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Palermo-Sciacca, la superstrada che «dimentica» il vino

Nessuna indicazione sulle cantine presenti o sui territori del doc

 

PALERMO – Perdete ogni speranza voi che entrate. Una volta imboccata la Palermo Sciacca, la statale 624 che taglia in due la Sicilia Occidentale non troverete nessun indizio su una delle peculiarità del luogo. La produzione di vino. O meglio, nessun indizio sulla presenza di aziende e cantine dove poter acquistare l’eccellenza del territorio. Perché in effetti la vite è protagonista indiscussa per circa quaranta chilometri di strada, quindi anche chi siciliano non è, è preso dal fondato sospetto che in quelle terre si produca del vino. 

LA POLEMICA – A puntare i riflettori sulla mancanza è il portale Cronache di gusto: «Si attraversano i territori di alcune Doc, tra cui Monreale e Contessa Entellina. E comunque, Doc a parte, è davvero insolito che non ci sia qualcosa che faccia capire che stiamo attraversando un territorio tra i più vitati d’Italia». «In quei 40 chilometri di strada – si legge ancora su Cronache di gusto – si concentrano piccole e grandi cantine siciliane, marchi storici e produttori emergenti, aziende da centomila e da tre milioni di bottiglie». Ma niente. Nessun cartello «che indichi i territori delle Doc o le cantine presenti». L’enoturismo, resta dunque, per ora conquista dei più fortunati.

 
 
( Fonte Corriere del Mezzogiorno )
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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.