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LO STATO DI SALUTE DEI VINI NATURALI

 


 


 


Anche se con un p di dispiacere, sono stato lontano dal fragore del Vinitaly, dopo 20 lunghi anni di partecipazione continuativa,  per tutta una serie di motivi, tra i quali i principali sono stati che :


1)     in cinque giorni di presenza non sarei riuscito ad adempiere a tutti gli impegni che si erano presentati, inviti, cene, tavole rotonde e quadrate, visite a stand di produttori amici e conoscenti, saluti ed incontri con amici e colleghi italiani ed esteri ecc.;


2)     il momento non era dei migliori, dopo tutto il can-can mediatico scatenato da qualche collega incosciente della carta stampata e del web, ed il mio stato danimo non mi avrebbe nemmeno consentito di degustare in tranquillit e serenit danimo.


 


Nemmeno quando sono tra le mura domestiche vado a degustare vino, se non sono nelle condizioni psico-fisiche migliori, in quanto se non si sereni e rilassati consiglio sempre, a chiunque, di astenersi dal degustare vino, specialmente se poi ne dobbiamo scrivere.


Detto questo, dopo una settimana di intenso lavoro per motivi famigliari, mi sono concesso una domenica di puro relax, lontano dal fragore e dalla vetrina del Vinitaly, per recarmi in quel di Sarego ( VI ) a Villa Favorita, dove si svolgeva la manifestazione dei Vini Naturali. Una giornata per testare lo stato di salute di questi vini naturali, per rendermi conto del loro livello qualitativo, e soprattutto di portarlo allo vostra conoscenza.


Devo dire che, la quasi totalit di questi vini naturali, cosi definiti perch molto basso il loro contenuto di S02- lanidride solforosa- quella sostanza tanto nefasta per lorganismo umano, ma tanto benefica per la salute del vino, presentava evidenti note di ossidazione la piu lampante ed evidente delle loro caratteristiche. Non siamo sicuramente abituati a questi vini, nemmeno noi addetti ai lavori, per cui credo diventi molto difficile per un consumatore medio, il potere apprezzarli. Non posso fare  di  tutta lerba un fascio , in quanto tra i vini che ho degustato ne ho trovati di veramente apprezzabili, con una bella pulizia di fondo ed una bella bevibilit, ma devo registrare allo stato attuale ed alla data odierna in cui scrivo 07/04/2008, che questi sono la netta minoranza.


Tra questi posso ricordare, senza volere entrare nello specifico delle aziende, cosi da non fare torto a nessuna delle partecipanti : alcuni champagne francesi, dei gewurztraminer e dei riesling alsaziani di assoluta pulizia e qualit; un produttore del Friuli Venezia Giulia, uno del Veneto, uno della Campania ed un produttore siciliano di cui vi scriver piu a fondo ed in dettaglio in un prossimo futuro.


Mi spiace molto, e lo scrivo con il cuore in mano, ma la maggioranza dei vini che ho degustato non mi ha ancora convinto a fondo, includendo tra questi, anche uno dei vini piu blasonati dalla maggioranza della stampa italiana, anche se a dire il vero in degustazione vi era una sola annata, il che risulta insufficiente per farsi una idea fondata del vino e della tipologia. Perle qua e l le ho trovate, ed in quei casi la soddisfazione stata grande, al solo pensiero che stavo bevendo vini che non mi danneggiavano la salute, se non in minima parte, ma in molti casi si rasentava limbevibilit, e per il rispetto che porto a tutti i produttori, ringraziavo e mi allontanavo dal banchetto in rigoroso silenzio.


Credo e ne sono profondamente convinto, che la strada da perseguire nei prossimi 10 anni, sia questa, ancora a maggior ragione oggi con tutto il trambusto che si creato intorno al nostro vino italiano, che continuo ad amare profondamente, checch ne scrivano alcuni Qua-qua-ra-qua della carta stampata e di alcuni blog in internet, nella direzione della ricerca di una maggior salubrit del vino. Tutto questo per non deve tradursi in un ritorno al passato, quando si bevevano vini naturali , ma che molto spesso risultavano quasi imbevibili.


Qualcosa di buono ho registrato e degustato, il che significa che con le conoscenze scientifiche e la costanza, si possono ottenere vini naturali buoni da bere, raggiungendo cosi lo scopo di quella che dovr essere la vitivinicoltura dei prossimi anni.


Alla salute con i buoni vini naturali, in degustazione a Villa La Favorita di Sarego ( Vi ).


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.