L’ISOLA CHE VOGLIAMO – LA RASSEGNA PREVEDE LA PRESENZA DI 15 MASSERIE DIDATTICHE PUGLIESI, L’ESPOSIZIONE E LA VENDITA DI PRODOTTI TIPICI
Riappropriarsi delle tradizioni, dei saperi, dei sapori e dei valori che hanno scritto la storia delle comunità pugliesi. Il comparto agroalimentare e la sezione food di questa edizione de L’Isola che vogliamo svolgerà questa funzione. Nelle aree allestite all’interno dei percorsi dei mercoledì nell’isola antica di Taranto, non solo si potrà degustare, ma anche conoscere i valori legati al rispetto dell’ambiente, all’alimentazione sana e consapevole, alla dieta mediterranea e allo spazio rurale e marino che va protetto e valorizzato.
Il ruolo di ambasciatrici di questa importante missione sarà affidato a ben 15 Masserie Didattiche pugliesi, coordinate dal Consorzio Puglia in Masseria, che nell’area di Piazza Castello per tutti i mercoledì de L’Isola che vogliamo svolgeranno numerose attività.
«Le Masserie Didattiche – spiega Fabrizio Nardoni, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia – a cui il sistema delle Masserie fa riferimento, sono una intuizione culturale di grande valore. Restituiscono alla tradizione e alla storia della nostra ruralità un ambito di conoscenza e diffusione che negli anni sono diventate un brand di successo non solo per i nostri prodotti di agroalimentari ma anche per il nostro appeal turistico».
L’Isola, dunque, non solo come luogo della storia, della tradizione, del passato che può diventare il futuro di Taranto, ma anche come opportunità di recupero e promozione degli antichi sapori.
In esposizione, degustazione e vendita ci saranno, infatti, produzioni locali di nicchia che contribuiranno ad una maggiore conoscenza delle tipicità gastronomiche del nostro territorio rurale, ma non solo.
Durante i mercoledì dell’Isola (31 luglio, 7, 21 e 28 agosto) saranno attivati anche momenti sui temi dell’educazione agro-alimentare e delle tradizioni legate agli antichi mestieri che un tempo si svolgevano in masseria.
I visitatori grandi e piccoli, giocando, proveranno a riconoscere piante spontanee, legumi e ortaggi tipici del nostro territorio o impareranno a fare la pasta fatta in casa, il formaggio, le marmellate, il pane e e conosceranno il mondo delle api e dei lombrichi, per imparare a conoscere e amare quei prodotti alimentari che spesso si consumano con scarsa attenzione e scarsa considerazione del luogo in cui vengono prodotti.
«Sapere come si produce il cibo e sapere che quell’ambiente e quella storia va protetta e tutelata – dice Fabrizio Iurlano, direttore artistico dell’iniziativa – ci consente di parlare attraverso il cibo di quello che siamo e di quello che spesso abbiamo dimenticato di essere, recuperando anche così il senso del tempo e delle vocazioni perdute».
Nell’area food di Piazza Castello la rete delle Masserie Didattiche di Puglia gestirà anche un info point allo scopo di divulgare la guida aggiornata (italiano e inglese) delle masserie riconosciute dalla Regione Puglia e tutto il materiale a disposizione dell’Assessorato (cultura rurale e biodiversità) allo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini e i turisti che visiteranno Taranto in quelle giornate.
Nel programma dell’Isola che vogliamo altra postazione food ufficiale sarà allestita alla pensilina Liberty con un’area interamente dedicata alle specialità ittiche del territorio.
Il programma dettagliato sarà reso noto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si terrà la prossima settimana.
( Fonte www.corrieredelgiorno.com )