Per il Presidente del Consorzio Ezio Rivella confermate le previsioni di unannata di ottimo livello qualitativo
BRUNELLO DI MONTALCINO:
PER IL 2010 UNA VENDEMMIA ECCEZIONALE
La forza del territorio e il saper fare dei viticoltori il fattore vincente. Lo dicono esperti e produttori, secondo cui il 2010 sar unannata eccellente, per il professor Attilio Scienza addirittura a 5 stelle
Montalcino, novembre 2010 – Un raccolto in controtendenza rispetto agli altri territori della Toscana lascia intravedere una delle migliori annate degli ultimi anni. questo il parere concorde di esperti e produttori che, a due mesi dalla vendemmia, hanno tracciato un primo bilancio della raccolta e si esprimono su quello che potrebbe essere il Brunello 2010, confermando, come sottolinea il Presidente del Consorzio, Ezio Rivella, le previsioni di unannata di ottimo livello qualitativo che avevamo preannunciato lo scorso ottobre.
Per Vittorio Fiore, Enologo e consulente, che opera a Montalcino dagli anni settanta i vini ottenuti in questa vendemmia – iniziata comunque con ritardi che sono andati da un minimo di 8 ad un massimo di 14 giorni – manifestano quindi caratteristiche straordinarie per il Sangiovese, sia sotto il profilo organolettico (al momento ancora in fase evolutiva), sia sotto quello dei parametri compositivi, che – oltre ad una gradazione alcolica di ottimo livello ed, in alcuni casi, anche piuttosto alta – presentano valori di polifenoli totali, di antociani e di estratto molto elevati e raramente riscontrabili in questo vitigno.
Un grande Territorio e un’annata da grandi Viticoltori. Questa la sintesi della raccolta 2010 secondo Giancarlo Pacenti dellazienda Siro Pacenti e vicepresidente del Consorzio del Brunello di Montalcino. Un risultato possibile – in una annata che si era presentata all’inizio abbastanza complessa- solo grazie alla grandissima capacit dei viticoltori montalcinesi. Per quanto riguarda il vino ottima struttura, profumi intensi e soprattutto grande equilibrio insieme ad una eleganza straordinaria. Caratteristiche che difficilissimo avere tutte insieme nella stessa vendemmia. Per me una delle pi grandi vendemmie di sempre. Parere condiviso da Franco Biondi Santi, storico produttore del Brunello con la tenuta il Greppo la vendemmia 2010 stata straordinaria. Il buon andamento climatico di Settembre ha dato come risultato acini piccoli con la buccia molto spessa, colorita e ricca di pruina. I mosti sono risultati molto zuccherini con acidit totale ottimale.
Per Rudi Buratti, enologo di Castello Banfi l alto contenuto zuccherino ed unimportante acidit, uniti a polifenoli perfettamente maturi e colori intensi nei vini rossi sono le principali caratteristiche di questultima vendemmia, uneccellente premessa per vini di altissima qualit e da lungo invecchiamento. Il Sangiovese esprime in questannata la complessit dei profumi e leleganza ben strutturata della sua trama tannica. Ancora una volta Montalcino dimostra di essere un territorio unico ,ad altissima vocazione viticola che premia i produttori che sanno interpretare al meglio la gestione viticola nelle differenti sottozone.
E il parere anche di Patrizio Cencioni che guida lazienda Capanna abbiamo ottenuto dei vini di ottima qualit. Il risultato senzaltro molto superiore alle aspettative che avevamo in estate, quando le abbondanti piogge primaverili avevano determinato un ritardo nella fase vegetativa delle viti. Invece il buon clima diurno e le temperature notturne piuttosto basse del periodo successivo hanno portato a una maturazione progressiva delle uve, caratterizzate da unelevata acidit. Queste caratteristiche si sono riscontrate ancor pi nei vini nuovi: gradazioni alcoliche elevate con alte acidit totali, a cui si aggiungono alta quantit e buona qualit dei polifenoli.
Fabio Ratto di Antinori Agricola sottolinea come l andamento climatico, abbinato ad attente cure agronomiche, ha consentito di ottenere uve di grandissima qualit. Le giornate di sole che hanno caratterizzato la raccolta hanno permesso una perfetta maturazione dei grappoli, regalandoci una materia prima di qualit eccellente. I vini si sono presentati sin dai primi giorni di vinificazione ricchi di meravigliosi colori e di tannini morbidi. Quella del 2010 a Montalcino stata sicuramente una vendemmia superiore. Per Fabrizio Bindocci, Agronomo ed Enologo della Tenuta Il Poggione le giornate calde e ventilate di Settembre ed Ottobre hanno portato a maturazione perfetta le uve Sangiovese raccolte manualmente da met settembre a met Ottobre. I vini sin dai primi giorni di fermentazione presentavano un colore intenso, carico, con tannini abbastanza morbidi preannunciando, almeno qui a Montalcino, una vendemmia decisamente ottima.
Per Ermanno Morlacchetti di Tenute di Castelgiocondo e Luce della Vite attualmente in cantina i nuovi vini rispecchiano le caratteristiche delle uve: importanti gradazioni alcoliche, intensamente colorati di ottima struttura e di assoluto pregio, indici che ci fanno pensare ad un annata da leggenda. Anche Edoardo Virano direttore delle Tenuta Col d’Orcia evidenzia come I vini ottenuti dalla vendemmia 2010 sono straordinariamente fruttati e colorati, caratterizzati da tannini maturi e persistenti adatti ad un lungo periodo di invecchiamento e longevi nel tempo. Fin dalle prime fasi della macerazione si potuto notare unottima estrazione sia del colore sia dei tannini. Il risultato finale una grande vendemmia, sicuramente una delle migliori degli ultimi anni. Giacomo Neri, proprietario di Casanova di Neri poche volte nella mia esperienza di cantina ormai pi che ventennale ho visto una cos alta qualit. Le uve raccolte hanno dato vini di grande equilibrio, con profumi netti, ottima acidit, colori intensi e valori di polifenoli alti e di qualit.
Ma cosa rende questo territorio cos speciale d produrre annate di alta qualit anche in periodi dove gli altri territori faticano ad ottenere risultati?
Per il Prof. Attilio Scienza, Presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia presso la Facolt di Agraria dellUniversit degli Studi di Milano – che definisce quella del 2010 unannata a 5 stelle che ha avuto in generale un andamento climatico complicato che per a Montalcino i viticoltori hanno saputo interpretare nel modo migliore anche grazie ad un territorio incredibile che ha dimostrato ancora una volta di essere l’unica vera terra di elezione per il sangiovese. Ne sono testimonianza i vini appena svinati che presentano caratteristiche di grande eleganza, non disgiunta da struttura e lunghezza in bocca, caratteristiche non trascurabili per un vino da destinare ad un invecchiamento la cui durata non ha riscontro in nessunaltro vino nel mondo. Ma perch gli effetti di un andamento climatico poco favorevole non hanno intaccato lintegrit dei vini di Montalcino? Penso che la risposta risieda solo in una semplice constatazione: i vigneti di Sangiovese presentano un equilibrio vegeto-produttivo che consente loro di ammortizzare con grande efficacia le forzature e le conseguenze negative delleccesso di pioggia sulluva. Questo equilibrio ha diverse origini, talune sono il risultato di un ambiente pedoclimatico di grande vocazione per i vini da lungo invecchiamento ( il drenaggio dei suoli, la loro ricchezza di scheletro, la bassa fertilit chimica, altre invece risiedono nel saper fare dei viticoltori, che nel corso della loro lunga storia hanno sempre tenuto in considerazione due principi fondamentali nella produzione del Brunello: la fedelt al territorio ed il loro onore di produttori. In pochi luoghi del mondo, celebri per la qualit dei loro vini, possibile vedere come a Montalcino dei vigneti cos ben tenuti e delle uve dalla maturazione cos regolare, anche in anni difficili, a testimonianza che un vigneto in equilibrio con il territorio che lo ospita ha dentro di s la capacit di reagire a qualsiasi insulto climatico.
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre pi andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, cos che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e SantAntimo.
I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 cos ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a SantAntimo Doc; la restante parte coltivata a Igt.
Mediamente ogni anno sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di SantAntimo.
La produzione esportata per circa il 60% e il valore complessivo del giro daffari del settore vitivinicolo a Montalcino mediamente di 140 milioni di Euro.
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Consorzio del Vino Brunello di Montalcino
Tel: 0577.848246 – info@consorziobrunellodimontalcino.it
LA VENDEMMIA 2010 A MONTALCINO
di Vittorio Fiore
L’annata 2010 sar ricordata a Montalcino per un ritardo nell’avvio del germogliamento a causa di temperature primaverili al di sotto della media e per le frequenti piogge che hanno caratterizzato questo periodo, situazione che ha favorito poi un forte sviluppo vegetativo e che ha provocato anche qualche problema in fase di allegagione dei fiori, con una conseguente leggera riduzione della produzione, calcolabile intorno al 10%.
In questa fase stata fondamentale l’azione di contrasto allo sviluppo di malattie (soprattutto peronospora ed oidio), che – in una realt come quella di Montalcino, costituita per lo pi da Aziende di medie e piccole dimensioni – ha potuto svolgersi con ottimi risultati.
La fase estiva stata contrassegnata da situazioni di tempo bello e stabile, con soltanto qualche pioggia nel mese di agosto, che ha mitigato la calura e favorito un certo recupero delle fasi fenologiche, anche se l’inizio dell’invaiatura si avuto comunque con circa dieci giorni di ritardo rispetto alla media dell’ultimo decennio.
Ma il Sangiovese dimostra tutte le sue capacit di ripresa se durante la fase di maturazione dei grappoli le condizioni meteorologiche permangono favorevoli, cos come si verificato quest’anno, permettendo lo sviluppo armonico della maturit fenolica e zuccherina.
I vini ottenuti in questa vendemmia – iniziata comunque con ritardi che sono andati da un minimo di 8 ad un massimo di 14 giorni – manifestano quindi caratteristiche straordinarie per il Sangiovese, sia sotto il profilo organolettico (al momento ancora in fase evolutiva), sia sotto quello dei parametri compositivi, che – oltre ad una gradazione alcolica di ottimo livello ed, in alcuni casi, anche piuttosto alta – presentano valori di polifenoli totali, di antociani e di estratto molto elevati e raramente riscontrabili in questo vitigno.
19 novembre 2010
LA FORZA DEL TERRITORIO ED IL SAPER FARE DEI VITICOLTORI:
IL SEGRETO DEI VINI DI MONTALCINO
Attilio Scienza, Presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia presso la Facolt di Agraria dellUniversit degli Studi di Milano
Lannata viticola che si da poco conclusa con la vendemmia delle ultime uve rosse ,ha confermato come le condizioni climatiche del periodo che precede la raccolta delle uve sia sempre pi determinante per le caratteristiche sensoriali del vino.
Non si pu certo dire che lautunno del 2010 sia stato favorevole alla viticoltura e la frase che i vecchi viticoltori spesso ripetono non ci sono pi le stagioni di una volta purtroppo, non pi solo una esclamazione rituale ma una constatazione di un cambiamento climatico che non riusciamo ad interpretare malgrado la secolare esperienza dei viticoltori.
Quello che rende difficili le previsioni leffetto del topoclima, che in parole povere significa, che a distanza anche solo di qualche chilometro,la pioggia pu apparire come un evento improvviso e violento o solo con qualche rada goccia .
Se poi questi fenomeni si ripetono pi volte durante lanno,la gestione del vigneto diviene davvero molto difficile ,non solo nel contrasto delle malattie fungine,ma nel controllo della vegetazione,nella valutazione del carico di uva da lasciare sulla vite con i diradamenti, nellintensit della sfogliatura.
A Montalcino inoltre le condizioni pedologiche, orografiche e di altitudine molto variabili in un territorio molto vasto, rendono il lavoro del viticoltore ilcinese particolarmente difficoltoso. Tra le zone viticole che fanno apparire lItalia ai fini della qualit delle uve alla vendemmia, come una pelle di leopardo, quella di Montalcino per non ha risentito di questi fattori.
Ne sono testimonianza i vini appena svinati che presentano caratteristiche di grande eleganza ,non disgiunta da struttura e lunghezza in bocca,caratteristiche non trascurabili per un vino da destinare ad un invecchiamento la cui durata non ha riscontro in nessuna altro vino nel mondo. E non cosa da poco.
Ma perch gli effetti di un andamento climatico poco favorevole non hanno intaccato lintegrit dei vini di Montalcino ? Penso che la risposta risieda solo in una semplice constatazione : i vigneti di Sangiovese presentano un equilibrio vegeto-produttivo che consente loro ammortizzare con grande efficacia le forzature e le conseguenze negative sulluva, delleccesso di pioggia.
Questo equilibrio ha diverse origini,talune sono il risultato di un ambiente pedoclimatico di grande vocazione per i vini da lungo invecchiamento ,quali il drenaggio dei suoli,la loro ricchezza di scheletro,la bassa fertilit chimica che consente uno sviluppo moderato della vegetazione,il grande salto termico tra la notte ed il giorno ,altre invece risiedono nel saper fare dei viticoltori che nel corso della loro lunga storia hanno sempre tenuto fede a due principi fondamentali nella produzione del Brunello : la fedelt al territorio ed il loro onore di produttori .
In pochi luoghi del mondo,celebri per la qualit dei loro vini , possibile vedere come a Montalcino , dei vigneti cos ben tenuti e delle uve dalla maturazione cos regolare,anche in anni difficili,a testimonianza che un vigneto in equilibrio con il territorio che lo ospita,ha dentro di s la capacit di reagire a qualsiasi insulto climatico.
Senza presunzione ,un annata da 5 stelle !
IL PARERE TECNICO DEI PRODUTTORI
Giancarlo Pacenti dellazienda Siro Pacenti e vicepresidente del Consorzio del Brunello di Montalcino.
Un grande Territorio e un’annata da grandi Viticoltori. Questa la sintesi dell’annata 2010. Siamo tornati ai tempi di vendemmia classici , ovvero fine settembre nella zona sud di Montalcino e met ottobre nella parte nord della collina con uve perfettamente mature sia dal punto di vista tecnico che polifenolico con valori assoluti difficilmente riscontrabili sul sangiovese e possibili solo nel suo territorio di elezione. Un risultato possibile in una annata che si era presentata all’inizio abbastanza complessa , solo grazie alla grandissima capacit dei viticoltori montalcinesi. Ottima struttura, profumi intensi e soprattutto grande equilibrio insieme ad una eleganza straordinaria. Caratteristiche che difficilissimo avere tutte insieme nella stessa vendemmia. Per me una delle pi grandi vendemmie di sempre
Edoardo Virano Col dOrcia
I vini ottenuti dalla vendemmia 2010 sono straordinariamente fruttati e colorati, caratterizzati da tannini maturi e persistenti adatti ad un lungo periodo di invecchiamento e longevi nel tempo. La raccolta del Sangiovese, iniziata nella seconda decade di Settembre con uve sane, ben mature, con buccia spessa e croccante proseguita con regolarit fino la 20 Ottobre. Fin dalle prime fasi della macerazione si potuto notare unottima estrazione sia del colore che dei tannini. Il risultato finale una grande vendemmia, sicuramente una delle migliori degli ultimi anni.
Ermanno Morlacchetti Tenute di Castelgiocondo e Luce della Vite Soc. Agr. S.r.l.
Andamento stagionale abbastanza nella norma anche se caratterizzato da abbondanti precipitazioni nel periodo inverno-primaverile. Queste piogge hanno rifornito i terreni di unottima riserva idrica resasi preziosa durante il periodo estivo. A fine luglio iniziata linvaiatura e la maturazione proseguita nella maniera pi ottimale. Il caldo durante il giorno e il fresco della notte hanno contribuito a che si verificasse il miracolo: un accumulo, oltre che di zuccheri, soprattutto di polifenoli e materiale colorante (antociani) che rarissimamente si era visto in passato. Le uve alla raccolta si presentavano perfette dal punto di vista fitosanitario, senza segni di stress idrici o scottature da ustioni, intensamente colorate. A Castelgiocondo del Sangiovese destinato al rosso iniziata intorno al 20 settembre per poi proseguire fino alla prima decade di ottobre per le uve destinate al brunello e alla riserva.
Attualmente in cantina i nuovi vini rispecchiano le caratteristiche delle uve: importanti gradazioni alcoliche, intensamente colorati di ottima struttura e di assoluto pregio, indici che ci fanno pensare ad un annata da leggenda
Patrizio Cencioni, Azienda Agricola la Capanna
A proposito della vendemmia 2010, per quanto ci riguarda abbiamo ottenuto dei vini di ottima qualit e, sia come riscontri organolettici che analitici, azzarderei a definirla eccezionale. Il risultato senzaltro molto superiore alle aspettative che avevo in estate , quando landamento climatico primaverile molto piovoso fino a met giugno- aveva determinato un certo ritardo nella fase vegetativa delle viti ; ed anche le piogge cadute nella prima met di agosto facevano prevedere una vendemmia di media qualit. Invece nel periodo successivo-con un buon solleggiamento e temperature notturne piuttosto basse- la maturazione avvenuta in modo progressivo dando
delle uve ben mature ma comunque con acidit elevate ; queste caratteristiche le abbiamo riscontrate ancor pi accentuate nei vini nuovi: gradazioni alcoliche elevate ma anche alte acidit totali e soprattutto come quantit e qualit dei polifenoli; abbiamo infatti colori veramente molto intensi ,con tonalit eccezionali. Inoltre, non verificandosi mai temperature eccessive nel periodo estivo, anche i profumi sono molto fruttati e veramente puliti. Nonostante le gradazioni elevate, nella nostra cantina non si sono verificati arresti di fermentazione e i vini stanno gi terminando la fermentazione malolattica, in questo favoriti dallutilizzo dei tini in rovere.
Fabio Ratto Antinori soc. Agricola
La vendemmia 2010 senza dubbio molto importante! Il percorso che ha portato alla raccolta di queste bellissime uve iniziato con un inverno 2009 tendenzialmente mite stato succeduto da una primavera con precipitazioni molto intense, seguita da unestate con giornate bellissime, temperatue senza picchi eccessivi e piogge cadenzate regolarmente ma giustamente distanziate le une dalle altre. Questo andamento climatico abbinato alle attente cure agronomiche ha consentito di ottenere uve di grandissima qualit che nel mese di settembre hanno goduto di sole e leggere ventilazioni che ci hanno accompagnato in maniera ottimale alla raccolta avvenuta tra la fine di settembre e la prima met di ottobre. Fortunatamente, gli eventi piovosi durante il periodo di raccolta sono stati limitatissimi e le giornate di sole che ci hanno accompagnato hanno permesso una perfetta maturazione dei grappoli, regalandoci una materia prima di qualit eccellente. I vini si sono presentati sin dai primi giorni di vinificazione ricchi di meravigliosi colori e di tannini morbidi, la struttura aumentava ogni giorno di pi dandoci prodotti veramente importanti. Sicuramente questa a Montalcino una vendemmia . Superiore
Rudi Buratti, Castello Banfi
Un alto contenuto zuccherino ed una importante acidit uniti a polifenoli perfettamente maturi e colori intensi nei vini rossi, sono le principali caratteristiche di questultima vendemmia: uneccellente premessa per vini di altissima qualit e da lungo invecchiamento. Durante la prima fase dello sviluppo vegetativo, da fine aprile alla met del mese di giugno, si sono verificate precipitazioni abbondanti, accompagnate da temperature sotto la media stagionale. Le condizioni climatiche sono poi cambiate a partire dalla fine del mese di giugno, con temperature piu miti e con sostanziale riduzione delle piogge. Leggere precipitazioni sono tornate, solo agli inizi del mese di settembre senza pertanto condizionare in alcun modo le fasi vendemmiali. La maturazione delle uve avvenuta in condizioni ideali, e questo grazie innanzitutto alle ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte, particolarmente accentuate durante il mese di settembre. Lintero ciclo dello sviluppo vegetativo, avvenuto in ritardo rispetto alla media degli ultimi anni, ha posticipato l inizio delle operazioni vendemmiali. La vendemmia 2010 cominciata in ritardo rispetto alle annate pi recenti riportandosi sui tipici periodi di raccolta del passato. Da questo punto di vista l annata 2010 e un ritorno agli splendori degli anni novanta. Abbiamo iniziato, infatti, il 30 agosto con il Pinot Grigio, per proseguire poi nei giorni successivi con il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay. Terminate le uve a bacca bianca iniziata la raccolta delle variet rosse pi precoci, Merlot e Syrah, per concludere con le variet tardive, quali il Sangiovese destinato a Brunello e Rosso di Montalcino.Il sangiovese esprime in quest annata la complessit dei profumi e l eleganza ben strutturata della sua trama tannica .
Fabrizio Bindocci – Agronomo ed Enologo – Tenuta Il Poggione
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.