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IGT ITALIA : il parere di Angelo Gaja

 


 


Angelo Gaja, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi linvito da parte della rivista VQ vite, vino & qualit, di esporre la propria opinione sul tema del prossimo editoriale del professor Mario Fregoni, concernente la questione dell IGT ITALIA, esprime di seguito le sue riflessioni.


 


Riconosco alle IGT di avere consentito ai produttori di esprimere creativit e fantasia ed alla fine di recuperare maggiore competitivit sui mercati.


Per una IGT ITALIA mi sembra francamente di troppo Indicazione Geografica TIPICA.


Quel TIPICA alla fine crea solo confusione facendo pensare a modelli definiti di profumo e di gusto che invece i vini IGT non posseggono perch diversissime sono le condizioni pedoclimatiche cos


come le variet e le mescolanze tra le stesse. Pu sembrare un controsenso ma le IGT sono nate proprio per consentire di produrre dei vini che non sono chiamati a rispondere ad alcuna tipicit.


Al momento il confine delle IGT e regionale. Si possono ipotizzare confini piu ampi di quelli


regionali ma occorrerebbe inventare un nome nuovo, e farlo conoscere ai consumatori


necessiterebbe di investimenti ingenti. Si e pensato allora di regalare alla IGT il nome piu bello che abbiamo, ITALIA, e di fare cosi beneficiare la nuova di zecca IGT ITALIA dellarea di produzione


pi estesa possibile.


 


Perch sono contrario alla IGT ITALIA.


 


Attribuirla alle sole variet internazionali? E un arrivare per ultimi ad abbracciare una moda che sembra avere il fiato grosso quando risaputo che le variet che identificano il nostro paese sono ben altre mentre le variet internazionali si identificano con la Francia e con il nuovo mondo.


Chiedere lestensione della IGT ITALIA anche alle variet autoctone? Sarebbe una vera


imprudenza. Il 90% dei consumatori esteri ha vaga/nessuna idea del significato di DOC, DOCG ed IGT riportato sulle etichette italiane; mentre percepisce chiaramente il nome ITALIA e gli attribuisce valore. Si pu tranquillamente ipotizzare che alla lunga IGT ITALIA affosserebbe la gran parte delle attuali DOC .


Attribuire il nome ITALIA alla IGT perch la Francia (che dar avvio prossimamente a Vignobles de France) e la Spagna (Vinedos de Espana) lo stanno gia facendo prima di noi?


Ma in quei paesi la nuova indicazione parte da zero, non ha storia alle spalle; mentre lIGT ha alle spalle 15 anni di vita durante i quali molti dei piu prestigiosi vini italiani (compresi quelli che vestivano VINI DA TAVOLA prima dellentrata in vigore della 164) sono confluiti in essa attribuendole cos un prestigio, una immagine elevata, che non corrispondono n agli obiettivi n alle strategie delle equivalenti denominazioni che stanno per entrare in vigore in Spagna ed in Francia.


La IGT ITALIA darebbe fiato ai vini a marchio aziendale; verrebbero senzaltro prodotti dei blend di tipo bordolese di ottima fattura, in grado anche di competere con i vini culto, i vini icona; solo che la specificit del vigneto e della provenienza non avrebbero pi alcun senso perch i vini verrebbero costruiti in cantina con mescolanze di uve dalla provenienza pi diverse. ? Non che


faremmo un passo indietro?


I controlli della IGT ITALIA si estenderebbero allintero paese e diventerebbero difficilissimi da eseguire. Uno scandalo pi che possibile (dobbiamo aspettarci il giorno che la sabbia non arriver pi in tempo a coprire) sulla nuova IGT ITALIA caccerebbe nei guai tutto il vino italiano, anche quello di qualit.


La IGT ITALIA darebbe riconoscimento legale alla pratica di mescolare i vini del sud a quelli del nord: si faceva gia una volta, di nascosto per, e si chiamava con un altro nome.


 


Angelo Gaja, Aprile 2007


 


Annotazioni


Consiglio un passaggio anche al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=1747


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.