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Mendoza attrae investimenti per viticoltori e non solo

 


 


Uno dei periodici pi tradizionali di Londra, il Sunday Times, consiglia di investire in immobili e vigneti nella Provincia di Mendoza, seguendo l’esempio della Duchessa di York, Sarah Ferguson, e dell’attore Tommy Lee Jones. Prezzi convenienti, terre in ottime condizioni per la vitivinicoltura di qualit e buoni collegamenti aerei renderebbero l’area un’ottima meta di investimento. Gli imprenditori britannici Neil Rushen (socio del “Expant Club”) e sua moglie Sue hanno anche loro scelto Mendoza dopo aver analizzato le possibilit in altri Paesi, tra cui la Francia, la Spagna, il Sudafrica e quelli dell’Est. A rimarcare la notizia l’ultimo bollettino della Camera di Commercio Italiana di Mendoza.


 


Susana Rosano, Senior Trade Analyst dell’Ufficio ICE di Buenos Aires, ricorda che “Di recente stata rilanciata in Argentina l’Agenzia Nazionale degli Investimenti (ANDI) (ex ADI), la cui titolare Beatriz Nofal stata recentemente in Italia, integrando la delegazione guidata dal Vicepresidente argentino Scioli. Il rilancio dell’agenzia cerca di dare un nuovo impulso all’attrazione degli investimenti in Argentina e durante la missione in Italia sono state illustrate agli imprenditori italiani le possibilit di investimento nelle varie regioni e nei vari settori. Nel caso di Mendoza sono stati realizzati alcuni investimenti di italiani, in particolare nel settore del vino, che tra l’altro rappresenta uno dei comparti principali della struttura economica della Provincia. La Provincia infatti molto dinamica nella produzione di vino, ma anche di olio d’oliva e vari prodotti ortofrutticoli , come pesche e pomodori”.


 


Stanislao Pedro Baziuk, Segretario Generale della CCIE di Mendoza, commenta che “In realt in questa Provincia non sono mai calate le possibilit di investimento. Durante il periodo della crisi del 2001 e 2002 gli investimenti, anche se molto diminuiti, si sono mantenuti. E non solo da parte degli operatori locali ma anche dagli esteri. Esempio: gli investimenti realizzati in quel periodo da Giovanni Rana per incrementare la propria produzione di carciofi (Giovanni Rana ha avuto -adesso lo ha venduto e non per ragioni economiche- un grosso impianto per produrre il ripieno dei ravioli che voi mangiavate in Italia). In questo momento le condizioni sono ancora migliori, dopo 5 anni di crescita e ripresa. C’ una buona stabilit, il cambio valuta ancora molto favorevole (il che rappresenta un vantaggio per tutte le produzioni che devono andare all’estero), buona mano d’opera (anche quella qualificata e professionale – a Mendoza ci sono otto Universit e una centinaia di Facolt) e ci sono finanziamenti locali con tassi di interesse molto ragionevoli “.


 


“Immobili, vigneti e cantine sono le star per l’immagine che rappresenta il settore del vino e per la convenienza dei prezzi degli immobili”, continua Baziuk, “ma certamente ci sono altri investimenti, anche di valore pi alto, che si sono e si stanno realizzando in altri settori. Il primo potrebbe considerarsi il minerario, partendo dagli investimenti nel sottosettore degli idrocarburi (Mendoza una produttrice di petrolio e gas – quest’ultimo con un gasodotto che arriva fino al Cile attraverso le Ande) dove il principale attore la spagnola Repsol (ha una raffineria in continuo aggiornamento). Ma ci sono anche americani, francesi, inglesi e in misura molto pi ridotta italiani. Lo sfruttamento dei non metalliferi anche molto importante. Si pu segnalare la tedesca Knauf che produce pannelli di yeso che esporta in tutto il Sudamerica. C’ anche un’italiana, Chimica Edile, che ha investito e sta investendo nella produzione di cemento espansivo. Un secondo settore molto importante il metalmeccanico. Incominciando dalla gigante IMPSA, una delle principali del mondo nel settore idroelettrico, eolico, gru per porti, ponti-gru, ecc. continuando con le circa 400 aziende che stanno riportando l’area ad essere di nuovo una produttrice importante di macchine e attrezzature per tutti i settori (agroalimentare, minerario, petrolchimico, ecc.). Gli investimenti in questo settore sono continui ed importanti. Il terzo settore sarebbe l’agroalimentare che oltre ai vigneti ha un grosso sottosettore nella frutta e negli ortaggi (Mendoza la principale produttrice agricola di pomodori, patate, cipolle, carciofi, pesche, albicocche, susine, prugne, ciliege, mandorle, noci, ecc. tutto quanto agricoltura intensiva). E un quarto settore sarebbe il turistico che vede in Mendoza una delle zone di pi crescita del Paese (enoturismo, andinismo, trekking, rappel, rafting, cavalcate, scii, turismo scientifico, ecc.). Si ricevono un milione e mezzo circa di turisti all’anno con alberghi di tutte le categorie. Si notano altri settori interessanti nel quale si produrranno dei grossi investimenti in un futuro molto prossimo: sistema di comunicazione urbano (ferrovie), logistica nel corridoio delle Ande tra Argentina e Cile (nel quale auspicchiamo ci sia un importante partecipazione del distretto logistico di Trieste), strade (si stanno realizzando in continuazione migliorando il sistema stradale attuale), prospezione geologica (specialmente nel campo degli idrocarburi ma anche nella localizzazione di altri minerali), ICT (dove si creato di recente la prima integrazione di aziende del settore)”.


 


Per quanto riguarda la presenza di aziende italiane, Baziuk non esprime grande soddisfazione: “S, ci sono, anche se non tanto come si desiderebbe in una Provincia dove il 50 % della popolazione di origine italiana. I settori dove ci sono stati o ci sono investimenti italiani (oltre a quello del vino) sono minerario, chimico, metalmeccanico e turistico” .


 


A livello di politica economica, “La stabilit e l’ordine dei conti pubblici sono i due parametri che possono definire un investimento estero ed in questo senso il Governo Provinciale ha realizzato i compiti adeguatamente. Tra l’altro la Vice Presidente della Banca Mondiale, Pamela Fox, nella sua ultima visita nella Provincia di Mendoza, ha espresso l’intenzione della Banca di analizzare la concessione di crediti di sviluppo in forma diretta senza l’intervento del Governo Centrale. E’ stata un’ espressione di fiducia per la salute finanziaria ed il buon utilizzo dei crediti da parte dello Stato Provinciale. E questo sarebbe il sintomo principale per attrarre un investimento. Oltre a questi parametri, ci sono agevolazioni per gli investimenti esteri (alcune esenzioni fiscali, terreni in zone industriali con condizioni particolari, finanziamenti adeguati)”.


 


 


News ITALIA PRESS 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.