Home News VINO E DROGHE

VINO E DROGHE

Lopposizione: Per il Polo anche il vino fuorilegge Blitz allosteria: quattro arresti per possesso e consumo di vino. Fantascienza. NellItalia purpurea di Barolo o trasparente come un Pinot non immaginabile un proibizionismo che si estenda anche al bicchierino di amaro o di grappa. O alle vigne. Ma Franco Grillino, dei Ds, vede il pericolo. Di pi, lo addita. Il provvedimento antidroga voluto dal governo (e tramutato in emendamento al decreto sulle Olimpiadi che ha gi avuto il si del Senato e ora alla Camera) cos come stato scritto prevede persino il divieto dellalcool. La norma cos generica che si presta a mille interpretazioni. E nella battaglia che in centrosinistra sta conducendo contro il divieto esteso a tutte le droghe, val bene puntare anche su un presunto no al vino. Lo spiegano gli antiproibizionisti, chiamando in causa produttori e coltivatori, equiparati, secondo questa lettura, a quelli che curano amorevolmente piantagioni di cannabis. Il relatore del provvedimento, Giulio Conti di An, liquida la campagna quasi sorridendo: E una strumentalizzazione di cattivo gusto, basta andare a guardare la tabella delle droghe per capire che non c neanche il minimo accenno allalcool. Ma dallaltra parte non ci stanno. Titti Valpiana dei Prc spiega che nel capitolo dedicato ai criteri per la formazione delle tabelle si parla, oltre alloppio e ai suoi derivati, alla coca e ai suoi derivati, alle anfetamine, anche di ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale e abbia capacit di determinare dipendenza fisica o psichica. E la descrizione dellalcool etilico, quindi anche gli alcolici saranno proibiti. Un tema ripreso in serata anche da Maura Cossutta dei Comunisti italiani che ha accusato il Governo di sfornare leggi illiberali che richiederanno limmediato intervento dellUlivo dopo le politiche. Dal fronte opposto risponde il relatore della legge, Giulio Conti, proprio mentre lAula di Montecitorio bocciava le pregiudiziali di costituzionalit presentate dallUnione. E una battuta, un paradosso. Certo, lalcolismo preoccupa per la sua incidenza sociale. Ma non ha nulla a che vedere con questa legge e queste strumentalizzazioni si smentiscono da sole. Basta leggere il testo del provvedimento. Intanto si sta completando liter parlamentare ed molto probabile che il governo porr la questione di fiducia sulle norme anti-droga anche se nella Casa delle Libert restano alcune perplessit sul teso. Si starebbe pensando a modifiche da inserire in un altro provvedimento ancora allesame del Parlamento. Nelle ultime ore si sarebbe svolta anche una riunione presieduta dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, alla quale avrebbero partecipato il capogruppo di Fi Elio Vito e il presidente della commissione Giustizia Gaetano Pecorella. In quella sede si sarebbe discusso delle obiezioni provenienti da esponenti di maggioranza e in particolare dal ministro dellistruzione Letizia Moratti che sollecitava norme pi severe sulla detenzione di stupefacenti. La ristrettezza dei tempi parlamentari per avrebbe convinto della necessit di approvare il provvedimento cos com, salvo intervenire in un secondo momento. La votazione, con la fiducia, dovrebbe svolgersi marted. Sul testo contestato dalla sinistra intervenuto in serata anche il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini: A chi dice che con questa legge chi fuma uno spinello andr in galera io dico: o mentite sapendo di mentire o siete disinformati. La filosofia che ispira la legge molto semplice: non esiste la droga leggera, la droga pesante, la droga buona o quella cattiva. Esistono le droghe e lo Stato non si pu disinteressare, perch le droghe fanno male.



( Fonte : Il Giorno/La Nazione/ il Resto del Carlino )