IN EDICOLA IL LIBRO DEL WINE WRITER PIÙ FAMOSO DEL MONDO – LE TENDENZE, LE MIGLIORI CANTINE
Per il secondo anno consecutivo mi sono comprato questo libro, perché lo ritengo interessante e può rappresentare un termometro della situazione vinicola mondiale.
Hugh Johnson indica anche quali sono le “denominazioni” più autorevoli ed importanti d’Italia: Barbaresco, Barolo, Bolgheri, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Colli Orientali del Friuli, Collio, Franciacorta, Picolit, Sagrantino di Montefalco, tutte premiate con le “quattro stelle”, il massimo del punteggio.
La selezione dei TOP TEN , i 10 vini italiani per il 2007 di Hugh Johnson :
Aglianico del Vulture Riserva Don Anselmo 2001 Paternoster
Barolo Riserva 1999 Schiavenza
Barolo Campé 2001 La Spinetta
Brunello di Montalcino Riserva 1999 La Fuga
Cervaro della Sala 2003 Antinori
Dedicato a Walter 2003 Poggio al Tesoro
Gladius 2003 Adolfo Spada
Poggio ai Chiari 2003 Colle Santa Mustiola
Radicosa 2003 Coppadoro
Romangia Bianco Dettori
Le quattro stelle, assegnate dal giornalista Johnson, per il 2007 sono andate alle cantine:
Antinori, Biondi Santi, Borgo del Tiglio, Caprai, Ca’ del Bosco, Case Basse (Soldera), Aldo Conterno, Giacomo Conterno, Dal Forno, Fattoria di Felsina, Feudi di San Gregorio (new entry 2007), Frescobaldi, Gaja, Galardi (Terra di Lavoro), Bruno Giacosa, Isole e Olena, Lisini (new entry 2007), Ornellaia, Poliziano, Prunotto (Antinori), Quintarelli, Castello di Rampolla, Rivetti (La Spinetta), San Giusto a Rentennano, Schiopetto, Vie di Romans (new entry 2007), Voerzio Roberto: queste le “griffe d’eccellenza” del vino italiano che conquistano le mitiche “quattro stelle” nel “Libro dei Vini” dell’inglese Hugh Johnson (il wine writer più famoso del mondo), definito dalla rivista Usa “NewsWeek”, “forse l’unica guida dei vini di cui si sente davvero la necessità”, venduta in tutto il mondo in 5 milioni di copie.
Il libro (Edizioni Rosenberg & Sellier, pagine 370, euro 16,30) inserisce anche nell’olimpo del vino italiano dei singoli vini: il Vin Santo di Avignonesi, l’Annamaria Clementi di Ca’ del Bosco, le vecchie annate del Marsala, il “Percarlo” di San Giusto a Tentennano, i due vini culto di Piero Antinori, il Solaia e il Tignanello, ed il Sassicaia della Tenuta San Guido di Bolgheri.
Ci sono però segnalate delle cantine, ancora semisconosciute al grande pubblico, che è giusto sottolineare, anche perché quelle sopra elencate le conosciamo già da qualche anno, senza nulla togliere al loro blasone e prestigio:
In zona Valpolicella Boscaini, C.S. Valpantena, C.S. Valpolicella, Farina, Guerrieri-Rizzardi, Mazzi, Nicolis, Trabucchi, Venturini, Viviani ;
In zona Aquileia : da tenere docchio Denis M