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Vitigno “Asprinio di Ruoti”

Tra campi sperimentali e borse di studio i primi frutti della valorizzazione

 

 

Sta producendo i suoi frutti concreti l’intesa siglata con un protocollo di due anni fa tra il Comune di Ruoti, l’Istituto Superiore Istruzione Secondaria “De Sanctis–D’Agostino” di Avellino, l’ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura) e l’Associazione Culturale – Recupero Tradizioni Ruotesi.

Il Protocollo di Intesa sottoscritto il 6 luglio 2019 aveva come fine la promozione e valorizzazione della cultura e dei territori di Ruoti: la vite, il vino, l’uomo. E così è stato. Ad oggi sono stati realizzati già due campi sperimentali con vitigni di asprinio e un vitigno nero sconosciuto, uno in Val d’Agri e uno sul territorio di Ruoti, il risultato di un lavoro lungo di 3 anni, seguito dal consigliere Felice Faraone.

 

Con questo progetto, in collaborazione con gli studi scientifici e tecnici del Crea di Turi, è posto l’obiettivo di promuovere un percorso di studio e di valorizzazione del sistema vitivinicolo del territorio per rinsaldare e consolidare lo stretto legame di Ruoti con la vite e il vino, non rinunciando alla celebrazione del prof. Michele Carlucci, di origini ruotesi e uno dei padri indiscussi della moderna viticoltura.

“Un’iniziativa importante quella che abbiamo messo in piedi come Amministrazione – dichiara il Sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise – che intende dare risalto al territorio e alle persone, il protocollo mira a creare un rapporto permanente ed organico che valichi i confini e porti alla realizzazione di una serie di attività congiunte, tra le quali il recupero dei vitigni autoctoni.

Un altro impegno che ha assunto l’amministrazione comunale è quello di conferire, una borsa di studio in onore di Michele Carlucci agli studenti lucani più meritevoli che vogliano specializzarsi nel settore vitivinicolo, diventando motivo di ulteriore valorizzazione di tutta la comunità Ruotese” – conclude il Sindaco Scalise.