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Vigneti doc saranno distrutti per far posto ad una megadiscarica di rifiuti

La Regione si appresta a sferrare un duro colpo ad una delle produzioni di eccellenza del territorio. A Lamezia Terme espropri di vigneti per erigere una mega discarica di C. S.

Inaugura Vinitaly e, mentre tutte le amministrazioni regionali italiane sono in prima linea per promuovere le proprie eccellenze, la Calabria continua a distruggere il suo patrimonio, come già fatto in molte occasioni. Alla vigilia della fiera enologica più importante dEuropa, alcune aziende vitivinicole di Lamezia Terme si sono viste consegnare lordinanza dellavvio del procedimento di esproprio per la produzione di un eco mostro, a firma del Commissario delegato per lEmergenza Ambientale Goffredo Sottile.

I bellissimi vigneti della denominazione Lamezia, iscritti allAlbo doc e igt, e destinati a produrre i vini di punta dellenologia regionale, rischiano di essere rasi al suolo per lasciare il posto ad una megadiscarica di 800.000 metri cubi, destinata allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Questo metterebbe in ginocchio una delle eccellenze regionali. Il progetto, di cui si parlava da tempo, pareva fosse stato bloccato grazie al concreto impegno delle istituzioni regionali, poi disatteso. Esso prevede lesproprio di parte dei vigneti già in produzione e iscritti alla denominazione Lamezia doc, di proprietà della principale azienda del territorio e destinati a dare le uve per i vini di punta dellenologia calabrese.

A questo progetto si sono opposti con forza Confagricoltura Calabria, il cui Presidente Macrì ha preso una posizione forte, e le aziende vitivinicole del territorio, che in questi anni hanno contribuito in modo essenziale a dare prestigio allenologia calabrese grazie a premi e riconoscimenti. Se oggi la Calabria si presenta con unimmagine di viticoltura di qualità è proprio per merito di produttori che credono ancora nella propria terra e nel lavoro onesto. Statti, ad esempio, ha fatto conoscere il vino Made in Calabria negli Stati Uniti, raggiungendo i massimi riconoscimenti. Questo duro colpo, tuttavia, rischia di fare prevalere la sfiducia nella regione e i produttori e le associazioni di categoria si preparano ora a una azione congiunta e incisiva per bloccare il progetto.

La realizzazione di una discarica nel territorio di Lamezia Terme sarebbe un grave danno per tutto il comparto vitivinicolo calabrese . Afferma Alberto Statti, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Doc e Igt delle Province Calabresi Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia – In Italia non è mai successo che unarea doc venisse espropriata per realizzare una discarica. Questo è frutto di una visione quantomeno miope di questa amministrazione comunale della città di Lamezia Terme, la quale dai produttori vitivinicoli lametini e dai loro prodotti di eccellenza ha tratto enormi benefici, soprattutto in termini di immagine. Pensavamo che le istituzioni ci avrebbero tutelati, ma siamo, invece, venuti a conoscenza che il progetto sta per essere realizzato e questo danneggerà in modo irreversibile lintera regione.

Ci aspettiamo ora una presa di posizione chiara da parte dellAssessore allAgricoltura Mario Pirillo, che si è sempre dimostrato vicino alle problematiche del mondo produttivo ma che, in questa occasione, non si è ancora espresso, così come ci aspettiamo una presa di posizione da parte delle forze politiche. Non si tratta infatti solo di un problema di immagine ma anche di carattere economico. Circa cento famiglie, attualmente impegnate nei vigneti, rischiano di perdere il posto di lavoro. In un momento critico come quello che leconomia nazionale sta attraversando, questo sarebbe deleterio. In Calabria non si tutelano le eccellenze e questo progetto ne è la più eclatante dimostrazione afferma Giovanni Jannuzzi, Direttore di Confagricoltura Calabria – Invece che supportare chi lavora onestamente e contribuisce a riqualificare la regione, le istituzioni infliggono un duro colpo a uno dei prodotti bandiera, non solo per valore economico, ma anche per storicità di produzione. La coltivazione della vite in Calabria, infatti, risale agli antichi greci, che chiamavano la nostra terra Enotria.



( Fonte Cremonaweb )


 


Osservazioni di Winetaste


Mi sono già espresso su questa spinosa e delicata questione, al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4751


 


ma la porto ancora alla Vs attenzione, cari amici lettori, perchè trovo che si avverasse una cosa del genere per la Calabria vitivinicola, e non solo, sarebbe una grave perdita di immagine, credibilità e molte persone si troverebbero senza lavoro dalla sera alla mattina.


Ci appelliamo agli uomini di buona volontà, saggezza e lungimiranza, perchè crediamo che sia una stupidità creare una discarica in una zona Doc della viticoltura di Lamezia.


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.