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EMILIA ROMAGNA, CARNE E PESCE AL VELENO

Trovati 800 chili di alimenti non idonei al consumo. Scattano sequestri e denunce


Un ristorante chiuso per gravi carenze igienico-strutturali, 800 chili di carne e pesce sequestrati e distrutti perche’ non idonei al consumo, 630 confezioni di alimenti di origine animale sequestrati perche’ ritenuti pericolosi per la salute pubblica in quanto importante illecitamente dalla Cina: sono alcuni risultati di specifici controlli compiuti nella seconda meta’ di gennaio dai carabinieri del Nas di Bologna, in collaborazione con l’Arma territoriale e i dipartimenti di Sanita’ pubblica veterinaria delle Ausl di Bologna e Forli’.

I militari, che sono intervenuti in parte su segnalazioni specifiche, hanno ispezionato esercizi commerciali attivi nella distribuzione all’ingrosso e al minuto di alimenti di origine cinese, oltre a numerosi ristoranti nelle province di Bologna, Forli’-Cesena e Rimini. In queste c itt , infatti, gli esercizi alimentari gestiti da cinesi sono particolarmente diffusi.

I Nas hanno segnalato all’autorita’ giudiziaria due persone per vendita di alimenti pericolosi per la salute pubblica, acquisto e vendita di alimenti proventi di delitto, occupazione alle proprie dipendenze di personale straniero senza permesso di soggiorno e omessa osservanza di provvedimenti emessi dall’ autorita’ sanitaria.

Sette persone sono state segnalate all’ autorita’ sanitaria a seguito di carenze igienico-strutturali rilevate nelle strutture, e tre all’autorita’ amministrativa per illeciti relativi alla non conforme etichettatura delle sostanze alimentari commercializzate.
Il problema dei controlli nei ristoranti cinesi, ma anche nei negozi cosiddetti etici si fatto particolarmente prressante negli ultimi anni.

In pi occasioni i carabinieri del Nas, ma anche la Guardia di Finanza, hanno sequestrato container contenenti quintali e quintali di cibi che non corrispondono alle pi elementari norme igieniche.

Uno dei punti di arrivo dei cibi dall’Oriente il porto di Ravenna. Anche durante il periodo critico dell’emergenza aviaria i carabinieri del Nucleo antisofisticazione effettuarono molto sequestri. I cinesi, infatti, in diverse parti d’Italia riuscivano a far arrivare dall’estremo Oriente, nonostante i divieti diverse tonnellate di pollame.

Ma i sequestri di materiale ritenuto dannoso per la salute riguardano spesso anche sostanze spacciate come medicinali o utilizzabili per le cure di bellezza.


( Fonte Il Resto del Carlino )