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La Regione Umbria incontra Città del Vino.

“Lavorare insieme per i nostri territori”


 


Sottoposti all’attenzione del Presidente Maria Rita Lorenzetti e dell’assessore all’Agricoltura, Carlo Liviantoni, 5 linee d’azione per la filiera del vino e del territorio. Dalla vitivinicoltura alla salute tutte le proposte di Città del Vino


 


 


Ieri pomeriggio la Regione Umbria ha ricevuto il presidente di Città del Vino, Valentino Valentini, e il coordinamento umbro delle Città del Vino (17 Comuni), rappresentato da Avelio Burini, vicesindaco di Torgiano (Perugia).  “Un incontro molto importante e soddisfacente per il pieno riconoscimento da parte della Regione per il ruolo delle Città del Vino dell’Umbria – sottolineano Valentini e Burini -. Ringraziamo ancora il presidente Maria Rita Lorenzetti e l’assessore Liviantoni per i complimenti ricevuti per il lavoro fatto in questi 20 anni dalla nostra Associazione”.


 


Le Città del Vino dell’Umbria hanno posto all’attenzione della Regione cinque linee d’azione sulle quali l’Associazione ha dato la propria disponibilità a collaborare nell’interesse della filiera del territorio e del vino. La prima consiste nella richiesta di rappresentanza istituzionale di Città del Vino nel “tavolo regionale del patto per lo sviluppo”, ricalcando il metodo di concertazione adottato in Toscana, dove le Città del Vino siedono al nuovo tavolo regionale per la promozione e la valorizzazione dei territori agricoli. Il secondo punto riguarda le 4 Strade del Vino umbre: come evidenziato dal V rapporto Città del Vino/Censis sull’enoturismo in Italia, servono più impegno e risorse per rilanciare una nicchia turistica che, si veda il caso Montefalco, rappresenta un grande potenziale per i territori e le economie locali. “Un filone – sottolineano Valentini e Burini – che merita invece maggiore attenzione, anche in vista dei nuovi fondi del piano di sviluppo rurale”.


 


Sul nuovo piano di sviluppo rurale (2007/2013) le Città del Vino hanno sottolineato la centralità dei territori rurali e la necessità di distribuire le risorse con criteri selettivi, incentivando la crescita qualitativa dei prodotti e l’adozione di sistemi di gestione ambientale e certificazione nelle imprese pubbliche e private. Il quarto punto riguarda la nuova Ocm vino, l’organizzazione comune di mercato, in discussione in questi mesi in sede comunitaria: su questa materia, articolata e complessa, Città del Vino ha voluto sottolineare anche per l’Umbria le minacce e le opportunità che vengono dalla riforma, riservandosi di presentare a livello nazionale nelle prossime settimane il proprio punto di vista sui singoli aspetti della nuova Ocm. Infine, Città del Vino-Umbria si è soffermata su una quinta linea di azione, molto discussa in questi giorni. Riguarda il tema della salute e il rapporto tra il benessere psico-fisico e il vino, un alimento che se consumato con moderazione porta benefici al nostro organismo. Città del Vino ha dato alla Regione la disponibilità a studiare insieme iniziative sull’educazione al gusto da fare nelle scuole. Già dal prossimo anno scolastico.