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UN FRANCIACORTA DA NON PERDERE

LA FRANCIACORTA

La Franciacorta è un’area collinare situata in Lombardia, delimitata a nord dalle sponde del lago d’Iseo, a sud dal monte Orfano, a est dalle colline rocciose e moreniche, a ovest dalla sponda sinistra del fiume Oglio.

Si estende per circa 200 chilometri quadrati e conta 19 comuni della provincia di Brescia in un territorio che gode di un’incredibile ricchezza di minerali, elemento fondamentale per un’agricoltura di qualità. Il clima favorevole, i minerali e la particolare struttura del terreno creano le condizioni ottimali per la coltivazione della vite.

Non c’è alcuna documentazione storica sull’origine del nome “FRANCIACORTA” e l’ipotesi più accreditata, ad oggi, è quella che il termine derivi da “curtes francae”, corti franche, ovvero zone esentate dal pagamento dei tributi. Nell’Alto Medioevo, infatti, piccole comunità di monaci benedettini si erano stabilizzate nella zona in questione, dedicandosi alla bonifica dei campi e alla coltivazione della terra.
Grazie a queste loro attività erano esentati dal pagamento dei dazi per il commercio dei loro prodotti.

Il Franciacorta nel 1995 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, massimo riconoscimento di qualità e tipicità. La produzione secondo il Metodo Franciacorta, messa a punto dal Consorzio di Tutela, ha un apposito Disciplinare, che ne esalta ulteriormente la qualità.

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LA FILOSOFIA PRODUTTIVA

SOLO UVA, NESSUNA AGGIUNTA DI ZUCCHERI ESOGENI.

La vendemmia avviene solamente quando l’uva raggiunge la sua piena maturazione, potendo in questo modo eliminare l’aggiunta di zuccheri esogeni (zucchero di canna) in ogni fase della produzione.

Dopo un’accurata selezione delle uve avviene la prima pigiatura, estremamente soffice. Il mosto fiore così ottenuto, la parte più nobile del succo d’uva, verrà utilizzato sia per la rifermentazione che per il dosaggio finale. Gli zuccheri naturalmente presenti nel mosto sono quindi sufficienti sia per la prima fermentazione, sia per la presa di spuma in bottiglia.
Il prodotto della seconda e terza spremitura non verrà utilizzato.Questo accorgimento consente di ottenere un vino di qualità superiore. All’aumento di grado alcolico dobbiamo evitare di aggiungere zucchero all’atto del tiraggio, conservando quello presente nell’uva stessa. Con la tecnologia del freddo, si impedisce che il mosto fermenti in vasca. Per estrarre il massimo tenore acido, lavoriamo invece sulla resa: una pressatura leggera, con una resa ben al di sotto del 60% consentito dal disciplinare usando solo il mosto fiore. L’assemblaggio avviene nella primavera successiva alla vendemmia e la messa in bottiglia con la sola aggiunta di lieviti per il tiraggio.
Se alla sboccatura si vuole un differente grado di finitura, secondo le categorie previste (Extra Brut, Brut, Demi Sec), si usa esclusivamente mosto.

 

VINO “ LE MILLESIME “ FRANCIACORTA DOCG BRUT 2013 GR. 12

Uvaggio: 20% Pinot Nero – 80% Chardonnay

Gradazione: 12% vol

Residuo Zuccherino: 2,50 g/l

La sboccatura, come riportata in retro etichetta è del novembre 2019, questo spumante era conservato in maniera ottimale e poteva andare oltre per almeno altri 10 anni….

 

Paglierino di buona tonalità, limpido e brillante, perlage fine e persistente con minuscole bollicine che salgono a zig-zag ;

naso intenso,fragrante,fresco, con note di nocciola e crosta di pane ;

bocca fresca, sostenuta da una buona acidità, buona cremosità, sapido, di buona soddisfazione palatale.

Lungo nel finale, da classificare Eccellente 91-92/100

Complimenti a questi bravi viticoltori

Roberto Gatti