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DOBBIAMO DAR CREDITO ?

 

 

Due amici, appassionati di vino, si incontrano al bar ed incominciano a parlare di vino, delle annate dei vini che usciranno in commercio a breve ecc.

 

Il primo dice :

 

“ il 2007 per il Brunello non è un’annata così interessante, con vini molto caldi, il tannino un po’ sballato e profumi leggermente cotti, sempre con le dovute eccezioni, meglio la Riserva 2006. “

 

 

Il secondo gli risponde :

 

“ il Brunello, che ad una grande annata, la 2007, ha affiancato un’ottima Riserva.”

 

Due pareri che non collimano di certo, ma come spesso succede tra amici, ognuno ha il suo punto di vista ed il suo parere personale.

Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se i due amici al bar fossero semplicemente degli appassionati, mentre invece queste sono le dichiarazioni rilasciate durante una intervista, dai responsabili di due guide nazionali ai vini, in uscita a breve sul mercato.

 

 

Ora io mi metto nei panni del consumatore e/o appassionato, che in base alle letture delle interviste ed alla consultazione delle guide, dovrebbe farsi una opinione certa e sicura di una annata in una determinata zona.

In questo caso il nostro appassionato/ lettore che opinione si potrebbe fare ? Vini da comprare a scatola chiusa o da non provare nemmeno a bere ?

Come è possibile dare giudizi diametralmente opposti in questa maniera ? Sono rimasto basito e senza parole quando ho letto tutto ciò, ( per dimostrare la correttezza e veridicità di quanto ho riportato Vi segnalo anche il link dove potrete leggere queste incongruenze :

 

http://www.winenews.it/news/28187/le-guide-del-vino-piu-importanti-ditalia-ais-bibenda-gambero-rosso-lespresso-maroni-slow-wine-veronelli-edizione-2013-sono-quasi-pronte-per-la-stampa-a-winenews-le-prime-tendenze-per-i-curatori-tra-sorprese-conferme-e-mezze-delusioni )

 

Non sono in grado oggi di dire chi ha visto giusto e chi no, ma una cosa ho capito : nel discorso vino non esiste una sola verità, non esistono i “ guru “ anche tra chi fa solo questo di mestiere. Quando si danno dei giudizi il tutto è molto permeato e condizionato dal “ gusto personale “ e “ dall’esperienza maturata “ anche in base alla zona dove si è cresciuti professionalmente e dove si risiede ! Infatti noterete che un “ curatore “ è cresciuto in Piemonte, mentre l’altro in Toscana, che casualità !

Roberto Gatti

04 Settembre 2012

 

P.S. ) Ricordo questo recente articolo a tema : https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=7714

 

 

 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.