Nel fitto panorama di classifiche internazionali del vino, dopo le tante uscite americane, arriva a fine anche la voce più autorevole nel fondamentale mercato britannico, quella della rivista specializzata Decanter (www.decanter.com). E, nella “Decanter 75 most exciting wines 2017”, quella dei vini più entusiasmanti, ben 14 sono gli italiani che e percorrono tutto lo Stivale.
Il migliore di questi è il Furore Bianco Fiorduva di Marisa Cuomo che conquista i palati degli esperti guadagnando il quarto posto in classifica generale, seguita dalle bollicine del Franciacorta Brut Satèn 2010 di Corte Aura all’ottava posizione. Ma non mancano il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, il Trentino Alto Adige, come pure i classici Piemonte e Toscana, fin giù in Umbria e Basilicata.
La scelta è avvenuta fra 173 vini provenienti da 20 Paesi diversi e nominati dai diversi collaboratori della rivista Decanter : assaggiati alla cieca (tranne per la varietà e l’annata) sono tutti vini tutti sotto i 55 dollari, per assicurare la presenza di bottiglie per ogni budget. «Nel mondo del vino, noi tutti amiamo i classici, tutti amiamo i fantastici bianchi della Borgogna – commenta Andy Howard, consulente degustatore per Decanter – ma allo stesso tempo ci impegniamo a trovare quella nuova uscita promettente o di cui non avevamo mai sentito parlare. Questa degustazione ci ha dato entrambe queste due esperienze allo stesso tempo».
Fuori dalla Top 10, alla posizione numero 12, c’è il Chianti Classico Riserva 2013 di Querciabella, incalzato dalla Malvazija 2015 di Zidarich, al tredicesimo posto. Seguono il Barolo Bricco delle Viole 2012 di GD Vajra alla posizione n. 26, ed un altro Chianti Classico Riserva 2013 di Castello di Albola (di Zonin1821), alla 29esima posizione. La Toscana si ferma qui, mentre il Piemonte si aggiudica anche la posizione numero 33 con il Ruchè di Castagnole di Monferrato 2016 Vigna del Parroco di Luca Ferraris.
La Basilicata conquista la posizione n. 34. con l’Aglianico del Vulture Alberi in Piano 2013 della cantina Il Passo.
( recensione al link :https://www.winetaste.it/aglianico-del-vulture-tra-le-migliori-tipologie-rosse-italiane/ )
Alla n. 37 c’è il Trentino con l’Azienda Agricola Foradori, Sgarzon 2015, alla n. 40 e n. 51 due Amaroni della Valpolicella: il primo della Tenuta di Sant’Antonio, Campo dei Gigli 2012, il secondo di Speri, Amarone 2012. Alla n. 57, c’è il Centro Italia con la cantina umbra Tabarrini e il suo Trebbiano Adarmando 2015. ( recensione al link :
https://www.winetaste.it/lunicita-del-trebbiano-spoletino-di-100-anni/ )
Infine, chiudono la rappresentanza italiana un secondo vino di Foradori, il Teroldego Vigneti delle Dolomiti 2015 in posizione n. 58. e di nuovo il Veneto, con il Valpolicella Ripasso Superiore 2014 di Santa Sofia alla n. 62.
Mentre i vertici della classifica sono in mano al Sud Africa (con The 1947 Chenin Blanc 2016 di Kaapzicht a Stellenbosch), Australia (con Heytesbury Chardonnay 2014 di Vasse Felix a Margaret River), e Spagna (con Prado Enea Gran Reserva 2010 di Muga nella Rioja), il finale coglie di sorpresa con un Ice Wine cinese: il Taihang Valley Ice Wine Zidal 2013 di Chateau Xianmiao. «Ero incredibilmente lieto di avere di fronte una tale varietà. Anche se erano presenti vini che non mi erano particolarmente familiari – conclude Oz Clarke, riconosciuto giornalista e scrittore di vino – questi sono i vini che gli esperti di Decanter amano e in cui credono».
( Fonte Il vescovado )