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DEGUSTAZIONI ALLA CIECA E LE SORPRESE NON MANCANO

E’ del 17 novembre la pubblicazione online di questo articolo 

dove sono elencati gli esiti di una degustazione condotta da 7 addetti ai lavori, in maniera “ cieca “ ovvero con bottiglie coperte in modo da non conoscere preventivamente il nome del produttore !

Come successe lo scorso anno, anche in questa edizione 2020, sono state degustate 29 bottiglie di Bolgheri Superiore Doc annata 2017, tra queste all’undicesimo posto , con un punteggio di 84/100 troviamo il vino icona del comprensorio, il vino che ha fatto conoscere la zona bolgherese in Italia ed all’estero. Un grande merito quello di aver fatto da apripista e sdoganato una zona fino a 50 fa semisconosciuta.

 

Ai primi posti vini di aziende non altrettanto famose, con una valutazione di 90/100 !

Di fronte a questi risultati sorgono non poche domande, che difficilmente troveranno risposte certe ed esaustive :

A ) come mai in degustazioni alla cieca questo vino icona si classifica all’undicesimo posto, non andando oltre 84/100 ?

B ) come mai in molte guide di settore lo stesso millesimo 2017 viene valutato 97/100 ?

Nei concorsi enologici nazionali ed internazionali, da me frequentati assiduamente in tanti anni di attività, è tollerata una differenza di valutazione sullo stesso vino al massimo di 3/100, qui addirittura siamo a 13/100 : incredibile ma vero !

A queste osservazioni e domande piu’ che legittime, qualcuno obietterà : “ ma questo è un vino che bisogna aspettare 10/15/20 anni, prima che possa esprimersi al meglio “ ! Non sono d’accordo su questo assunto, in quanto tutti i vini devono essere gradevoli e godibili fin dai primi anni di vita, poi se miglioreranno nel tempo ben vengano !

Dopo tanti anni di frequentazione in questo meraviglioso mondo del vino, in quanto ancora oggi mi ritengo un appassionato, sono questi aspetti che mi confondono, mi disorientano e mi lasciano perplesso. Troppa differenza di valutazione, considerando che chi emette giudizi e punteggi generalmente è esperto, cosi’ come coloro che redigono le guide, le domande che legittimamente ognuno si pone sono mille e piu’ di mille.

Una cosa è certa : in questo modo il consumatore medio ( e non solo ) è disorientato e mi viene da pensare che , molto probabilmente, troppo spesso non si degusta alla cieca ed il fattore emotivo, blasone e prezzo influenzano e non poco i degustatori ed il pubblico !

Un dibattito quanto mai sereno, educato e costruttivo è sempre bene accettato !

Roberto Gatti