Conclusa l’altra sera a Veronafiere la 18a edizione del Concorso internazionale
A SOL D’ORO L’ITALIA VINCE 15 MEDAGLIE SU 18
SUL PODIO ANCHE SPAGNA E GRECIA, SLOVENIA PRIMA NEGLI ABSOLUTE BEGINNERS
AD UN’AZIENDA ITALIANA IL PREMIO SOL D’ORO CHALLENGE 2020
L’Italia dell’olio extravergine di oliva conferma la sua leadership, ma l’alta qualità generale dei campioni provenienti da sette Paesi ha impegnato il panel di giudici negli spareggi per l’assegnazione delle medaglie in tre categorie su cinque.
La regione con più medaglie è la Puglia (5); 2 medaglie a Sardegna e Calabria, una ciascuna a Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania. Fanno incetta di Gran Menzioni Puglia (10), Lazio (8), Campania (7), Sicilia (6), ma da sud a nord sono 13 le regioni con almeno un riconoscimento.
L’elenco completo dei premiati con le medaglie Sol d’Oro, d’Argento e di Bronzo e delle Gran Menzioni.
Verona, 11 febbraio 2020. È stata una edizione memorabile quella di Sol d’Oro Emisfero Nord appena conclusa a Veronafiere, per il valore generale dei 310 campioni presentati da sette Paesi, che ha reso ancora più impegnativo il lavoro dei 15 panelist internazionali al lavoro per la scelta dei vincitori.
Sulle 18 medaglie totali assegnate (Sol d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo) nelle cinque categorie oli extravergine fruttato intenso, medio, leggero, monovarietali e biologico e Absolute Beginners ben 15 sono andate all’Italia e solo 1 rispettivamente a Spagna, Grecia e Slovenia. Dominio dell’Italia anche nelle Gran Menzioni, assegnate a quegli oli che hanno ottenuto un punteggio maggiore o uguale a 70/90mi dove oltre a Spagna, Grecia e Slovenia hanno ricevuto riconoscimenti anche Croazia e Portogallo.
Ad emergere in questa annata l’Azienda Masoni Becciu di Deidda Valentina, che con due Sol d’Oro ha portato i suoi oli e la Sardegna alla conquista della prima edizione del premio speciale Sol d’Oro Challenge, istituito per premiare l’azienda che ottiene il maggior punteggio con tre oli presentati.
“La qualità era talmente alta che abbiamo il rammarico di non aver potuto premiare tutti gli oli che lo avrebbero meritato. Nelle finali di tre categorie abbiamo addirittura dovuto ricominciare da capo perché nella somma dei giudizi continuavano ad esserci degli ex equo”, afferma Marino Giorgetti, capo panel del concorso. “Quello che fa piacere è però constatare che Sol d’Oro dopo 18 edizioni è sempre più il volano di questo miglioramento”, conclude Giorgetti.