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Sulla via Francigena per “riscaldarsi” in Val d’Orcia fra acqua termale e vino biologico

 

Immensi spazi aperti, rigidi protocolli per chi va e chi viene, rispetto costante delle normative e delle distanze di sicurezza fanno di Bagno Vignoni, meta termale, culturale ed eno-gastronomica, in provincia di Siena, uno dei pochi luoghi accessibili e godibili per una breve vacanza anche in tempi di Covid.

Siamo nel cuore della Val d’Orcia, spicchio di terra Toscana incantevole fra Montalcino, patria del Brunello, le meravigliose abbazie di Monte Oliveto Maggiore e Sant’Antimo (quest’ultima famosa nel mondo per i suoi canti gregoriani), San Quirico d’Orcia, storica cittadina (patrimonio Unesco), Pienza, culla di pregiati pecorini.

In questo scenario da cartolina vale il viaggio verso l’Adler Spa Resort Thermae, raggiungibile in questo periodo nel pieno rispetto dell’ultimo Dpcm in quanto presidio medico (basta avere la prescrizione per cure termali di balneoterapia del proprio medico curante oppure l’autocertificazione di viaggio per motivi di salute/balneoterapia), meta turistica e terapeutica, in un parco immenso con mille metri quadrati di piscine, saune panoramiche, attività sportive, giardini di fiori ed erbe officinali, a pochi passi da Bagno Vignoni, quel minuscolo borgo medievale sulla Via Francigena con una secolare tradizione termale, da cui sgorgano acque ipertermiche solfato-alcalino terrose, alla temperatura di circa 50 gradi e che vengono portate a 37 gradi durante tutto l’anno nelle piscine dell’Adler.

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Già conosciuta come meta di pellegrini ai tempi di Etruschi e Romani, nelle cui sorgenti “benedette” si sono bagnati personaggi come Santa Caterina da Siena, Papa Pio II e Lorenzo il Magnifico, la balneoterapia a Bagno Vignoni è indicata per la funzione respiratoria e la diuresi, oltre ad essere un toccasana per la struttura osseo-articolare e la pelle, particolarmente consigliata per trattare osteoartrosi, reumatismi extra-articolari (lombalgie di origine reumatica, tendiniti, etc.), cellulite, alterazioni del circolo venoso.

Ma se l’acqua fa bene, il vino ancora di più in questo contesto naturale. Premiata come una delle dieci migliori wine spa del mondo (dalla guida francese Gayot nel 2011), accanto al benessere di scuola romana del “salus per aquam” (“la salute attraverso l’acqua”) regala al visitatore percorsi e sorsi di piacere legati e ispirati dalla Tenuta Sanoner, sosta colta, innovativa e ghiotta in termini enologici a pochi minuti a piedi dall’hotel, dove la famiglia Sanoner, originaria della Val Gardena (proprietaria delle strutture Adler in tutta Italia), dal 2009 produce vini biologici e biodinamici provenienti da uve coltivate tra le colline di Bagno Vignoni e dintorni, oltre a un premiato olio extra vergine d’oliva e la grappa riserva di Sangiovese.

 

Tutti denominati Aetos, ovvero aquila in greco (adler in tedesco), che richiama il primo albergo di montagna della famiglia Sanoner, datato 1810 in quel di Ortisei quando Josef Anton Sanoner acquistò la locanda “Wirtsbehausung Daverda” e pose la prima pietra per la dinastia di albergatori trasformata nell’elegante albergo all’ “Aquila d’oro”. “Ci siamo innamorati di questo luogo in un giorno d’autunno.

Pochi ettari sospesi fra la rocca medievale di Vignoni Alto e la valle del fiume Orcia, adagiati sui dolci rilievi di Bagno Vignoni, ci hanno convinto a iniziare questa eno-avventura”, raccontano i Sanoner. Avventura che sta dando in poco più di dieci anni risultati eccellenti, come la certificazione biodinamica (Detemer) appena ricevuta grazie anche all’inserimento di pecore da latte e api per il miele: “Nel biologico e nel biodinamico lavoriamo una materia prima, l’uva, incontaminata, usando per prevenire le malattie solo rame e zolfo, a differenza della produzione convenzionale in cui si applicano prodotti chimici. Inoltre non utilizziamo mai lieviti, coadiuvanti o additivi”, spiega Giuseppe Basta, appassionato viticoltore ed enologo di punta della tenuta.

 

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E anche l’architettura (firmata dallo studio altoatesino Demetz Hugo & Hanspeter), da sola vale la visita fra eco-design e percorsi didattici: durante i tour guidati, infatti, si conoscono in diretta gli ingegnosi sistemi che in ogni locale consentono di regolare temperatura e umidità, o apportare caldo e freddo all’interno dei tini per una a fermentazione uniforme, o ancora il sofisticato impianto di ventilazione per evitare la formazione di muffe e garantire l’assorbimento dell’anidride carbonica.

Fra le novità 2021 più attese in “casa” Sanoner, il primo bianco prodotto da uve Greco, portate dalla Campania (una peculiarità in Toscana), “esperimento” pronto probabilmente in primavera. Nel frattempo, curiosi, esperti ed eno-appassionati possono fare visite e degustazioni accolti e guidati dall’entusiasmo professionale della sommelier Barbara Coppi e testare le cinque etichette in commercio, accanto a taglieri di cinta senese e pecorini, zuppe toscane, bruschette con un filo gentile d’extravergine e verdure della tenuta: il Sangiovese doc affinato in botti di rovere, il rosé fermo, la “loro” riserva Aetos Orcia Sangiovese doc, fiore all’occhiello dei Sanoner (dalla selezione delle migliori uve, le ultime ad essere raccolte, tutte a mano, che fermentano spontaneamente grazie all’azione dei lieviti indigeni in tini speciali di cemento provenienti dalla Francia.

Dopo la fermentazione il vino viene affinato per 24 mesi in una piccola botte di rovere e tonnaux e altri 6 mesi in bottiglia), il millesimato rosé e la novità 2020, lo spumante Sangiovese Metodo Classico (affinato in bottiglia per 24 mesi sui lieviti biologici). Fra il dire e il bere, secondo un calendario settimanale, si può anche fare wine trekking in vigna, lezioni di cucina toscana (dall’acquacotta ai pici fino al pane fatto con le farine del mulino della Val d’Orcia), degustazioni a tema di prodotti locali (dall’aglione allo zafferano). E aperitivi al tramonto, con vista sulla Val d’Orcia.

Infine, un ritorno in resort per immergersi nei rituali di vinoterapia proposti dalla spa. Uno per tutti, l’Adler Luxury Aetos, da vivere in coppia: prevede un susseguirsi di piaceri che va dal massaggio rilassante ai vinaccioli di uva sangiovese, seguito da un bagno-coccola nel vino e acqua termale. Si conclude con la fase di relax su un letto ad acqua sorseggiando vino (bollicine rosé) e formaggi stagionati nelle vinacce. Per cento minuti da meditazione. Dentro e fuori la Via Francigena.

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( Fonte huffingtonpost )

P.S. ) Ricordo il mio articolo di pochi giorni fa, nel quale si denunciava l’oscena proposta di costruire un deposito di scorie radioattive/nucleari, in questo angolo di paradiso terrestre, leggi qui

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.