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Per curare il cancro ci vuole metodo


 




 


Per curare il cancro ci vuole metodo


 


Ricercatori italiani hanno messo a punto e applicato con  successo una  innovativa metodologia computazionale  con la quale hanno individuato i geni responsabili della cancerogenesi del colon.


La ricerca offre alla lotta contro i tumori la possibilit di diagnosi precoci e pu indirizzare lo sviluppo di nuovi farmaci.


 


 


Una  importante novit ‘made in Italy’ nella lotta al cancro viene da un team di fisici, matematici, informatici, biologi molecolari e medici, che ha messo a punto un sofisticato modello computazionale per la individuazione e caratterizzazione dei geni coinvolti nei tumori maligni. Il metodo ha riconosciuto con successo alcuni dei principali geni coinvolti nel cancro del colon. La ricerca stata pubblicata sulla rivista BMC Bioinformatics. La sperimentazione avvenuta valutando i valori di espressione dei geni ad oggi conosciuti in una sezione di tessuto tumorale e in una di tessuto non interessata dalla neoplasia in 25 pazienti affetti da cancro del colon sottoposti ad intervento chirurgico presso lOspedale Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Fg).


 In pratica, abbiamo mimato il comportamento del patologo nella fase di diagnosi, spiega Nicola Ancona, ricercatore dellIstituto di studi sui sistemi intelligenti per lautomazione (Issia) del Consiglio nazionale delle ricerche di Bari e autore dello studio. Utilizzando il profilo di espressione genica dei tessuti analizzati, i nostri modelli computazionali hanno classificato i tessuti sani dai tessuti tumorali imparando dallesperienza, proprio come fa il patologo, determinando allo stesso tempo alcuni dei numerosi geni coinvolti in questa grave patologia. In particolare, i ricercatori  hanno trovato circa 90 geni correlati alla malattia con i quali possibile predire lo stato del soggetto analizzato con elevata accuratezza.


 La cooperazione di fisici, informatici, matematici, biologi molecolari e medici, afferma Arcangelo Distante, direttore dellIssia-Cnr, costituisce la giusta direzione per il raggiungimento di ambiziosi traguardi come ad esempio la comprensione dei principali meccanismi alla base del cancro.


 Con l’avvento della bioinformatica, e di sistemi complessi come i microarray, aggiunge Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dellIrccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo la genomica funzionale o postgenomica ha incominciato a chiarire i complessi meccanismi di funzionamento del genoma umano, sia in condizioni di normalit sia nelle cellule tumorali. Nei prossimi anni, la postgenomica fornir nuovi approcci sia nella diagnosi precoce delle neoplasie sia nel loro trattamento. Il nostro Irccs, privilegiando ai classici studi genetici molecolari quelli funzionali, in linea con le pi avanzate tendenze culturali e tecnologiche dellera postgenomica.


 La nostra metodologia, conclude Ancona, fornisce risposte statisticamente significative, che si spera possano tradursi in nuove terapie, evitando allo stesso tempo le potenziali trappole nascoste nellanalisi e nellinterpretazione dei dati che coinvolgono lintero genoma umano quali sono i dati di microarray.  Lesperienza, infatti, ci ha dimostrato che molti risultati pubblicati su prestigiose riviste erano risultati parziali perch ottenuti con metodi affetti da errori sistematici.


A questa ricerca hanno collaborato R. Maglietta e A. DAddabbo dellIssia-Cnr di Bari, S. Liuni dellIstituto di tecnologie biomediche (Itb) Cnr Sede di Bari, G. Pesole del Dipartimento di biochimica e biologia molecolare dellUniversit di Bari e A. Piepoli, R. Cotugno, M. Savino, M. Carella e F. Perri delle Unit operative di gastroenterologia e genetica medica dellOspedale Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG).


La ricerca stata finanziata dal Ministero dell’Universit e della Ricerca, dal Ministero  della Salute e dalla Regione Puglia.


 


Roma, 19 febbraio 2007


 


La scheda


Chi: Istituto di studi sui sistemi intelligenti per lautomazione del Cnr di Bari


Unit Operative di Gastroenterologia e Genetica Medica, dellOspedale Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG)


Che cosa: Metodo computazionale per la caratterizzazione dei principali geni coinvolti nel cancro


Referenza: N. Ancona, R. Maglietta, A. Piepoli, A. DAddabbo, R. Cotugno, M. Savino, S. Liuni, M. Carella, G. Pesole and F. Perri, On the statistical assessment of classifiers using DNA microarray data. BMC Bioinformatics 2006, 7:387