEL MARITO, LUI: ‘E’ PROVA D’AMORE

VIAGRA NEL VINO DEL MARITO, LUI: ‘E’ PROVA D’AMORE

FROSINONE – “E’ stata una prova d’amore da parte di mia moglie”. Lo ha detto il cinquantatreenne operaio edile residente in un piccolo comune del Frusinate, che ha rischiato di morire d’infarto perch la moglie, sentendosi trascurata, ha sciolto due pasticche di Viagra in un bicchiere di vino rosso.

Un miscuglio di alcol e pillole dell’ amore che, secondo la moglie insoddisfatta, avrebbe dovuto sortire risultati sorprendenti: il marito invece poco dopo aver mandato gi l’ultimo sorso si portato la mano al petto iniziando a sudare. Subito soccorso, i medici gli hanno riscontrato un infarto.

 “Per me, – ha spiegato l’operaio – stato un periodo di forte stress che mi stava allontanando da lei, al punto da trascurarla anche sessualmente. Non ho mai avuto problemi del genere, tengo a precisarlo, forse solo problemi cardiaci, visto che ho rischiato di morire d’infarto. Ma passer anche questo, ne sono certo. Ora che ho visto la morte in faccia ho capito che non c’ cosa pi importante della famiglia”.

Un senso di colpa che sar duro da superare, anche perch la moglie avrebbe solo voluto trascorrere una notte di passione tra le sue braccia, come nei primi anni di matrimonio. E proprio per non offenderlo nell’orgoglio di uomo, dopo aver preparato la tavola, gli ha fatto trovare un bicchiere di vino dove aveva sciolto il Viagra. Ma non aveva messo in preventivo che il sovradosaggio della ‘pillola blu’, unito all’ alcol, avrebbe potuto avere un effetto devastante. A procurare alla donna il medicinale era stata un’amica con cui si era confidata e il cui marito ne faceva uso.

AGLIO, ‘EFFETTO VIAGRA’ SENZA RISCHI
Senza dover ricorrere a pericolosi sotterfugi, secondo una ricerca scientifica quattro spicchi di aglio al giorno nell’arco di tre mesi possono rappresentare una alternativa naturale al viagra per molti uomini avanti con l’et. E’ quanto afferma la Coldiretti nel riferire una notizia diffusa dalla televisione inglese che ha provocato un aumento boom del 32% delle vendite di aglio in Inghilterra.

 L’aglio, con un consumo nazionale di 50 milioni di chili, infatti – precisa la Coldiretti – una componente presente in molti piatti della cucina italiana che possono essere preparati con la certezza di non correre inutili rischi per la salute e la speranza di un effetto naturalmente afrodisiaco. Gli agli tradizionali italiani sono peraltro conosciuti e apprezzati nel mondo ed entrano come condimenti ricercatissimi nelle ricette pi rinomate: l’aglio rosso di Sulmona e l’aglio polesano, e ancora l’aglio bianco di Vessalico, l’aglio dell’Ufita, l’aglio di Molino dei Torti, l’aglio di Resia, l’aglio Massese, gli agli rossi di Castelliri, di Nubia, di Procedo, il maremmano e l’aglio di Monticelli sono solo alcuni esempi delle specialit offerte sul territorio nazionale.

L’uso dell’aglio nella medicina popolare ha una tradizione secolare – continua la Coldiretti – e oltre alle propriet afrodisiache, gli sono riconosciute molte propriet salutari: consigliato contro mal di testa, infezioni e malattie cardiovascolari, ma soprattutto indicato come disinfettante dell’intestino in quanto svolge un’efficace azione antibatterica intestinale.

Per garantire l’efficacia nell’azione il consiglio – conclude la Coldiretti – quello di verificare le etichette e di preferire la produzione nazionale che garantisce freschezza perch non deve sopportare lunghi tempi di trasporto di quella provenienti dalla Cina che insieme a Egitto e Turchia rappresenta pi della met delle importazioni totali di aglio estero in Italia per un totale di ben 25 milioni di chili.


( Fonte Ansa )