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I nostri giovani mangiano male

 


 


Come si orientano le scelte alimentari dei giovani italiani? Ce lo spiega la Fondazione Italiana Buon Ricordo, nata su iniziativa dellUnione dei Ristoranti del Buon Ricordo e del Touring Club Italiano, che nei giorni scorsi ha presentato l@tlante per l formazione @limentare, progetto di informazione alla salute, alla sicurezza, alla cultura, ai valori e agli stili di vita per i ragazzi dagli 8 ai 14 anni. I risultati emergono da una vasta indagine che ha interessato 450 scuole, attraverso 5.702 interviste su un totale di popolazione di 2.871.509 individui. La conclusioni non sono per nulla positive. In una societ che si contraddistingue per unaumentata sensibilit collettiva per il corpo e la sua bellezza, si stanno paradossalmente diffondendo comportamenti non sani in termini di quantit e qualit di cibo assunto. Ci riguarda in particolar modo proprio i giovani. Le cause? Gli stili di vita sbagliati, una pubblicit seduttiva ma fuorviante, le informazioni invasive provenienti in particolare dalla tv e internet e, pi in generale, la mancanza di una cultura sullargomento. Si diffondono sempre pi pasti brevi e funzionali, cio meno soddisfacenti dal punto di vista del gusto e del piacere della commensalit (vi anzi specie al Nord e tra le classi sociali medio-alte, presso le quali anche la donna lavora – una vera corsa contro il tempo sia in termini di acquisto, di ricette, di organizzazione e produzione che spesso comporta il ricorso a cibi la cui preparazione basata sul risparmio del tempo. In questo senso molto frequente luso di surgelati e prodotti preconfezionati, precotti, prelavati). Prosegue inoltre la promozione della cena a pasto principale, almeno dal punto di vista del tempo dedicato; i ragazzi sono orientati verso cattive abitudini alimentari e prodotti industriali che comportano lallentamento del nesso fra materie prime e processi della loro trasformazione in cibi; questo lo si riscontra, ad esempio, anche nella diminuzione del consumo di certi cibi, come il pane, a vantaggio di prodotti industriali come i biscotti. In quasi un quarto dei casi i bambini non mangiano verdura, n a pranzo n a cena e in un altro quarto il consumo effettuato in uno solo dei due pasti; scarso anche il consumo di frutta, spesso scelta come merenda, e sporadiche sono le occasioni di consumo di pesce. Si rileva invece unalta preferenza per i salumi a scapito di legumi e uova, mentre la carne rappresenta il secondo pi diffuso. Il consumo della pasta quasi quotidiano, mentre nettamente meno frequente il consumo di riso. Punti di criticit: uso di salse, consumo di cibi fritti, abitudine di consumare bevande gassate durante i pasti, diffusione di alimenti fuori pasto, soprattutto per quanto riguarda i dolciumi. E c un altro dato assolutamente negativo: presso i nostri giovani si rileva una certa indifferenza nei confronti della storia e della provenienza dei cibi, si sono spezzati i vincoli fra cibo e territorio. Se la maggior parte dei ragazzi riesce a ricondurre allesatto luogo dorigine un must della alimentazione italiana come il parmigiano reggiano, non sa fare lo stesso per tipicit leggermente meno note: sono le prime generazioni della globalizzazione, segnate dalla perdita della sapienza gastronomica, del legame con il proprio territorio in virt di unomologazione e di un nomadismo alimentare. La popolazione intervistata conserva una consapevolezza del gusto e della cultura locale solo quando le condizioni lo consentono (ristoranti, festivit ecc.) per orientarsi invece nel quotidiano al consumo industriale inteso nella sua complessit di contenuto dei cibi e di stile di consumo e alimentazione. Conseguenza diretta di tutto ci: il 35% dei giovani italiani in sovrappeso e il 10-12% obeso.


Carlo Passera www.asa-press.com


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.