Home News VINI DELLE SABBIE : LA DOC BOSCO ELICEO

VINI DELLE SABBIE : LA DOC BOSCO ELICEO

 


 


Comacchio la capitale naturale del Delta


 


Comacchio capitale naturale del Delta del Po, versante Ferrarese, rimane indelebilmente nel cuore del visitatore. Una minuscola, incantevole Venezia in miniatura, circondata dalle Valli , ora collegata alle principale arterie stradali, ma fino a 60 anni fa, immersa nelle acque delle paludi e raggiungibile solo via acqua. Unoasi di pace, il respiro daltri tempi, la gente dedita al lavoro nelle Valli, la semplicit contadina della sua cucina, anguille uniche per la loro bont, vino genuino e lo scandire del tempo lontano dalla frenesia delle moderne metropoli. La citt di Comacchio e le sue Valli rappresentano il vero cuore del Delta del Po e sono il naturale polmone verde dell’ intera costa adriatica, da Chioggia a Cattolica. La sua storia intimamente legata alla furia del mare Adriatico e del fiume Po  , che trascina montagne di detriti fin dentro il mare e soltanto in epoca recente stato imbrigliato.


 


Un Po di storia


 


La necropoli di Spina, che costituisce il suo primo importante insediamento umano, fino ad oggi riportato alla luce, vanta unorigine greco/etrusca, gi dal VI secolo a.C. fu un attivissimo centro di commerci tra lentroterra e lAdriatico, ma fu penalizzato dal progressivo mutamento del profilo della costa e cadde in declino durante le invasioni dei Galli. In epoca romana furono le strade consolari (come la via Popilia, in parte lungo il percorso dellattuale S.S. Romea) e lo scavo di ampi canali (come la Fossa Augusta) a fare uscire il territorio dallisolamento, con lascesa di Ravenna e del suo porto in Classe, che limperatore Ottaviano volle per ospitare la flotta navale romana doriente. Durante il periodo bizantino, Ferrara e Comacchio strapparono a Ravenna legemonia commerciale, grazie alle saline, ed in seguito infastidirono non poco lascesa di Venezia, tanto da scatenare conflitti e attacchi fino ad essere quasi distrutte. Nel XII secolo la rotta di Ficarolo spost il corso principale del Po pi a nord ed i rami fluviali di Volano e Primaro persero lantica importanza: Ferrara perse il legame col fiume e si dedic al recupero di nuove terre coltivabili, invece Comacchio sopravvisse con lo sfruttamento delle sue Valli, uno dei pi preservati complessi lagunari dEuropa.


 


LE VALLI DI COMACCHIO


 


Le valli di Comacchio inizialmente erano valli di acqua dolce, formatesi intorno al X secolo in seguito alle alluvioni dei fiumi ed ai fenomeni di abbassamento del suolo, e si estendevano per una superficie di 73.000 ettari. A partire dal secolo XVI vennero aggredite dalle acque marine per gli impaludamenti della zona costiera ed oggi, dopo la grande bonifica del primo 900, si estendono per pi di 11.000 ettari tra Comacchio ed il fiume Reno e sono collegate al mare tramite i canali di Bellocchio, Gobbino, Logonovo e Magnavacca. Sono formate da acqua salmastra di elevata salinit e sono state dichiarate di interesse internazionale dalla Convenzione di Ramsar del 1971.


Le vicende storiche ed economiche di Comacchio sono fortemente dipendenti dalle Valli, intorno alle quali si sviluppata unintegrazione esemplare fra lambiente naturale e le attivit umane. Essendo quasi assente , negli anni passati, lagricoltura e mancando il turismo, sono state la produzione del sale e la pesca a svilupparsi ed a condizionare lartigianato. La grande bonifica ha lasciato inalterata quella parte dove ancora oggi ci sono i casoni (stazioni di pesca e di appostamento), le tabarre (magazzini per gli attrezzi) e le cavanne (ricoveri delle barche). Anticamente fatti di pali, canne e giunchi, tra il XVII ed il XVIII secolo molti casoni vennero rifatti in muratura. Oggi sono una dozzina e ne sono visitabili pochi, tra cui il casone Foce, sede del ristorante Bettolino di Foce, il casone Serilla, che era uno dei maggiori, provvisto di tabarra e cavanna, e un casone minore, il Pegoraro. Attualmente sono attive cinque stazioni di pesca e sette case di appostamento e vigilanza. Si pratica soprattutto la pesca tipica all’anguilla attraverso luso dei lavorieri, che sono dei sistemi di bacini comunicanti e sbarramenti per selezionare i i pesci pi grossi dalle anguille e far convergere le anguille fino alla cattura.


 


Le zone di pesca sono delimitate da arginature artificiali e dalle acque emergono dune, dossi e barene, proprio come similmente nella laguna di Venezia e Grado. Questa una zona particolarmente ricca di nutrimento per gli uccelli delle aree umide, infatti c la pi grande variet di uccelli (circa 300), tra cui svassi, aironi, cormorani, anatre, germani, folaghe, pivieri, fenicotteri, trampolieri, rapaci ed alcune rarissime specie.


La flora delle Valli e del Delta del Po caratterizzata da variet che sanno adattarsi alla salinit delle acque.


 


DA VISITARE


 


Bosco della Mesola


Territorio di caccia degli Estensi per oltre due secoli, il bosco si sviluppato sui cordoni di antiche dune. Della antica foresta restano poco pi di un migliaio di ettari, ricoperti in prevalenza da lecci, ai quali si alternano piante igrofile nelle depressioni interdunali e farnie nella zona pi occidentale. Di estremo interesse la presenza di una popolazione autoctona di cervi. Solo una porzione del bosco aperta al pubblico (il sabato e la domenica). Nel Gran Bosco della Mesola (Ferrara), che costituisce una riserva naturalistica, flora e fauna conservano l’aspetto originario, quello che si poteva ammirare lungo il corso del Po prima di molti ( opinabili ) interventi dell’uomo.


 


Pomposa


E’ uno dei monasteri pi importanti d’Italia, sorto nel VI-VII secolo per opera dei monaci Benedettini.


La splendida architettura, interamente in mattoni (elemento tipico del Delta del Po) dell’atrio e del campanile ed i preziosi affreschi di scuola bolognese e riminese del 1300 nella basilica, nel refettorio e nella sala capitolare ne fanno uno dei pi significativi esempi di arte romanica in Italia.


Immerso nel silenzio di questi luoghi Guido Monaco invent le note musicali.


 


Ferrara


Meta obbligatoria per chi arriva nel Delta la citt di Ferrara, sede per quattro secoli ininterrotti della corte Estense. Con i sui preziosi monumenti e la magnificenza della sua struttura urbana si ha la possibilit di visitare la citt nel suo insieme: dai quartieri rinascimentali ( le vie dell’Addizione Erculea) il quadrivio degli Angeli con il famoso Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este, la magnifica Piazza Ariostea, all’intrico di strade della parte medioevale (dal Castello Estense, alla Cattedrale, da via San Romano al Ghetto Ebraico e le mura).


 


Mesola


A ridosso del Po, che segna il confine tra lEmilia ed il Veneto, si trova il Castello di Mesola, residenza estiva degli Estensi, costruita alla fine del Cinquecento (ospita all’interno un Centro di Educazione Ambientale del Parco), nelle vicinanze Torre dell’Abate, antico manufatto idraulico del XVII sec. Caposaldo delle grandi bonifiche estensi e la riserva naturale del gran Bosco della Mesola fitto bosco di oltre mille ettari, con Lecci Farnie, Carpini, Frassini, Ontani, Daini e cervi che facevano da scenario alle battute di caccia di Duchi e Duchesse, offrono oggi uno spaccato del Delta da un punto di vista storico, naturalistico e morfologico.


 


NEI DINTORNI


 


Da un punto di vista logistico, il Delta del Po un luogo ottimale per effettuare diverse escursioni e visite a citt di grande interesse storico-monumentale e turistico, quali : Venezia, Ravenna, Padova, Bologna, Rimini, tutte raggiungibili facilmente nel raggio di soli 100 km.


 


 


LA VITIVINICOLTURA DELLE SABBIE


 


Queste sono terre di pianure e acque, non offrono una situazione geologica ideale alla coltivazione della vite, per qui fiorisce una vitivinicoltura interessante e molto particolare, per certi versi unica. Sulla sabbia nascono i vini tipici della zona, nelle versioni ferme e frizzanti. Da vitigni rossi (fortana e merlot) e bianchi (sauvignon, malvasia e trebbiano romagnolo) che vanno a comporre le 4 Doc Bosco Eliceo nelle sottodenominazioni Bosco Eliceo Fortana, Bosco Eliceo Merlot, Bosco Eliceo Sauvignon, e Bosco Eliceo Bianco.


Esistono in queste zone ancora oggi, molti vitigni franchi di piede, in quanto nelle zone dove i terreni sono sabbiosi come questi del Delta del Po, il terribile parassita chiamato Fillossera , che agli inizi del secolo scorso flagell il vigneto Europa, qui non pu sopravvivere, e per questo i vigneti non hanno bisogno di essere innestati su Piede Americano . Un indubbio vantaggio del vitigno a Piede Franco la sua maggiore longevit rispetto a tutti gli altri innestati, arrivando tranquillamente agli 80 e piu anni di vita. E dottrina consolidata in vitivinicoltura, che sono i vigneti piu vecchi a fornire le uve migliori e piu interessanti da un punto di vista gustativo, conferendo alle uve peculiarit e sostanze uniche, trasferendo cosi nei vini aromaticit, gradevolezza e complessit.


I vini rossi non offrono grande concentrazione, ma talvolta presentano note organolettiche accattivanti, soprattutto il Fortana, che esprime una gradevolezza vinosa al naso, un buon nerbo acido in equilibrio con una discreta tannicit e sentori di frutta nera matura, uniti ad una buona sapidit, conferita dalla vicinanza del mare e dalle acque salmastre. Sono dei vini che ricordano in qualche modo il Lambrusco, cio si caratterizzano per la generosa bevibilit, limmediatezza delle sensazioni, la notevole vivacit di carattere e si accompagnano benissimo con i prodotti delle Valli, soprattutto languilla. Negli ultimi anni dobbiamo registrare, con piacere, un significativo innalzamento qualitativo delle produzioni di questi vini tipici ed unici, anche con il contributo di validi tecnici-enologi, che anche qui hanno portato le ultime innovazioni scientifiche in materia.


 


La DOC Bosco Eliceo si estende sulla fascia adriatica tra le bocche del Po di Goro e la foce del Reno, lungo la strada Romea ed l’unica zona vinicola della provincia di Ferrara, caratterizzata dai dossi di dune marittime che dal sud del Po di Volano si allungano parallelamente al litorale fino alla provincia di Ravenna, fra il mare, le Valli, i boschi di lecci e le pinete, dove la maturazione delle uve favorita da un ambiente particolarmente umido e da un clima mitigato dalle brezze salmastre e dal caldo delle spiagge. Lorigine di questi vigneti molto antica, risalirebbe forse alla civilt di Spina. Sicuramente le vigne vennero sviluppate intorno al X secolo dai Benedettini dellAbbazia di Mesola ed il vitigno fortana, detto anche Uva doro, stato certamente importato dalla Costa dOro della Borgogna nel 1528 da Renata di Valois, figlia segretamente calvinista di Luigi XII e divenuta duchessa di Ferrara sposando Ercole II dEste.


 


Bosco Eliceo Fortana o Uva Doro


 


prodotto dalle uve dellomonimo vitigno, detto anche Uva d’oro, almeno per l85%. Possono concorrere anche altri vitigni a bacca rossa raccomandati o autorizzati nelle province di Ferrara e di Ravenna, ma non aromatici, fino ad un massimo del 15%. Il tipo fermo pu essere secco o amabile, il tipo frizzante pu essere secco, abboccato o amabile. Gradazione alcolica minima: 10,5. Acidit totale minima: 6 per mille. Estratto secco minimo: 22 per mille. Invecchiamento richiesto: nessuno. Di colore rosso rubino pi o meno intenso, ha un aroma vinoso, gradevole, caratteristico. asciutto, corposo, moderatamente tannico, sapido e con una vena acidula.


Abbiamo assistito , negli ultimi 2/3 anni ad un innalzamento qualitativo della produzione, tanto che, alcune aziende del ferrarese sono state premiate nel corso di prestigiose manifestazioni internazionali, quali il Merano Winefestival, e questo sta ad indicare la ferma volont dei produttori locali, di stare al passo con i tempi, consapevoli ormai che lunico elemento caratterizzante sui mercati interno ed internazionale   LA QUALITA del prodotto finale.


Accompagna bene i piatti saporiti e grassi tipici della cucina ferrarese tradizionale, piatti di carne o selvaggina, i salumi e soprattutto l’anguilla in umido od ai ferri (che lo predilige) e i pesci fritti delle Valli.


 


Bosco Eliceo Merlot


prodotto dalle uve dellomonimo vitigno, almeno per l85%. Possono concorrere anche altri vitigni a bacca rossa raccomandati o autorizzati nelle province di Ferrara e di Ravenna, ma non aromatici, fino ad un massimo del 15%. Pu essere fermo o frizzante. Gradazione alcolica minima: 10,5. Acidit totale minima: 5 per mille. Estratto secco minimo: 22 per mille. Invecchiamento richiesto: nessuno. Di colore rosso rubino intenso da giovane con riflessi violacei, diventa pi chiaro maturando nel tempo. Aroma caratteristico, generalmente morbido al gusto, leggermente erbaceo.


Secco, asciutto, sapido, armonico, tannico da giovane, si ammorbidisce dopo almeno un anno di maturazione. Vino da tutto pasto, scorrevole, indicato per i primi piatti asciutti tradizionali. Maturando, accompagna bene piatti robusti, arrosti, salama da sugo, selvaggina e formaggi.


 


Bosco Eliceo Bianco


I bianchi sorprendono certamente all’assaggio per acidit, vigore ed una certa eleganza.


prodotto da uve di trebbiano romagnolo almeno al 70%, sauvignon e malvasia di Candia fino ad un massimo del 30%. Possono concorrere anche altri vitigni a bacca bianca raccomandati o autorizzati nelle province di Ferrara e di Ravenna, fino ad un massimo del 5%. Il tipo fermo pu essere secco o amabile, il tipo frizzante pu essere secco, abboccato o amabile. Gradazione alcolica minima: 10,5. Acidit totale minima: 6 per mille. Estratto secco minimo: 16 per mille. Invecchiamento richiesto: nessuno. Di colore da giallo paglierino, in tonalit verdolino, a pi o meno intenso. Aroma tenue, delicato, gradevole e sapore asciutto, fresco, con una leggera vena di acidit ma gradevolmente armonico. Ottimo come aperitivo (soprattutto quello frizzante), accompagna bene antipasti e fritture di pesce.


 


Bosco Eliceo Sauvignon


prodotto dalle uve del vitigno omonimo, di origine francese, coltivate a spalliera col sistema Guyot, almeno per l’85% e con uve di trebbiano romagnolo fino ad un massimo del 15%. Il tipo fermo pu essere secco o amabile, il tipo frizzante pu essere secco, abboccato o amabile.Gradazione alcolica minima: 11. Acidit totale minima: 6 per mille. Estratto secco: 18 per mille. Invecchiamento richiesto: nessuno. Di colore giallo paglierino scarico. Profumo delicato, leggermente aromatico, note di salvia, peperone verde, erbe officinali. Sapore asciutto, caldo, vellutato e lievemente acidulo. Accompagna bene i primi piatti con sughi di pesce, i piatti di pesce piuttosto saporiti, le verdure e i formaggi freschi.


 


Vini da cucina tipica, che a Comacchio e sul suo litorale non , come si potrebbe pensare, di origine estense, ma si tuffa letteralmente nelle sue acque, dove il pesce, di Valle o di mare, l’autentico protagonista della tavola e dove languilla regina, cucinata in mille modi diversi: alla graticola, in brodetto, in umido, a becco d’asino o con le verze, salata, marinata, tagliata a braciolette, affumicata ecc. Insuperabile cotta alla griglia, su braci di legni aromatici. Dal centro storico di Comacchio ( che merita davvero una gita) sino a Porto Garibaldi e lungo tutti i sette Lidi, ci sono ristorantini, trattorie e locali tipici di ogni genere, con ricchi men a base di gustosissimo pesce: antipasti, cappesante, astici, canocchie o cicale di mare, peveracci, vongole veraci, cozze, acquadelle, gamberi, seppie ripiene. E poi: risotti di mare e alla pescatora, tagliolini al granchio porro ( chiamato in zona Granso ) o alle canocchie, zuppe e grigliate di pesce, l’immancabile anguilla accompagnata dalla polenta, meglio se di farina bianca.


 


Un consiglio: lasciate perdere per una volta i bianchi, quelli usateli come aperitivo o con i formaggi freschi. Provate l’ottimo rosso Fortana del Bosco Eliceo, che si sposa perfettamente col pesce cucinato secondo le ricette locali, una scoperta di Mario Soldati, di alcuni decenni fa. Non mancate di fare una belle escursione nel vicino parco demaniale del Bosco della Mesola, di oltre 1.000 ettari, incluso nellOasi di protezione della fauna denominata Bosco Mesola (oltre 1.900 ettari) e che al suo interno comprende la Riserva Naturale Integrale Bassa dei Frassini e Balanzetta (220 ettari), il Parco delle Duchesse e il laghetto Elciola.


 


La Riserva vistabile marted, venerd, sabato e festivi (con l’esclusione di Pasqua) nei mesi da marzo a ottobre, dalle 8 alle 18.30 (8 – 16 in regime di ora solare). L’accesso libero ed consentito a piedi o in bicicletta in un’area aperta al pubblico di circa 100 ettari, con un percorso naturalistico dedicato ai non vedenti. Le visite per scolaresche e gruppi organizzati devono essere preventivamente concordate con il Corpo Forestale dello Stato, Ufficio di Punta Marina (Ra), tel. 0544/437379 Fax 0544/438286. Poco prima dellingresso al Boscone si trova il Giardino del Delta, piccolo giardino botanico con un itinerario sulla flora caratteristica del Delta del Po. Ingresso a pagamento, aperto in primavera ed estate.


 


Questi i produttori dei Vini delle Sabbie-Doc Bosco Eliceo, soci aderenti al Consorzio di tutela :


 


Azienda Agricola “Ca’ Nova”


Via Acciaioli 139


S.Giuseppe di Comacchio (FE)


Tel. 0533-327333


 


 


Azienda Agricola “Corte Angeria” di S.Piva


Strada Provinciale 112


Vaccolino di Lagosanto (FE)


Tel. e Fax 0533-97015


 


 


Azienda Agricola “Corte Madonnina”


Strada Statale Romea, 6/7


Pomposa (FE)


www.cortemadonnina.it


info@cortemadonnina.it


 


 


“Fondo Marsilia”


Strada Statale Romea


Lido di Spina (FE)


 


 


Azienda Agricola “Fondo Pontilio” di O.Arveda


Strada Statale Romea, 96


Lido di Spina (FE)


Tel. 0533-330880


 


 


Azienda Agricola “Fondo Spineta” di E.Colombi


Strada Statale Romea, 109


Lido di Spina (FE)


Tel. 0533-330881


 


 


Azienda Agricola Pizzolato Giorgio


Via Provinciale , 35


Massenzatica (FE)


Tel 0533-790063


 


 


Azienda Agr-vinicola “La Romanina” di C.Mangolini


Via Delle Rivare, 4


Bosco Mesola(FE)


Tel. 0533-794364


 


 


Cantina Cooperativa “Le Romagnole”


Piazza V.Veneto, 99/A


Bosco Mesola (FE)


 


 


Coop Giulio Bellini


piazza a.cavalli 1/b


Filo di argenta (FE)


Tel 0532 856911


info@coopgiuliobellini.it


 


 


Coop. “Sorgeva” Villaggio Natura Valli di Ostellato


Ostellato (FE)


Tel 0533-680376


www.sorgeva.it


 


 


La Bottega del Vino di G.Mariotti & C.


via Circonvallazione, 10


Argenta (FE)


Tel. e Fax 0532-804134


www.boscoeliceo.net


axemir@libero.it


 


 


 


 


Mattarelli Vini di U.Mattarelli


Via Marconi, 33/35


Vigarano Mainarda (FE)


Tel. 0532-43123


www.mattarelli-vini.it


info@mattarelli-vini.it


 


 


Tenuta Garusola


Via Garusola, 3


44010 Filo di Argenta (FE)


Tel. 0532 806092


www.tenutagarusola.it


info@tenutagarusola.it


 


 


 


Alba Frut s.c.a.r.l.


Piazza A.Cavalli, 1/B


Filo di Argenta (FE)


Tel. 0532-856911 Fax 0532-802554


 


 


Azienda Agricola Moretti Enzo e Figli


Podere Ca’ Mioni, 9


S. Giuseppe di Comacchio (FE)


Tel. 0533-379198 Fax 0533-381527


 


 


Azienda Agricola De Zen Fabrizio


Via Acciaioli Fondo Logaccio


S. Giuseppe di Comacchio (FE)


Tel. e Fax 0533-356148


 


 


Cab Comprensorio Cervese


Via Romea Nord, 180


Cervia (RA)


Tel. 0544-994501 Fax 0544-994712


rossi@leghiaine.it


 


 


 


Sito internet : http://www.vinidellesabbie.com/links.htm


Email : vinidoc@vinidellesabbie.com


 


Roberto Gatti


Luglio 2007 

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.