Home News BAUNEI (NU), IL FORMAGGIO NON SI TROVA? NASCE IL CASEIFICIO DEL CAPRINO

BAUNEI (NU), IL FORMAGGIO NON SI TROVA? NASCE IL CASEIFICIO DEL CAPRINO

Comune e Erast lanciano un progetto destinato al rilancio del mercato interno. Nessuna concorrenza coi “colossi” del settore


 


 


Nella capitale indiscussa della capra è difficile trovare una pezza di formaggio caprino. A Baunei, regno incontrastato degli esemplari di razza sarda, si è deciso di correre ai ripari puntando sulla realizzazione di un minicaseificio. Un impianto per la trasformazione del latte caprino in grado di soddisfare il fabbisogno del mercato interno. Il caseificio, nei progetti dell’amministrazione comunale del centro ogliastrino che recentemente ha lanciato l’idea tra gli allevatori, dovrebbe trasformare parte dei millecinquecento litri del latte, prodotto quotidianamente dalle capre che scorrazzano nel Supramonte tra le essenze ed i profumi della macchia mediterranea, in saporito formaggio. Il prodotto finito, circa un quintale e mezzo, verrebbe poi commercializzato a Baunei e Santa Maria Navarrese.


 


«Quest’iniziativa – sottolinea a riguardo il sindaco Salvatore Lai che dieci giorni fa ha incontrato gli allevatori del posto per cercare di mettere a fuoco le modalità di intervento – è ancora in una fase embrionale ma crediamo possa dare risposte concrete all’esigenze degli allevatori, che vedono il loro latte pagato ad un prezzo irrisorio, e a quelle del mercato interno, la cui domanda supera di gran lunga l’offerta».


 


In questo caso si punta ad avere un prodotto di qualità, biologico, che utilizza i metodi tradizionali per trasformare il latte di animali allevati allo stato semibrado. Formaggio e casu agedu, una volta trasformati e confezionati secondo le normative vigenti, incontrerebbero di certo anche il favore dei turisti che nei due mesi estivi si concentrano nella frazione costiera di Santa Maria Navarrese.


 


«Come sede di questo progetto nato con l’interessamento dei tecnici dell’Ersat – sottolinea il primo cittadino baunese – c’è già la struttura comunale di Planedda, che verrà destinata alla filiera agroalimentare». A questo punto, secondo Lai, è auspicabile che tutti gli allevatori di Baunei, una quindicina in tutto, si costituiscano in società o in cooperativa per dare corpo all’idea imprenditoriale destinata a valorizzare al massimo questo prodotto anche dal punto di vista economico.


 


L’iniziativa, proprio per i suoi numeri, non entrerebbe in concorrenza con i colossi del settore caprino, i vicini di casa di Galydhà, società controllata dai laziali di Amalatea che mira a realizzare nella zona industriale di Genn’e antine a Villagrande un polo caprino d’eccellenza. Ed ora Baunei, che anche grazie al tradizionale appuntamento estivo della sagra della capra capace di richiamare migliaia e migliaia di visitatori ha eletto il simpatico animale a vero e proprio emblema del centro ogliastrino, ha deciso di far valere in chiave economica il suo straordinario patrimonio di conoscenze e tradizioni.


 


 


L’Unione Sarda,  marzo 2007