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Il giornalismo non è più un lavoro

Ogni giorno tutti si lamentano dei giornali e dell’informazione.

 

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La situazione appare quasi irrimediabile. I giovani e i meno giovani, anche se bravi, vengono pagati pochissimo e sono sempre precari, i vecchi, pure quelli buoni, vengono pre-pensionati e comunque messi ai margini. La professione giornalistica, ma ovviamente non solo quella, è diventata sempre più “volontariato”. Possono fare questo lavoro coloro che non campano di giornalismo, come professori, esperti vari, già pagati dalle istituzioni, da società pubbliche o private, dal mondo del business, oppure figli di papà mantenuti dalla famiglia. Ma non è gente che va sul terreno e afferra la vita vera. Parlano a vanvera di popoli che non conoscono e posti che non hanno mai visto. Non viaggiano né consumano la suola delle scarpe.

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Tutto avviene alla scrivania. Gli stessi giornalisti in attività vivono così di cattivi esempi producendo un’informazione pigra e sciatta. Nessun caporedattore osa più prendere i pezzi dei collaboratori , passarli, correggerli o anche cestinarli. Non c’è neppure il tempo di leggerli gli articoli: pubblicati sul web o sul giornale così come arrivano, con errori di battuta e incongruenze che nessuno ha voglia di discutere. Basta avere un titolo da spendere. I lettori, poi, sono abituati ad avere l’informazione gratis sul web: un prodotto che non ha un prezzo, non solo materiale ma anche morale, è un prodotto svilito, che non appare frutto del lavoro, della preparazione e del sacrificio ma di una gratuita superficialità.

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E forse è proprio così che stanno le cose. Niente oggi vale meno dell’informazione. Anche quella che state leggendo in questo preciso momento. Ma i giornalisti ci sono ancora, credono o sperano che qualche cosa cambierà consolandosi che in fondo la verità non ha più un prezzo ma di sicuro costa molto a chi la cerca. Buona fortuna !

 

 

( Fonte Alberto Negri )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.