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Marsala, la storia dell'olio prodotto a Rakalia e venduto a Londra a 50 euro al litro

Gli inglesi continuano a dare ai marsalesi lezioni su come si possono vendere, a prezzi molto alti, quei prodotti della nostra terra (in questo caso, l’olio) che gli imprenditori locali non sanno commercializzare. O comunque, riescono a vendere a prezzi assai più bassi.

 

E dare questo “schiaffo” agli imprenditori locali è proprio un discendente di uno di quegli inglesi, Benjamin Ingham, che fa l’avvocato a Londra, ma che a Marsala possiede, ultimo erede, il cosiddetto “giardino inglese” di contrada Rakalia.

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E proprio in questa tenuta, ai piedi della villa che il suo avo Benjamin fece costruire nel 1840, ha impiantato un grande uliveto, da cui ricava un olio che a Londra vede allo stratosferico prezzo di 50 euro al litro. Eppure, si tratta di olio che, in fondo, è uguale a quello che producono tanti altri. A diffendere la notizia, nel corso di una conferenza organizzata al Complesso monumentale San Pietro dall’associazione “Banca della Memoria marsalese” sul ruolo degli imprenditori inglesi a Marsala, è stato il professor Nicola Trapani, storico ex docente di viticoltura ed enologia all’Istituto Agrario “Abele Damiani”. Il professor Trapani ha detto di avere fatto la strabiliante scoperta mentre stava visitando uno dei migliori e più prestigiosi “store” di prodotti alimentari della capitale britannica. “Sugli scaffali di questo importante negozio – ha raccontato Nicola Trapani, non nascondendo il suo stupore – ho visto bottiglie di olio da mezzo litro, con l’etichetta ‘Olio Rakalia’, vendute a 22 pounds. Ancora una volta, dunque, gli inglesi ci danno lezione su come si possono vendere bene i nostri prodotti. Qualche anno prima, l’avvocato Ingham mi aveva detto che voleva impiantare duemila alberi di ulivo nella sua tenuta di Rakalia e il suo progetto, pur non essendo lui un imprenditore agricolo, ma il titolare di un importante studio legale di Londra, ha avuto successo. E del resto, gli inglesi che a Marsala, a partire dalla fine del ‘700, impiantarono stabilimenti facendo conoscere il nostro vino in tutto il mondo, commercializzavano anche l’olio”. L’olio prodotto in contrada Rakalia viene venduto, quindi, quasi a peso d’oro, mentre tutto l’altro olio prodotto a Marsala viene venduto, sfuso, a circa 5 o 6 euro al litro.

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In pratica, a un decimo di quanto lo comprano gli inglesi. Un’altra dimostrazione della capacità imprenditoriali e della lungimiranza di quegli inglesi, e dei loro discendenti, che tra la fine del ‘700 e i primi dell’800 rimasero conquistati dalla qualità dei principali prodotti della nostra terra, riuscendo ad instaurare, ha ricordato ancora il professor Nicola Trapani (noto anche per essere stato eletto, nel 1994, alla Camera dei deputati con Forza Italia), un ottimo rapporto con gli agricoltori locali “ai quali – ha affermato l’ex docente dell’Istituto Agrario – solo gli inglesi, dietro patto di esclusiva di vendita dell’uva, pagavano il vino a prezzi equi, consentendo loro di guadagnare cifre mai viste prima e condurre una vita finalmente dignitosa, mentre prima c’era una povertà terribile, tanto che molti vivevano dentro i cosiddetti pagghiari”.

 

 

( Fonte Tp24 )