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Operazione “tarocco”: scoperto un traffico di pinot grigio falsificato

  


Operazione “tarocco”: scoperto un traffico di pinot grigio falsificato


 


 


di Elisabetta Tosi



La notizia di queste ore.
L’Ispettorato Centrale Repressione Frodi di Verona e i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanit di Padova, nell’ambito di un’attivit congiunta di controllo del settore vitivinicolo, hanno scoperto una frode concernente la contraffazione di uno dei vini pi richiesti e di moda all’estero, soprattutto nel mercato statunitense: il Pinot Grigio Igt del Veneto”.


Venduto come tale, si trattava in realt di comune vino da tavola di qualit scadente.


“La falsificazione – fa sapere una nota ufficiale e congiunta dell’IRCF e NAS – avveniva materialmente presso un’azienda agricola di Sona (VR), il cui titolare, F.C., di 43 anni, dopo aver creato dei carichi contabili fittizi di vino “Pinot Grigio IGT del Veneto” nei registri ufficiali di carico/scarico della ditta, provvedeva all’emissione di documentazione accompagnatoria fasulla che scortava le cisterne dapprima presso due depositi posti in Monteforte d’Alpone (VR) e Gambellara (VI), e successivamente presso una grossa azienda della provincia di Venezia, dove il prodotto stava per essere imbottigliato e posto in commercio.


Alcune cisterne di prodotto contraffatto sono state consegnate anche ad una cantina sociale della provincia di Verona.


Gli investigatori dell’ICRF e dei NAS, sotto la direzione del Sost.Proc. della Rep. di Verona dott. Pier Umberto Vallerin, hanno perci posto sotto sequestro 210 mila litri di vino contraffatto; l’azione tempestiva dei due organi di Polizia Giudiziaria ha permesso di bloccare le operazioni di imbottigliamento, cosicch nemmeno un litro di falso pinot grigio stato posto in commercio, scongiurando quindi un grave nocumento ai danni dell’ignaro consumatore”.


Ovviamente, il titolare dell’azienda agricola veronese stato denunciato per frode in commercio aggravata e falso ideologico, mentre tuttora al vaglio degli inquirenti la posizione degli altri soggetti che hanno partecipato al circuito commerciale del vino contraffatto .


E, altrettanto ovviamente, simile operazione non avrebbe ottenuto lo stesso felice risultato se alla base di tutto non ci fosse stata l’azione congiunta e la collaborazione dei due corpi di polizia, NAS e Repressione Frodi del Mipaf.


Non la prima volta che vengono contraffatti vini famosi e/o richiesti: il miraggio del guadagno facile e con poca fatica sempre attuale.
Ma se da un lato questi fatti di cronaca (nera, per l’immagine del vino italiano) testimoniano che un’azione coordinata e vigile da parte degli organismi preposti ai controlli sempre possibile ed efficace, dall’altro dovrebbero suonare alle orecchie di “chi di dovere” come un monito a rivedere tutto il pesante, ingombrante e per molti aspetti inutile castello burocratico.


Come pu essere infatti che, anche ai giorni nostri, sia sufficiente un passaggio di carte, perch un comune e scadente vino da tavola si trasformi per magia in un redditizio e pregiato vino a Igt?


E questa, temiamo, solo la punta di un iceberg…


( Fonte: Blog Vinopigro )


 


Osservazioni


Purtroppo per noi amanti di bacco, e soprattutto per i viticoltori onesti, che lavorano duramente dalla mattina alla sera in vigna ed in cantina, ogni tanto vengono alla luce di queste schifezze , passatemi il termine. Ritengo che tutto quanto riguarda le sofisticazioni o falsificazioni alimentari, di questo si tratta, dovrebbe essere perseguito penalmente con molti anni di galera. Temo invece che questo individuo se la caver con una multa, e tra qualche mese continuer nella sua opera nefanda.


Mi viene in mente un farmacista che stato pizzicato una prima volta a sofisticare i mangimi per animali ( mucche ) , ha fatto pochi giorni di galera e poi , dopo pochi mesi ha continuato nella sua opera criminale, e ripizzicato una seconda volta, se l cavata ancora con 15/20 gg. di galera, e poi uscito tranquillamente. Continua ad esercitare la professione di farmacista !!


Ci diceva il prof. Lerker dell Universit di Cesena, facolt degli alimenti, che le piu grandi truffe ai giorni nostri, avvengono nel settore enologico ed ancora di piu in quello dellolio di oliva.


Mi auguro controlli sempre piu serrati e capillari, onde stanare questi delinquenti, per la tutela della nostra salute e soprattutto per quella dei nostri figli.


Roberto Gatti


Dic. 2006


 


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.