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IL PERFETTO ADATTAMENTO DEL SAUVIGNON IN FRIULI



 


 



 


 


 



 


 


 


Si tenuto a Cividale del Friuli un interessante convegno sul vitigno sauvignon, sullespressione dei suoi profumi ed aromi ed il suo adattamento alle terre friulane.


Un vitigno da sempre tra i miei preferiti per gli intensi profumi ed aromi, per lappagamento ed il piacere che mi dona durante la degustazione, ed ultimamente anche per la finezza e leleganza che ho riscontrato in molti prodotti.


 


 


Affollato convegno nellauditorium S. Francesco a Cividale


LESPERTO DI FAMA DENIS DUBOURDIEU:


IL SAUVIGNON IN FRIULI DAR OTTIMI RISULTATI


Concluso il primo anno di sperimentazione in 13 vigneti dei Colli Orientali

 


Il Friuli Venezia Giulia una regione ricca di bellezze, sia dal punto di vista storico-artistico che paesaggistico-naturalistico. In questo contesto assume particolare importanza la caratteristica dei suoli, che fa s che un vitigno molto esigente come il Sauvignon possa dare, e gi stia dando, ottimi risultati. Dobbiamo essere ottimisti sullo sviluppo futuro di questo vitigno in Friuli, puntando soprattutto ad aumentarne la qualit, visto che la produzione per forza di cosa quantitativamente limitata. Non ha dubbi sulla possibilit di sviluppo per i vini dei Colli Orientali, e in particolare per uno dei vitigni internazionali che meglio si esprimono in territorio friulano come il Sauvignon, il prof. Denis Dubourdieu, docente allUniversit di Bordeaux 2 e considerato uno dei massimi esperti di aromi del Sauvignon a livello internazionale, che stato ospite a Cividale del Consorzio Colli Orientali del Friuli nel corso di un convegno tecnico dedicato alle recenti acquisizioni sulle tecniche di coltivazione e vinificazione del Sauvignon. Questo incontro ha spiegato aprendo i lavori il presidente del Consorzio Pierluigi Comelli – stato organizzato alla fine del primo anno di una sperimentazione triennale, tesa a investigare principalmente il ruolo della nutrizione minerale nellespressione aromatica del vitigno Sauvignon nei Colli Orientali del Friuli. Impegno primario del Consorzio, oltre allaspetto promozionale, infatti lo sviluppo dellassistenza tecnica e il coinvolgimento delle realt vitivinicole del territorio in momenti di approfondimento, dove lesigenza di sviluppare un progetto di ricerca applicata si coniuga con la verifica sul campo a livello locale. 


 


In Friuli Venezia Giulia le condizioni pedoclimatiche sono favorevoli ad un vitigno come il Sauvignon che copre una superficie di 230 ettari nei Colli Orientali e in questo ambiente estrinseca un patrimonio aromatico difficilmente realizzabile in altre zone. Lo scorso anno in collaborazione con lAteneo friulano, il consorzio cividalese ha avviato la prima fase di un progetto che ha coinvolto 13 vigneti di 12 aziende dei Colli Orientali, dove stata svolta unindagine conoscitiva delle variet di Sauvignon. Obiettivo del lavoro (che prevede nei prossimi due anni studi sulla gestione agronomica del vigneto, della qualit delle uve, sulla maturazione delle uve e studi bioclimatici) fornire dati per il miglioramento dellespressione aromatica del Sauvignon, per renderla pi complessa e ripetibile negli anni, andando incontro cos alle esigenze dei consumatori che richiedono sempre pi vini apprezzabili nel corso del tempo.


 


Coordinato dal prof. Roberto Zironi del Dipartimento di Scienze degli alimenti dellUniversit degli Studi di Udine, il convegno ha visto alternarsi ai microfoni numerosi esperti, quali Duilio Porro dellIstituto Agrario di S. Michele allAdige, Paolo Sivilotti dellIstituto Sperimentale per la viticoltura di Conegliano, lenologa Annamaria Visintin e lagronomo Giovanni Bigot che ha esposto le prime acquisizioni sul progetto Sauvignon. Tra i presenti anche Pierluigi Zam, presidente della Bcc di Manzano che ha sostenuto liniziativa.


         


 


Cividale del Friuli, 26 gennaio 2006