Home News Donna Sommelier e il “Vino del ghiaccio”

Donna Sommelier e il “Vino del ghiaccio”

Ne hanno parlato anche giornali e TV: la vendemmia a fine gennaio in Val di Susa per produrre il San Sebastiano Vino del ghiaccio. Dietro a questo progetto di riscoperta e valorizzazione delluva Avanà, un vitigno autoctono delle vallate valsusine, cè lo spirito diniziativa e il lavoro di una donna: Maria Luisa Alberico che ora abita a Torino, ma che è cresciuta a Nichelino.


 


Maria Luisa Alberico è la direttrice di Donna Sommelier unica rivista di enogastronomia al femminile, un periodico specializzato che da qualche anno si occupa di professionalità femminili nel settore vitivinicolo, nella ristorazione e nel turismo.


 


Ma torniamo al suo Vino del ghiaccio e a questa curiosa vendemmia fuori stagione, nel pieno dellinverno. Lazione del gelo disidrata i grappoli e permette una concentrazione dei succhi, intensificando così gli aromi ed i profumi del vino. Anche la pigiatura degli acini, raccolti congelati, viene effettuata in condizioni di freddo estremo intorno ai -10 gradi. In queste condizioni la parte acquosa del frutto, diventata ghiaccio, viene scartata consentendo di ottenere un mosto del tutto particolare che dopo una lenta fermentazione diventerà appunto il Vino del ghiaccio. La complessa lavorazione di questo nettare dà origine ad un prodotto esclusivo con bottiglie numerate, il che, ovviamente, influisce sul prezzo Il San Sebastiano, curato dalla sommelier nichelinese per la Comunità Montana Alta Valle di Susa e per il Comune di Chiomonte, è il primo ice wine a bacca rossa ad essere prodotto in Italia; i principali produttori si trovano in Germania, Austria e Canada. La passata stagione che era la prima ha dato eccellenti risultati; i risultati della vendemmia del gennaio 2007 potranno essere gustati solo in autunno.


 


Donna Sommelier, però, non si occupa soltanto di vino, ma anche di acqua. Recentemente Maria Luisa Alberico ha curato lorganizzazione della mostra I volti dellacqua presso il Museo di Scienze Naturali di Torino. Nella mostra erano trattati sia gli aspetti mitico-simbolici sia il tema dellacqua come risorsa da tutelare e da garantire alle popolazioni che oggi nel mondo ancora non hanno accesso allacqua potabile o sono in condizioni di grave carenza idrica. Una sezione della mostra era dedicata alle acque minerali piemontesi con assaggi ed originali percorsi di abbinamento acqua-cibo. Lacqua come elemento fondamentale per una corretta alimentazione e come fonte di benessere: la rassegna è stata anche una vetrina degli otto impianti termali in funzione nella nostra Regione.


 


Insomma Maria Luisa Alberico, vero sommelier, si muove con fantasia e professionalità tra acqua e vino. E il suo Vino del ghiaccio di questa passione ben rappresenta la sintesi prelibata.


( Fonte Nichelino.com )