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DUE ECCELLENTI SPUMANTI METODO CLASSICO PER L’ESTATE

La degustazione di due spumanti metodo classico italiani, prodotti agli estremi geografici della penisola : dal nord Piemonte alla Sicilia , un viaggio nell’Italia spumantistica che oggi ha raggiunto vette di eccellenza !

CANTINA DEI PRODUTTORI NEBBIOLO DI CAREMA SOC. COOP.

 

via Nazionale 32
10010 – Carema (TO) Italia
Tel. +39 0125 811160
Mob. +39 340.3763332
Fax +39 0125 801981
Email: cantinaproduttori@caremadoc.it

La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema fu fondata nel 1960 da un gruppo di 10 viticoltori residenti.
Nell’anno 2015, la cooperativa era costituita da numero 101 soci di cui 71 conferenti le uve, tutti produttori part-time con età media di circa 55 anni.

Nel corso del 2013 la cantina di invecchiamento del Carema D.O.C. è stata ristrutturata. Contemporaneamente sono state eliminate parecchie botti oramai vetuste e sostituite con altre nuove in rovere di slavonia. Attualmente la capacità contenitiva dei vasi vinari in legno è pari a circa mille ettolitri.

 

 

La “Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema” intende, attraverso il suo prodotto di eccellenza, contemplare la salvaguardia e la valorizzazione della cultura enologica legata all’importante attività vitivinicola nell’ambiente che la sostiene, particolare ed unico, dominato dai rinomati terrazzamenti sui quali dimorano i vigneti coltivati a pergola, sostenuti dai caratteristici “Pilun” in pietra e calce.

La produzione del Carema è limitata al solo Comune omonimo, attualmente conta una superficie di circa 13 ettari ed è iscritta all’albo DOC dal 1967.

IL NEBBIOLO DI CAREMA

Il Carema viene ottenuto da uve Nebbiolo in purezza e, come stabilisce il vigente disciplinare di produzione approvato a partire dalla vendemmia 2010, risponde alle seguenti tipologie: “Carema” e “Carema Riserva”. Il Carema (etichetta nera) ha un invecchiamento minimo di 2 anni, di cui 12 mesi in botti grandi di rovere o castagno. Il Carema Riserva (etichetta bianca) ha un invecchiamento minimo di 3 anni, di cui 18 mesi in botti grandi sempre di rovere o castagno.

Il colore è rosso rubino tendente al granato, il profumo fine e caratteristico, che ricorda la rosa macerata, il sapore morbido, vellutato, corposo, la gradazione minima richiesta è di 12 % vol. La longevità di questo vino è piuttosto marcata, anche 20-30 anni, purché le bottiglie siano conservate coricate, meglio se al buio, in cantine o locali privi di escursioni termiche.

 

Deve essere servito a temperatura ambiente (18-20 gradi) e possibilmente stappato qualche ora prima del consumo oppure decantato. Il Carema è particolarmente adatto all’abbinamento con arrosti, selvaggina, carni rosse, formaggi stagionati non piccanti o come vino da “caminetto”. Ben si addice a fine pasto con noci e frutta secca.

La coltivazione della vite nella conca del comune di Carema vanta una tradizione millenaria ed il frutto di tanto lavoro, un Rosso potente, ha riscosso nel corso dei secoli meritati riconoscimenti.
Il bottigliere di Papa Paolo III Farnese, autore di una guida enologica datata 1539, lo definiva infatti “un’ottima e perfetta bevanda da Principi e Signori”.

Un altro trattato del XVI secolo, il “De Vinis Italiae”, menzionava il Carema come vino servito alla mensa dei Papi e dei Duchi di Savoia e “vin d’arrosto” per i Reali di Francia. Il trascorrere del tempo non ha certamente indebolito il carattere di questo vino, che Mario Soldati definì “forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia”.

DEGUSTAZIONE SPUMANTE VILLANOVA MC BRUT ROSE’ GR.12,5

 

Sono rimasto favorevolmente colpito da questo spumante metodo classico :

rosato tenue, limpido e brillante ; minute bollicine salgono velocemente a zig-zag in superficie ;

naso franco, intenso, con sentori di crosta di pane e piccoli frutti di bosco ; bocca armonica, piacevole, acidità bilanciata, in equilibrio sensoriale, sapido, di grande impatto gusto/olfattivo. Molto lungo nel finale, da classificare Eccellente 92/100

 

Complimenti a questi bravi viticoltori eroici di Carema !

ORESTIADI Gibellina 

 

Viale Santa Ninfa –

91024 Gibellina (TP)

Mail: info@orestiadivini.it –

Tel: +39 092469124
Fax: +39 0924 69765

ENOTURISMO Mail: enoturismo@tenuteorestiadi.it
Mob: 3491540589

Da Gibellina parte il racconto delle Tenute Orestiadi, nate nel 2008 cuore della Valle del Belìce, in Sicilia, dove profumi e colori mediterranei si intrecciano col mito e l’arte. Trasformando in energia l’ardua risalita dopo un momento storicamente ed economicamente complesso, il terremoto del 1968, l’intera è divenuta polo culturale e di dialogo per l’area del Mediterraneo.

Il terremoto del ’68 rase al suolo Gibellina, incastonata tra le montagne della Valle del Belìce. Fu ricostruita negli anni ‘70 a circa 20 chilometri da dove si trovava originariamente. Per donarle nuova vita il sindaco di allora, Ludovico Corrao, consultò diversi artisti, tra i quali Alberto Burri, che da subito si dimostrò avulso a progetti che facessero rifiorire la distrutta Gibellina.

 

 

L’artista voleva porre l’accento sul trauma, sulla voce afona delle macerie, sulle incrinature compromesse e irreparabili che il lutto, che aveva dilaniato famiglie intere, aveva lasciato dietro di sé.

Una serie di cubi di cemento candido, alti poco oltre 150 centimetri, oggi formano un reticolo posizionati nell’area della vecchia planimetria del paese distrutto. Lavori che iniziarono nel 1985 che proseguirono altalenanti fino al 2013, finché vennero completati grazie all’ostinazione della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri a Città di Castello, alla Famiglia Sarteanesi e al Comune.

Oggi il Cretto è documentazione fulgida del riscatto di un paese e dei suoi abitanti. Una ferita fisica e morale che ancora oggi continua a sopravvivere e a urlare il suo dolore.

TENUTE ORESTIADI – SPUMANTE METODO CLASSICO “ PETRAMATER “ CARRICANTE -TERRE SICILIANE- GR. 12,5

 

LA PRESENTAZIONE ALLA STAMPA

In tiratura limitatissima il PetraMater, un metodo classico di Carricante da 36 mesi di permanenza sui lieviti, presentato a stampa e forza vendita lo scorso 27 Giugno 2022 proprio all’interno del Cretto ! Nel seguente breve video troverete le esclusive immagini dell’evento. Chiudono il video due interviste, la prima a Rosario Di Maria, Presidente di Tenute Orestiadi e la secondo a Luigi Salvo, Delegato  AIS di Palermo provincia, per le indispensabili note tecniche.

( Video di Maurizio Artusi )

LA DEGUSTAZIONE

 

 

Ottenuto da uve Carricante in purezza, sosta di 30 mesi sui lieviti ed in tiratura limitatissima :

paglierini di buona tonalità, limpido e brillante, perlage fine e persistente, minute bollicine salgono in superficie ;

naso intenso, di qualità fine, con note floreali eleganti , ma anche pietra e marmo ; in bocca è sapido, intenso, equilibrato, giustamente frizzante, fa salivare a lungo.

Da classificare Eccellente 93/100

 

 

Il carricante fino a pochi anni fa era sottovalutato. E’ un vitigno che se bene coltivato e le uve sane raccolte al momento giusto, puo’ dare origine a vini eccellenti.

Ricordo a tal proposito il vino ” Shiarà ” di cui ne ho scritto qui ed anche qui !

Complimenti a questi bravi viticoltori siciliani !

Roberto Gatti