Home News Il caso degli Osoyoos, i nativi americani salvati dal vino

Il caso degli Osoyoos, i nativi americani salvati dal vino


La trib prospera in Canada grazie a una vigna e una cantina


 


L’abuso di alcol ebbe la sua parte nel decretare la fine dei popoli nativi americani, sterminati dai colonizzatori europei, reclusi nelle riserve e svuotati di identit. Ma qui fra le ampie colline e i grandi laghi della British Columbia, provincia orientale del Canada, stato il vino a salvare la trib degli Osoyoos. L’orgoglio locale sono la vigna e la cantina che danno lavoro a tutta la regione dove non si vede l’ombra di disoccupazione o sussidi sociali. Tutto gestito dai nativi grazie all’intuizione del carismatico capo trib, Clarence Louie.”Il consiglio degli Osoyoos composto solo da nativi americani, e in questo senso unico, noi promuoviamo la nostra unicit. La nostra cultura e il nostro patrimonio devono fare parte di tutti i progetti”.L’iniziativa partita nel 2002, all’inizio la trib si appoggiata ai produttori canadesi e ha ingaggiato un enologo esperto ma ancora per poco.”Il Consiglio della trib vuole farmi diventare un enologo – racconta Justin Hall, al lavoro nella vigna dal 2004 – in modo che poi possa dirigere io la nostra azienda”. Il progetto funziona, lo dicono i 79mila visitatori nel 2010 e le 216mila bottiglie di vino vendute, ma gli Osoyoos non si fermano qui. Per attirare pi turisti hanno costruito un albergo di lusso, un centro culturale e un ristorante fusion, con ricette di ispirazione amerinde.



Un interessante Video cliccando il link sotto riportato :




Il caso degli Osoyoos, i nativi americani… di TMNews


( Fonte TMNews  )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.