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Nuove aperture sul mercato nipponico

Si conclude con un bilancio positivo il viaggio del ministro Paolo De Castro in Giappone . E’ stato aggiunto un nuovo capitolo alla politica di internazionalizzazione del sistema agroalimentare italiano che tanto a cuore sta al titolare del Dicastero dell’agricoltura.


Una visita breve ma intensa costellata di incontri con gli operatori locali e soprattutto con il collega giapponese Toshikatsu Matsuoka. Sono soprattutto le aperture del mercato giapponese a nuovi prodotti italiani, suggellate nell’incontro con il ministro giapponese, a rendere particolarmente soddisfatto il ministro De Castro. Una forte apertura per un “celere accesso” al mercato nipponico di altri tipi di arance (sanguinelle e moro) dopo i tarocchi mentre è stata espressa disponibilità per kiwi e uva da tavola ed è stato deciso di avviare un tavolo tecnico per mele e pere. De Castro ha trovato solidarietà nel collega giapponese anche su un’altra delicata questione: la tutela delle indicazioni geografiche in sede Wto. “Diventa possibile un’alleanza tra i due Paesi per la difesa dei marchi collettivi” ha dichiarato il ministro De Castro sottolineando le somiglianze tra due Paesi con un’antica cultura alimentare e un forte legame con il territorio.


I due ministri hanno inoltre trovato anche alcuni punti di contatto in tema di pesca pur con qualche particolare distinguo. Entrambi hanno infatti “condiviso la preoccupazione” per la riduzione delle riserve di tonno nel Mediterraneo e per la decisione di Turchia e Libia di non attenersi alle limitazioni delle quote decise dalla Commissione internazionale per la difesa del tonno atlantico. Foodex 2007, organizzato nel grande centro espositivo di Makuhari Messe, a metà strada tra il centro di Tokio e il nuovo aeroporto internazionale della capitale, ha visto una massiccia presenza del nostro sistema produttivo, 232 aziende presenti e varie regioni e consorzi, una vetrina di eccellenza diversificata e di grande richiamo, quanto di meglio potesse aspettarsi l’esigente consumatore nipponico. “Uno straordinario livello di partecipazione” lo ha definito il ministro visitando i 3 mila metri quadri di esposizione dell’Italia, il più grande della sezione internazionale della mostra che contava su oltre 70 nazioni presenti.


Grande qualità ma anche grande capacità sul piano della tecnologia applicata ad un settore di punta per l’economia nazionale. Il seminario, condotto dal presidente dell’Ice, Umberto Vattami con il presidente della fondazione di Torino Wirelss, Rodolfo Zich, ha presentato ad un attento pubblico di operatori un nuovo sistema di tracciabilità del vino. Grazie alla collaborazione tra il Ministero e il Poligrafico dello Stato è stato annunciato che alcuni consorzi italiani potranno disporre di un programma di identificazione con ologramma dello Stato.


La delegazione italiana ha inoltre incontrato alcuni autorevoli rappresentanti della grande distribuzione giapponese. Il presidente di Buonitalia Emilio De Piazza ha evidenziato i punti di criticità che rendono difficile una più massiccia penetrazione del prodotto italiano nella catene commerciali del Sol Levante. Per De Piazza sarebbe necessario “strutturarsi in consorzi in grado di garantire forniture stabili e con una massa critica”.


( Fonte  www.agricolturaitalianaonline.gov.it   )