La Procura di siena ha disposto il dissequestro delle bottiglie di Brunello prodotto dall’azienda Banfi, una delle pi note fra quelle coinvolte nell’inchiesta sul presunto mancato rispetto del disciplinare. La Procura: “Piena conformit al disciplinare”

Siena, 21 ottobre 2008 – Un sospiro di sollievo, forse anche qualcosa di pi. La Procura di Siena ha disposto il dissequestro della bottiglie di Brunello prodotto dalla Banfi, la pi grande azienda di Montalcino e una delle pi note fra quelle coinvolte nellinchiesta sul presunto mancato rispetto del disciplinare. Il dissequestro, come informa la stessa Banfi, avvenuto dopo che “la Procura ha determinato la piena conformit al disciplinare”. “Una decisione che chiude definitivamente il caso della Banfi – dice con soddisfazione Cristina Mariani-May, proprietaria della cantina -. Con la definitiva liberazione del nostro Brunello possiamo finalmente tornare a dedicarci, con rinnovata passione e dedizione, a quella instancabile ricerca delleccellenza che ci ha resi famosi ed apprezzati nel mondo”.

La Banfi era, fino a ieri, una delle poche aziende a non aver ancora ottenuto ‘indietro’ il vino sequestrato nella primavera scorsa. A inizio estate era stata sbloccata la produzione di Antinori, nelle scorse settimane quella di Frescobaldi. “Siamo molto soddisfatti – commenta Patrizio Cencioni, presidente del consorzio del Brunello – soprattutto perch la procura ha riconosciuto la piena rispondenza al disciplinare di produzione. Oltretutto, la situazione della Banfi era la pi difficile, perch si tratta dellazienda con la produzione pi consistente e con pi elevato numero di dipendenti”. Ma non solo il dissequestro in s a gettare uno spiraglio di luce su Montalcino, piuttosto la sensazione che la fase istruttoria dellinchiesta della Procura di Siena sia ormai prossima alla conclusione.

“Speriamo di essere vicini alla chiusura delle indagini – conferma ancora Cencioni – e che il dissequestro della cantina Banfi sia il segnale dellesito positivo per lintera vicenda”. Previsioni di altro genere nessuno se la sente di farne, certo che poter tornare a vendere il vino a Montalcino di per s qualcosa di molto importante. Per ora i sigilli sono stati tolti al vino dellannata 2003, ma certo che lincubo Brunello si sta allontanando.

( Fonte La Nazione )

Considerazioni di Winetaste

E’ questa una di quelle notizie che, non pu non rendere felice ogni appassionato del buon vino italiano, a prescindere dal nome coinvolto grande o piccolo che fosse.

La Procura st portando a termine le sue indagini, e gli unici dati di fatto concreti che contano sono questi, e non le chiacchere, troppo spesso fatte a vanvera da parte di qualche ” Qua-qua-ra-qua ” della carta stampata o conduttori di blog/siti internet. Quando invitavamo alcuni mesi f alla prudenza e cautela, e di lasciare lavorare in pace e serenit la magistratura di Siena, venivamo tacciati di essere dei ” pompieri ” che volevano spegnere il fuoco, il fuoco acceso ed alimentato per troppi mesi dai vari incendiari di turno.

L’informazione un diritto sacrosanto, per chi la pratica di mestiere, ed anche per chi la legge, ma deve essere sempre prudente e giudiziosa, consapevoli che fin troppo facile dalla tastiera di un PC sparare ” nel mucchio “, senza preoccuparsi delle migliaia di persone che con il vino in quelle zone ci campano.

Non voglio aggiungere altro, ogni altra parola che potrei aggiungere a quanto gi scritto, dovrebbe essere solo di offesa verso chi ha versato fiumi di inchiostro ” a vanvera “, ad indagine ancora in corso.

Roberto Gatti