Home News La Puglia del vino che cresce: Primitivo, Negroamaro e gli altri

La Puglia del vino che cresce: Primitivo, Negroamaro e gli altri

 


 


 


 


Rispetto allo scorso anno, quella che sta per concludersi una vendemmia che fa registrare lincremento del 10% per la Puglia del vino. Un altro risultato importante, che colloca la nostra regione al terzo posto, per produzione quantitativa, dopo il Veneto e l Emilia Romagna.


Siamo molto soddisfatti il commento di Leonardo Palumbo, presidente di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria anche perch continua il trend di crescita soprattutto qualitativo del vino di Puglia.


 


Anche per questanno la Puglia enologica occupa i primi posti della classifica nazionale.


Quali sono i numeri?


Le stime di Assoenologi, riferiscono di 6.515 mila ettolitri, con il Veneto (8.585.000 ettolitri) al primo posto e lEmilia Romagna (6.610.000 ettolitri) al secondo.


LItalia si appresta a diventare il primo produttore mondiale di vino – superando la Francia se verranno confermati i dati previsionali sulla vendemmia 2010, con una produzione nazionale cresciuta del 5 per cento rispetto allo scorso anno. Dove sta andando la Puglia del vino?


La Puglia, nel suo piccolo, gioca una partita importante in Italia e in Europa. La nostra regione appare tra le regioni vitivinicole italiane con le maggiori potenzialit, grazie a vitigni autoctoni (Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia in primis), con caratteristiche uniche, vera arma vincente nell era della globalizzazione, cercando cos di intercettare non solo i gusti dei consumatori italiani, ma anche stranieri. Vini con una propria identit, quindi, alla conquista di nuovi mercati, dove l unico punto di forza per sfidare la concorrenza sono la qualit e azioni mirate di marketing.


Nellera della globalizzazione, dove il confronto con gli altri Paesi un percorso obbligato, pu la tradizione coniugarsi con l innovazione?


In Puglia, quello del vino, un appuntamento importante, attesissimo, a cui dedicarsi con estremo rispetto dei tempi e delle fasi di lavoro. La vigna rappresenta molto pi che un fattore economico. Per i pugliesi essa rappresenta la Puglia fuori i confini regionali. E la rappresentazione del territorio. Le aziende pugliesi, per, nel corso degli anni hanno saputo innovarsi senza stravolgere la qualit legata alle tradizioni e ai sapori di una regione che per molti decenni ha riempito le botti di cantine non solo nazionali, ma che oggi con i suoi vini eccezionali vuole collocarsi su un mercato sempre pi globale e al tempo stesso selettivo.


Anche quest anno il Gambero Rosso ha premiato la nostra regione, assegnando i Tre bicchieri alle aziende pugliesi.


E un riconoscimento che ci inorgoglisce e che ci spinge a lavorare meglio e di pi. Oggi lo scenario regionale sta cambiando. Nuove risorse sono state impiegate nel settore vitivinicolo pugliese, evidenziando una particolare sensibilit verso il rapporto qualit prezzo, con l obiettivo di esaltare il connubio vitigno autoctono territorio. Negli ultimi anni, inoltre, la nostra regione ha compiuto un lavoro notevole, diventando protagonista nello scenario dell enologia italiana, conquistando anche nicchie di mercato europeo ed internazionale, in particolar modo Germania e Stati Uniti.


Il vino come vettore di sviluppo e ambasciatore della Puglia nel mondo?


Il vino, vettore dello sviluppo di un intera regione che, dal Gargano al Salento, trova isole produttive di eccellenze, note a buyers e giornalisti italiani e stranieri.


La Puglia, dunque, una regione in fermento.


Infatti! E la regione che ha visto triplicare il numero di enoturisti e appassionati, che ormai girano in lungo e in largo la nostra regione, sempre pi preparati e attenti, alla ricerca di eventi enogastronomici, di prodotti autentici e di vini eccellenti, cosa che anni fa era impensabile. Tutto questo grazie a politiche coraggiose, ad azioni mirate di marketing e al lavoro di squadra tra enti pubblici e privati. Da tempo, ormai, in Puglia si organizzano eventi e press tour per buyers e giornalisti stranieri, i quali rimangono affascinati e increduli di fronte ai tanti chilometri di vigne, al profumo del mosto, alle cantine ben attrezzate e organizzate. E cos, il vino si conferma sempre pi come volano e ambasciatore principale della nostra terra,che solo puntando sulla qualit riuscir a far parlare di s.


 


( Fonte  Cannibali )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.