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LE MIGLIORI DEGUSTAZIONI DI ENOGEA

 


LE  MIGLIORI DEGUSTAZIONI DI ENOGEA


di Roberto Gatti


 


Come già ho scritto in un mio precedente articolo ( al link: https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=938 )


 


 


Enogea è una rivista bimestrale composta da poco piu di 50 pagg., che non si trova nelle edicole, in quanto viene recapitata al domicilio dei soli abbonati. Per chi ne volesse sapere di piu consiglio di contattare direttamente il direttore responsabile Alessandro Masnaghetti, già collaboratore di Veronelli e curatore in anni passati della Guida dell Espresso, all email: almasag@tin.it.


Nellultimo numero di Dic.-Genn.07 Alessandro ha degustato centinaia di vini del Friuli, delle varie zone e denominazioni.


Quello che segue è un sunto solo delle migliori degustazioni effettuate al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=1425


 


La tipologia Colli Orientali del Friuli viene abbreviata in COF, mentre i punteggi sono espressi in centesimi.


 


 



 


 


CONSIDERAZIONE DI WINETASTE


 


Scorrendo la rivista mi si sono riconfermate, ancora di piu ed a maggior ragione, certe mie convinzioni di carattere generale, che ora proverò a spiegare. Generalmente nei Concorsi Enologici, nelle degustazioni professionali, nelle guide, quasi sempre, i vini che raggiungono i punteggi ( tra i ) piu elevati sono i vini di tipologia dolce od abboccati, e questo è dovuto al fatto che la sensazione dolce è una di quelle che ci procura, a livello sensoriale, la maggiore gratificazione. Chi di noi non è goloso di dolci , di varie forme, tipologie ecc. ( ** ).


Attualmente, tornando al nostro tema, trovo di ottimo abbinamento i vini dolci in genere, che in questo ultimo periodo stanno prendendo sempre piu piede tra gli appassionati, con i dolci da forno : crostate, ciambelle ecc., ma ancora meglio se sorseggiati lentamente senza alcun cibo.


La seconda considerazione che mi è balzata in mente, scorrendo la rivista, è una conferma di quello che vado sostenendo da tempo e cioè che i vini rossi in Friuli, fatte salve poche eccezioni che confermano la constatazione generale, fanno molta fatica a raggiungere un ottimale stato di maturazione delle uve. Ecco allora quel sentore di verde, di peperone, del cabernet-franc specialmente, i tannini spesso duri ed immaturi, la bottiglia che fa fatica a terminare. Un professore universitario, di cui non cito il nome per cortesia nei suoi riguardi, durante un convegno di qualche anno fa, sulla viticoltura friulana si è sentito rivolgere a piu riprese, dai viticoltori presenti in sala, la domanda di come potessero fare e quali accorgimenti adottare per portare ad una migliore maturazione le uve rosse, senza incorrere nei rischi di una vendemmia tardiva. Al chè il professore, in tono scherzoso, ma non troppo in quanto in fondo alla sua dichiarazione possiamo ritrovare il sunto della mia osservazione e constatazione, rispondeva ai viticoltori che la soluzione  a tali problematiche esisteva, e si trovava nei negozi di ferramenta della zona. I viticoltori si guardarono lun laltro in volto, basiti ed in attesa del finale del discorso del professore che concludeva in questi termini : Andate in ferramenta ,comprate una motosega, e da domani tagliate le vostre viti di tipologia rossa, incominciando ad impiantare quelle viti a bacca bianca che vi daranno sicuramente maggiori soddisfazioni .


Questo è un paradosso, ma che ci fa capire lo stato delle cose : le vette di eccellenza invece che qui raggiungono le tipologie bianche : Sauvignon, Tocai, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Verduzzo, Ramandolo, Picolit, Malvasia ecc. difficilmente sono riscontrabili in altre zone d Italia. (  ho omesso appositamente di citare la Ribolla Gialla, perché ne devo ancora degustare una con i fiocchi ! ).


La terza ed ultima constatazione ed osservazione di carattere generale, ripresa anche da Masnaghetti, è che il livello di qualità dei vini italiani si è, fortunatamente innalzato di molto in questi ultimi 8/10 anni. I meno giovani si ricorderanno come, 15/20 anni fa fosse difficile scovare un vino gradevole, al di sopra della media accettabile, mentre oggi per nostra fortuna è difficile incontrare un vino scadente e mal vinificato. Però se osserviamo i punteggi assegnati, i vini che hanno ricevuto i piu alti consensi, si equivalgono quasi tutti.


Succede molto spesso, anche a me quando degusto, di trovare molti vini buoni, di qualità, impeccabili sotto ogni punto di vista , ma che non si faranno ricordare perché : NON MI HANNO TRASMESSO EMOZIONE.NESSUN BRIVIDO.!


Quandè che un vino può emozionare chi lo sta degustando ? Quando rimarrà impresso nella nostra memoria olfatto-gustativa, talmente era diverso ed originale , quando ci ricondurrà senza esitazione al suo territorio di origine, alla sua tipicità Un vino può essere anche semplice se vogliamo, ma emozionarci pure lui, perché ci avrà trasmesso qualcosa che i suoi fratelli non saranno stati in grado di trasmetterci. Non voglio fare paragoni mi è difficile, ma è come parlare con una persona appena conosciuta, apparentemente semplice nel suo abbigliamento e nei modi di fare, ma di una gentilezza, affabilità, in grado di trasmetterci una serenità ed un senso di pace fuori dal comune: penso sarà capitato ad ognuno di noi nella vita.


Unultima annotazione, che per chi vi scrive è di primaria importanza, è il significato di una parola, che racchiude in se un concetto e molto di piu, che deve essere insita in un grande vino, quella parola si chiama :

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.