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PIACERE DI VINO ( di una neofita ! )

 

di Alberta de Benedictis


 


Sto imparando a bere il vino in una terra, la Sicilia, che te lo impone quasi per quella presenza frequente di vigneti nel paesaggio, di uva di mare mescolata al sole, di antichi bagli tornati a nuova vita. Sto scoprendo, nellisola, il piacere unico di sorseggiarlo, e non tanto come accompagnamento ai cibi per esaltarne il gusto, quanto piuttosto come bevanda da godersi fuori pasto.


Un accadimento mai programmato, un incontro in un viaggio, una pausa di riflessione, un compagno di ozio salutare e non negativo, un elemento che fa da contorno ai tramonti in spiaggia, allo sciabordio delle onde, alle notti in barca, alle terrazze nel centro storico, ai locali nelle ville patrizie, permettendo alla vita di entrarti dentro, cos che immagino ora il mio rapporto con il vino. Ho scoperto la sua straordinaria capacit di suscitare confidenza, quando ci si accomoda al suo cospetto, e di regolarla in una scala crescente a seconda dei sentimenti da accompagnare, amicizia, complicit, amore.


E se la trasformazione delluva vera e propria arte, allo stesso modo unarte bisognosa di attente cure latto del berne. Sono attratta dalla gestualit del rito, dalle singole azioni che lo compongono: il movimento rotatorio del cavatappi, il sughero strattonato, linclinazione della bottiglia. Ed ancora il rumore che produce il vino quando viene versato nel bicchiere adatto, i giri ipnotici che compie quando viene ossigenato, lavvicinamento lento alle labbra per assaggiarlo, il trattenerlo in bocca pochi secondi e il farlo finalmente tuo, per tornare a guardare la grafica delletichetta e fissarla nella memoria. Il ricordo di una bottiglia attraverso cui raccontare un momento.


Confesso di non saperne ancora molto di vini e confesso anche che, sullargomento, non ho nessun desiderio di autosufficienza da sviluppare col tempo, per quel piacere aggiuntivo di essere sempre condotta alla loro scoperta dallaltro. La cultura del vino, intesa come conoscenza di varianti, deve rimanermi per gran parte estranea. Voglio che sia lui a scegliere per me, in una rappresentazione metaforica di un dire: ho bisogno di te.


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19-01-2007

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.