Home News Novello: il vino che non t’aspetti?

Novello: il vino che non t’aspetti?

 

Alla scoperta del primo vino dellanno. Come si produce, come si classifica e soprattutto come si gusta. Chiediamolo a un esperto.


saniNews – Il successo del novello è sempre più ampio, anno dopo anno. Come è possibile che sia sulle nostre tavole già ai primi di novembre e soprattutto come fa ad aver quel sapore così caratteristico?

Sanihelp.it ha parlato con Sandro Nalli, consulente enologo di Winemaking.

Come si produce il novello?
«Si utilizza il metodo della macerazione carbonica, saltando la classica fase di pigiatura. Luva viene messa intera in un ambiente saturo di anidride carbonica. In questo modo, in assenza di aria, gli acini subiscono un processo metabolico che produce un rilascio parziale delle sostanze in essi contenute. Dopo tale procedimento l’uva viene pigiata e messa a fermentare normalmente. Il risultato è un tipo di vino leggero, meno ricco in costituenti delle parti solide dell’uva che sono quelle sostanze che formano la struttura di un vino prodotto con una macerazione tradizionale».

I novelli si distinguono per il colore rosso vivace ma soprattutto per il loro corredo aromatico molto particolare e specifico.
«Sì, hanno un fruttato dominante con note di kirsch, ciliegia, prugna e altri frutti col nocciolo. Un altra caratteristica dei novelli è la vivacità percepita allassaggio, che deriva da residui di anidride carbonica».

Quindi il novello si può bere subito grazie a un diverso metodo di produzione?
«Certo, ma soprattutto perché è un vino rosso che ha una struttura tannica modesta e un corredo aromatico fruttato».

Ma siamo sicuri che non vengono utilizzate sostanze chimiche o qualche trucchetto poco simpatico?
«Possiamo stare tranquilli, è un procedimento naturale, certo non è spontaneo perché eliminare l’ossigeno dall’ambiente in cui si trova l’uva spinge le reazioni chimiche in una determinata direzione, ma in nessuna fase del processo sono utilizzate sostanze chimiche diverse da quelle che compaiono naturalmente in una vinificazione».



( Fonte Sanihelp )


 


Per chi ne volesse sapere di piu consiglio di consultare il link:


http://www.vinonovello.org/frame_salone.html


Proprio alcune sere fà aprendo una scatola di vino, ho notato che da una bottiglia di novello era uscito un pò di vino, ed allora l’ho stappata e con mia grande sorpresa ho trovato un vino molto piu’ equilibrato e gradevole da bere, rispetto allo scorso anno a novembre quando il vino risultava disarmonico e non in equilibrio.


Un’altro dogma da sfatare ? Anche certi vini novelli ( questo era di aglianico ! ) sono migliori dopo un anno di bottiglia ?.


Roberto Gatti