Home News I produttori di vino rosato si riuniscono nell’associazione Rosautoctono

I produttori di vino rosato si riuniscono nell’associazione Rosautoctono

Sei consorzi, per una produzione di oltre 20 milioni di bottiglie, si sono riuniti per dare vita all’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, denominato Rosautoctono.

 

 

I sei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine, che si sono associati in Rosautoctono sono:  Bardolino Chiaretto, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Bombino Nero, Salice Salentino Rosato e Cirò Rosato.
In Italia il vino rosa rappresenta oggi il 6% dei consumi, mentre ogni cento bottiglie vendute in Francia più di trenta sono di rosé.

 

Il neo-presidente di Rosautoctono Franco Cristoforetti ha dichiarato: “per competere a livello internazionale abbiamo capito che non bastava essere portatori di una storia bimillenaria e aver raggiunto altissimi livelli qualitativi. C’era bisogno di una strategia comune, trasversale a tutto il Paese, e per questo abbiamo deciso di fondare un Istituto che rappresenta un traguardo storico, perché ha come fine prioritario quello di favorire una promozione unitaria e rafforzata, dentro e fuori dai confini nazionali, offrendo al comparto una spinta decisiva”. 

 

L’augurio del primo presidente Cristoforetti (già presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino) è una carta dei vini al ristorante che introduca l’indicazione “vino rosa” che poi contempli sia le produzioni italiane, sia i rosé francesi insieme agli altri stranieri.

 

Intanto l’adesione a Rosautoctono ha dei paletti molto delineati: l’utilizzo di uve autoctone a bacca nera. Non possiamo escludere gli spumanti – ha precisato il presidente Cristoforetti – ma in alcuni territori rappresentano piccoli numeri”.

 

A supportare e perseguire gli obiettivi preposti, saranno diverse azioni mirate, che spaziano dalle iniziative di comunicazione alle campagne di informazione, dalle collaborazioni con testate e guide di settore, fino alla partecipazione a fiere e manifestazioni, dalle attività di ricerca a quella di formazione, fino alla costituzione di un Osservatorio permanente.

 

 

 

Un Osservatorio permanente, che fornirà una fotografia completa e puntuale del settore, anche grazie alla collaborazione di Valoritalia, società leader nelle attività di controllo sui vini Docg, Doc e Igt, e Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani.
Il neo Istituto si prepara già a festeggiare il battesimo al Vinitaly, in programma a Verona, dal 7 al 10 aprile.