Home News Il Salone del gusto in bottiglia

Il Salone del gusto in bottiglia

 

La VI edizione del Salone Internazionale del Gusto si terrà a Torino dal 26 al 30 ottobre. La manifestazione fieristica è organizzata con cadenza biennale da Slow Food, Regione Piemonte e, quest’anno per la prima volta, da Città di Torino. Dal 1996 è un appuntamento costante per chi vuole scoprire, conoscere e apprezzare il meraviglioso mondo dellâenogastronomia.

Anche questâanno il vino è uno dei protagonisti indiscussi con unâofferta di iniziative, conferenze, degustazioni, attività didattiche davvero straordinaria.
 
Lâiniziativa dove il vino la fa da padrone sono i Laboratori del Gusto.
Degli oltre 160 Laboratori, più di un centinaio vedono il vino come uno degli attori principali con degustazioni, verticali, confronti, o in abbinamento a prodotti gastronomici dâeccellenza.


Descrivere tutti gli appuntamenti sarebbe impossibilie, per questo rimandiamo al programma completo consultabile on line su www.slowfood.it o direttamente su www.salonedelgusto.it . In questa sede segnaliamo le proposte più interessanti e curiose.

Giovedì 26 ottobre, ore 15.00
Verticale di Château Musar
Dal Libano, terra da cui sembra aver avuto inizio lâarte di fare vino, degustazione in verticale di sei millesimi 1996, 1995, 1980, 1977, 1969, 1964 di Château Musar. Partecipa Serge Hochar, proprietario di Château Musar i cui vigneti sono situati nella valle della Bekaa, Libano. Centosessanta ettari di proprietà, con alcuni appezzamenti la cui età è di 60-80 anni. Le produzioni sono bassissime e non superano i 40 quintali dâuva a ettaro. Nelle sue cantine riposano un milione di bottiglie con uno stock delle migliori annate dellâultimo trentennio. Il Château Musar si caratterizza per la sua complessità e pienezza. Dopo un passaggio in tino, il vino rosso viene messo in barrique di quercia di Nevers per 12-15 mesi. Alla fine del secondo anno vengono assemblate le uve da vitigni cinsault, cabernet sauvignon e carignan. Dopo tre anni viene imbottigliato e riposa nelle cantine per altri tre anni. Il vino bianco Château Musar, dopo un passaggio in barrique di circa tre mesi, viene assemblato. Lâimbottigliamento avviene dopo ben dieci anni dâinvecchiamento.
 
Giovedì 26 ottobre, ore 20.00
Incontro con lâautore : Porto Croft
La Croft è una delle storiche case di Porto. Fondata nel 1678, prese lâattuale nome nel 1736 quando John Croft, commerciante dellâalta borghesia inglese originario dello Yorkshire entrò socio nellâazienda. Fiore allâocchiello della casa è la famosa Quinta da Roeda, una delle proprietà più rinomate della valle del Douro. Vega Cabral, poeta del XIX secolo, la definì così: «Se la regione viticola fosse un anello dâoro, Roeda ne sarebbe il diamante».
Senza dubbio è un vigneto riconosciuto tra i migliori per la produzione del porto.
Luis Carneiro, sales manager della
Croft, racconta come il grande vino fortificato portoghese, protagonista nel passato di floridi scambi commerciali, conserva ancora oggi il suo fascino e la sua eleganza nei diversi stili. Occasione unica per assaggiare i porto Vintage 1977, Quinta da Roeda 1997 e Vintage 2003.


 


Venerdì 27 ottobre, ore 20.00
Le Donne del Tokaji
Talentuose donne del vino hanno riportato lâenologia ungherese a grandi livelli. Le due più famose sono Stéphanie Berecz e Izabella Zwack. La prima, che per lâoccasione presenta il suo Disnoko Aszu 6 puttonyos 1999, è arrivata in Ungheria dalla Francia nel 1993. Enologa, si è sposata nel 1996 con Zsolt e assieme hanno fondato in una cantina secolare  la Kikelet («primavera» in ungherese). La caratteritica di questa tenuta è lâinsieme dei vitigni: 60% Hàrslevelü e 40% Furmint, con una vinificazione particolare, macerazione breve, fermentazione naturale bloccata, nellâintenzione di preservare gli aromi primari.
Izabella Zwack, dal 2004 è la responsabile del reparto vini allâinterno del colosso delle bevande alcoliche Zwack Unicum Rt. à cresciuta in Italia, e girando per il mondo ha acquisito lâesperienza necessaria da famosi enologi, tra cui Robert Drouhin, Daniel Schuster e Vanya Cullen. Izabella ha le idee molto chiare: «Con il mio background di produttore di vino, sto cercando di portare il tocco familiare anche allâinterno del mio reparto. Siamo interessati ai vini pregiati, il nostro scopo è quello di riportare i vini ungheresi sullo scenario internazionale». In questo Laboratorio si può degustare la sua etichetta migliore, il Tokaji Dobogò.


Venerdì 27 ottobre, ore 18.00
Sauternes Médeville in verticale
I Médeville sono una storica e prestigiosa famiglia del bordolese, proprietari nel Sauternes di Château Gillette e ChÃ¥teau Les Justices. Julie, al contrario delle due sorelle maggiori, da sempre ha voluto diventare una produttrice di vino. Dopo gli studi di giurisprudenza, ha lavorato a fianco dei suoi genitori per 7 anni e nel 2004, a 31 anni, è diventata proprietaria dellâazienda di famiglia.
Il
Gillette Crème de tête è un prodotto eccezionale, ottenuto da un lunghissino invecchiamento (almeno ventâanni) in acciaio, per mantenere le caratteristiche dei più grandi Sauternes. In degustazione le annate 1985, 1983, 1979, 1975, 1971 e 1953.


Venerdì 27 ottobre, ore 18.00
Seduzioni con il vino rancio secco
Piccola regione francese di cultura catalana, il Roussillon – che corrisponde essenzialmente ai Pirenei orientali, la provincia più meridionale della Francia – vede la catena montuosa precipitare a strapiombo nel mar Mediterraneo, proprio allâaltezza di Banyuls.
Le vigne sono coltivate sia sulla costa (cru di Collioure e Banyuls), sia nellâinterno

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.