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Vino: degustatori non distinguono varieta’ uva champagne

Londra, nov. – Esperti di vino, degustatori professionisti e comuni bevitori non sono in grado di identificare le tipologie di uva utilizzate per produrre lo champagne se lo assaggiano bendati.

Lo ha scoperto un nuovo studio condotto dall’Universita’ di Oxford che ha dimostrato che dagli assaggi “alla cieca” non e’ possibile determinare se uno champagne e’ composto esclusivamente da uva bianca o da una miscela a diverse proporzioni di uva bianca e nera. I risultati suggeriscono alle aziende produttrici di champagne di puntare meno sulla comunicazione delle percentuali di vitigni bianchi e neri sulle etichette dei prodotti in commercio. Meglio concentrarsi, sottolinea lo studio pubblicato sulla rivista Flavour, sulle caratteristiche distintive di ogni cuvee, in pratica sul sapore piu’ che sulla varieta’ d’uva utilizzata.

( Fonte AGI)

 

Annotazioni a margine

 

E’ ormai assodato nella pratica quotidiana, come sia difficilissimo potere capire quale tipo di vitigno/uva abbiamo nel bicchiere, salvo rare eccezioni.

Eccezioni che riguardano pochissimi casi isolati di degustatori, che piu’ per fortuna o solamente perchè si sono concentrati ed hanno approfondito  alcune tipologie di vino, riescono talvolta ad indovinare quali uve concorrano nella produzione di un determinato vino. La cosa piu’ difficile è proprio quella di indovinare la tipologia di ciascun vino, a parte qualche caso di vini riconoscibilissimi tipo sauvignon, riesling, nebbiolo, sangiovese ( in monovitigno e non in blend ! ).

Ho assistito nella mia lunga militanza a casi a dir poco esilaranti : cena a casa di un importante industriale austriaco, strettamente riservata ad 8 giornalisti italiani, ad ogni portata veniva servito un vino diverso, per un totale di 6 o 7 vini.

Alcuni colleghi del Veneto ad ogni servizio osteggiavano la loro ” presunta ” conoscenza vinicola, elencando la tipologia del vino servito : ma questo è un pinot bianco del collio, questo è un amarone…..e bla bla bla !

A fine cena il padrone di casa ha semplicemente comunicato che nessun vino servito alla cena era italiano, ma tutti vini stranieri e quindi niente pinot bianco, niente amarone ecc.

Personalmente se avessi fatto una figura del genere mi sarei sotterrato ed avrei cambiato indirizzo professionale, caso strano vuole che proprio questi pavoni siano quelli che parlano sempre piu’ degli altri in ogni contesto e puntualmente facciano delle magre figure.

Questo caso riportato è solo uno dei tanti, ma ne conosco ( per essere stato presente ) altri molto piu’ eclatanti.

Roberto Gatti

3 Commenti

  1. Salve, faccio per passione il degustatore di vino ma, nella vita sono un cinofilo. Mille volte ho avuto ad esternare e anche a prendere in “giro” alcuni colleghi per le capacità olfattive che sfoggiavano. Spiego subito il perchè, l’uomo è considerato “miope” a livello olfattivo perche madre natura ci ha dotato di soli 50 centimetri di membrana olfattiva e di 3/5 milioni di recettori olfattivi (sempre che non si abbiano difetti di anosmie, fantosmie etc.) contro quelli di un Pastore Tedesco che vanno da 220/250 milioni di recettori, con la capacità di percepire “solo” 12 profumi contemporaneamente e avendo 7 metri di membrana olfattiva. Per farla breve il più scarso dei cani a livello di olfatto, come il BullDog, ha 100 milioni di recettori olfattivi e può percepire una goccia di sangue in 5 litri d’acqua. Occhio e croce dovrebbe sentire contemporaneamente 6/7 profumi, deduco che la goccia di sangue in 5 lt. di acqua lo dovrebbe percepire anche il nostro super dotato esperto di vino! Ho invitato a fare questo esperimento molti miei colleghi che per un motivo o per un altro declinano o sono troppo impegnati!!!! Sostengo di più, che questo “talento” sarebbe anche sprecato nel relegarlo solo al ruolo di degustatore, ma sarebbe più gratificante a livello umano, metterlo a disposizione della salute umana visto che un cane può percepire l’arrivo del tumore alla prostata di un uomo e, quello al seno di una donna annusandole l’orina. Pensate poi ad utilizzarlo come antidroga al posto dei cani o alla ricerca dei tartufi (quanti soldoni si farebbe in poco tempo). Chiudo dicendo che anche i cani hanno dei limiti, che sono dettati da temperature, altri odori, nel periodo della fioritura i cani da caccia sono messi in grossa difficoltà nel rintracciare la selvaggina che molte volte è nascosta sotto le loro zampe, ma il degustatore No, è sempre informa, pur avendo 40 in meno le capacità olfattive dei nostri amici a 4 zampe!!! Sempre a disposizione e grazie dell’attenzione.

    • Grazie Antonio del contributo, ogni volta ribadisco questi concetti : un essere umano ” normale ” non può riconoscere piu’ di 4/5 sentori olfattivi contemporaneamente. Una volta ho contato ben 36 riconoscimenti olfattivi elencati da un blogger, spacciatosi per addetto ai lavori, credo che questo modo di agire sia diseducativo nei confronti degli appassionati e del pubblico, meglio sarebbe astenersi da simili esibizioni di ” percezione “

      • Salve a tutti, purtroppo si ha a che fare con persone che vanno in estasi quando degustano e commentano il vino, che neanche il migliore stupefacente al mondo riuscirebbe a tanto!!! Effettivamente gli stessi “nasi” dei profumieri che sono dei veri “mostri”, basti pensare che solo 500/1000 persone al mondo possono avere tali doti, persone che hanno memorizzato da 2000 a 5000 profumi, ma che con molta sobrietà parlano di riconoscere da 3 a 5 profumi contemporaneamente!!!! Viva la sincerità e la modestia. Quando invece nel settore del vino chiunque (o quasi) sono dei fenomeni nel percepire i profumi del nostro nettare. A dire il vero mi ha salvato la conoscenza del mio lavoro, che con molta lucidità mi ha fatto riflettere sulla materia e su come dev’essere presentato un prodotto. E’ impossibile dire con certezza “mela golden” ! Pensate vi sono 8 mila tipi di mela! Oppure rosa gialla, ve ne sono una quantità infinita, e nel groviglio di un bicchiere di vino, gli ultimi studi parlano di 1500 profumi, di cui solo 50 sono percepibile all’olfatto umano ma…più di 3/5 non possiamo sentire. Grazie nuovamente per la possibilità di parlare di questo argomento e sempre a disposizione. Un saluto dalla Sardegna