Secondo la denuncia collettiva, presentata giovedì in un tribunale di Los Angeles, un laboratorio di Denver ha testato più di 1.300 vini e trovato pericolosi livelli di arsenico in 83 di loro. Diversi vini di 28 cantine californiane contengono livelli tossici di arsenico, un agente cancerogeno, ad un livello di cinque volte più alto rispetto a quanto consentito nelle acque.
La class action nomina oltre 30 marchi. I vini sono soprattutto bianchi e moscati, tutti venduti a prezzi minori di 10 dollari. Tra i produttori ne figurano alcuni che vengono venduti nella catena di supermercati americani Trader Joe’s a prezzi che partono da due dollari.
Secondo la denuncia, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’arsenico se consumato per molti anni può causare cancro, problemi cardiovascolari, malattie respiratorie e altri problemi alla salute.
Secondo la class action i produttori devono ritirare le bottiglie, ridare il denaro ai consumatori e attenersi alle regole stabilite dall’industria vinicola. Il totale dei danni richiesti non è specificato. Ma lo Wine Institute che rappresenta i 1.000 coltivatori e società affiliate, ha stimato che questa azione era basata su false ipotesi.
( Fonte cn24tv.it/ )