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AGRICOLTURA: CIA, UN 2009 DI CROLLI PER PREZZI E REDDITI

(AGI) – Roma, 19 gen. – Un 2009 di crolli per prezzi e redditi e costi sempre in crescita. Un quadro drammatico per cereali, frutta, vino e latte La Cia evidenzia una situazione difficile per i nostri agricoltori. I dati Ismea confermano uno scenario da “profondo rosso” per tutti i settori. Servono subito interventi straordinari, altrimenti migliaia di imprese rischiano di uscire dal mercato. Il 2009 ha segnato per i prezzi praticati sui campi uno dei punti piu’ bassi degli ultimi vent’anni. Un crollo di oltre l’11 per cento rispetto al 2008 al quale si e’ contrapposto un aumento dei costi produttivi, contributivi e burocratici che si avvicina al 10 per cento. E cio’ ha determinato una caduta libera per i redditi degli agricoltori che registrano un drammatico meno 25,3 per cento. Secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in base ai dati Ismea, si mette in evidenzia una situazione estremamente difficile per le imprese che si trovano ad operare in un contesto molto complesso, senza valide politiche e concreti interventi e tra mille e preoccupanti incertezze. Per i prezzi agricoli all’origine e’, quindi, “allarme rosso”. Il trend negativo -avverte la Cia- ormai prosegue da oltre un anno e sta investendo tutti i comparti produttivi. Le flessioni piu’ accentate si registrano, comunque, per i cereali che registrano un meno 28,2 per cento (con crolli anche del 35-40 per cento per il grano duro), per i vini (meno 19,5 per cento), per la frutta fresca e secca (meno 13,4 per cento), per l’olio d’oliva (meno 13,2 per cento), per il latte (meno 11,4 per cento) e per i suini (meno 6 per cento). Situazioni difficili sempre sul fronte dei prezzi -sottolinea la Cia- si hanno anche per i bovini, le cui quotazioni alle origine calano nel 2009 dell’1,5 per cento, e per gli ovicaprini, che segnano una sostanziale stabilita’ nei confronti del 2008. Vanno, invece, controtendenza gli ortaggi, la cui crescita (piu’ 7,9 per cento) viene dopo un periodo di accentuate flessioni, le uova (piu’ 6 per cento). Il tracollo dei redditi dei nostri agricoltori e’ -rimarca la Cia- la diretta conseguenza dell’emergenza che sta caratterizzando l’attuale momento dell’agricoltura. Nel 2009 -come rilevano gli ultimi dati Eurostat- ormai nell’Unione europea occupiamo un posto di coda. Dietro di noi ci sono soltanto gli ungheresi, con un meno 35,6 per cento. Sono dati estremamente negativi che -sostiene la Cia- devono stimolare il governo ad adottare urgenti e straordinarie misure. Dopo una legge finanziaria molto deludente per l’agricoltura, e’ venuta l’ora di cambiare marcia. Il governo deve affrontare di petto questa situazione da “profondo rosso”. Non si puo’ rimanere insensibili davanti ad una crisi che non ha precedenti negli ultimi trent’anni e che rischia di mettere fuori mercato migliaia di imprese agricole. E’ indispensabile una decisa svolta.


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

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>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.