Home Arrabbiature Giovane rampante si fa pagare dalle cantine per degustarne i vini ed...

Giovane rampante si fa pagare dalle cantine per degustarne i vini ed inserirli in guida

Scorrendo le pagine del web dedicate al vino, alcuni giorni fa mi sono imbattuto in un articolo di un noto giornalista, il quale denuncia pubblicamente ( senza farne il nome, ma indicando solo le iniziali per non fargli pubblicità sic ) un giovane appena affacciatosi nel mondo del vino !

In 20 anni di professione, mai mi era giunta notizia che qualche addetto ai lavori, oltre a chiedere campioni alle aziende, come facciamo tutti, chiedesse ( oltre ai campioni ) denari per degustare i vini ed inserirli nella sua guida online. Ma quale attendibilità ed autorevolezza potrà mai avere una guida di questo genere, quando vengono inseriti solamente quelli che hanno pagato ? Un marchettaro senza precedenti, credo ne pagherà le conseguenze !

 

faccia come il culo

Ho forti indizi per credere sia lo stesso squallido personaggio, che ha pensato bene, due anni orsono, di diffamarmi pubblicamente perchè avevo chiesto solo ed unicamente ( a differenza sua ) campionature ad alcune aziende, da lui valutate molto bene,  specificando alle stesse che io non avevo partecipato alla degustazione citata nel suo sito web. La magistratura si sta occupando di questa diffamazione gratuita.

 

Alla richiesta di un altro collega di riportare il nome, l’autore si è limitato ad indicare le iniziali DB, ed alla mia richiesta se di nome facesse Davide, per non scoprire le carte che ha in mano, mi ha risposto ” fuochino “. Io sono certo che il tizio, deontologicamente molto scorretto sia proprio lui Davide B@@@@@E !

Buona lettura, o meglio se questo dovrà essere il futuro dei comunicatori del vino siamo messi molto male, lo specchio di questa epoca che stiamo vivendo !

Riporto integralmente l’articolo del giornalista Franco Ziliani, pubblicata sul sito web  qui 

 

Guide dei vini con la faccia come il culo: non chiedono solo campioni ma soldi

Pubblicato 2 settimane fa il 15/05/2020 di Franco Ziliani

 Furbetti della degustazione con l’animus del ragiunatt alla ribalta

Vi chiedevate forse se vista la temperie del coronavirus che ha impedito gli spostamenti da regione a regione le varie guide dei vini (lo so che sono inutili e mal fatte e poco attendibili ma esistono finché ci saranno “fenomeni” che le acquistano) sarebbero ancora state pubblicate visto che i vari esperti degustatori non hanno potuto, come dicono di fare, effettuare le loro visite in cantina.

Niente paura, se avevate il timore di rimanere senza l’edizione 2021 dei vostri adorati baedeker enologici, delle guide che non guidano (non dimenticate che il compianto Gianni Mura amava ricordare che l’anagramma di guida è giuda…), sappiate che seppure rabberciate e messe in piedi in qualche modo le vostre amatissime guide, quelle senza le quali non sapreste mai quali vini scegliere e quali pesci pigliare, torneranno, puntuali come le tasse e come le scemate di uno dei ministri dell’attuale governo a vostra scelta, tra fine ottobre e novembre.

Come faranno a fare i loro assaggi le italiche guide non lo so e non me ne può fregare di meno, posso però prendere nota, grazie a qualche amico che mi ha informato della cosa, che in questa temperie nel mondo guide e dintorni c’è qualcuno che ha pensato “bene” di dar prova di suprema furbaggine. Ovviamente trattasi di eufemismo…

Un tizio, che non nomino perché non voglio fargli pubblicità, ha pensato bene di proporre la sua guidarella, non so se cartacea o solo online, provando a cogliere l’occasione di farci sopra dei dané.

Non si è limitato, come fanno tutte le varie guide, (come faccio tranquillamente anch’io che guidaiolo non sono), a chiedere campioni alle aziende per i suoi assaggi ma, (avvalendosi anche della collaborazione / complicità di qualche Consorzio che invece di mandarlo aff.. gli sta dando una mano), ha scritto loro una mail informandole che è avviata la ricezione dei campioni per la guida Top of the pops (ovviamente questa e la seguente sono nomi di fantasia) e le selezioni best wine and best cellar invitando le azienda ad “Effettuare contestualmente il bonifico all’IBAN xxxxxx in base a questi criteri:

Fino a due campioni: 50 euro

Tre campioni: 70 euro

Cinque campioni: 100 euro

Fino a 8 campioni: 120 euro

Oltre 8 campioni: 150 euro”

Si informa inoltre che “le etichette ricevute, a discrezione della redazione, potranno essere recensite prima della pubblicazione delle guide (prevista per gennaio) sulle testate di riferimento online con relativo punteggio in centesimi.

 

 

L’editore della guida invita poi ad indicare nella “mail o nel documento cartaceo allegato alla campionatura gli estremi per la relativa fattura, che sarà emessa da…. sulla base della cifra corrisposta dalla cantina”.

Avete capito? Nemmeno un ragiunatt (traduco per i non lombardi: un ragioniere) avrebbe potuto essere più preciso nelle indicazioni burocratiche.

Intendiamoci, non si tratta di cifre impossibili (anche se moltiplicate per 100 diventano interessanti), ma, mi chiedo e vi chiedo, vi sembra giusto che i produttori, oltre a fornire i campioni gratuitamente debbano pagare per vedersi giudicare e recensire i loro vini? Questo tizio, dal bel pelo sullo stomaco, riesuma antichi metodi maroniani (nel senso di L.M. Luca Maroni) ma senza la classe e la ieratica espressione da predicatore americano dell’eno guru romano.

Mala tempora currunt sed peiora parantur se il futuro della comunicazione sul vino è in mano a simili giovani marpioni…

( Fonte vinoalvino.org )

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.