Home DEGUSTAZIONI VINO Il pinot nero dell’ Oltrepò Pavese

Il pinot nero dell’ Oltrepò Pavese

 Il pinot nero è una grande uva, nel senso piu’ nobile del termine, infatti è alla base di molti blend , il piu’ famoso la composizione dello champagne.

 

 

Ma tornando in terra italica lo ritroviamo in molti spumanti metodo classico tra cui il Trentodoc, il Franciacorta e l’Oltrepò Pavese. Un’uva che conferisce struttura e nerbo, ma allo stesso tempo eleganza e florealità nei vini, un’uva che bene si presta ad essere vinificata in rosso, in bianco, in versione ferma ed in versione spumantizzata, dando origine ad ottimi ed eccellenti prodotti, quindi un’uva dalle mille peculiarità ma al tempo stesso molto difficile da vinificare in rosso, un vero banco di prova per i produttori e specialmente per gli enologi, in quanto il confine per ottenere grandi vini o invece vini mediocri è molto sottile e scorre proprio “ sul filo di un rasoio “ : o sei di qua o sei di la dal filo del rasoio, con risultati contrastanti nell’uno e nell’altro caso.

 

Fatta questa lunga ma doverosa premessa, oggi Vi scrivo di uno spumante metodo Charmat, prodotto in Oltrepò Pavese, da una azienda che si distingue nel panorama vitivinicolo locale, per l’estensione dei suoi vigneti , per la cura e la qualità che riesce ad ottenere in questi vini.

 

CASTELLO DI LUZZANO

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La Storia

 

La famiglia Fugazza, originaria della zona, è una grande ed antica famiglia di proprietari terrieri, ma anche di industriali conservieri tra i primi d’Italia. Agli inizi del ‘900, alle numerose aziende già possedute, vengono affiancate le due Aziende Agricole di LUZZANO e ROMITO di nota vocazione vitivinicola. I nuovi proprietari con molta lungimiranza le arricchiscono di nuovi e più moderni impianti viticoli e di cantine di trasformazione, dando un impulso notevolissimo anche alla viticoltura della zona. Maria Giulia ha affiancato il padre Emilio nella conduzione delle Aziende fin da giovanissima, maturando un’esperienza ed una passione che in seguito ha condiviso con la sorella Giovannella che è entrata definitivamente in Azienda nel 1980.

E’ iniziata con loro una nuova fase di traguardi sempre più ambiziosi che le ha portate a far conoscere ed apprezzare i loro vini nel mondo.

 

 

( Emilio Fugazza -nella foto)

 

 

Vigneti ed uve

 

Il marchio Castello di Luzzano comprende le due aziende Luzzano e Romito per un’estensione totale di 110 Ha. di cui attualmente circa 80 Ha. vitati, parte nella D.O.C Oltrepò Pavese e parte nella D.O.C Colli Piacentini I vigneti circondano i due centri aziendali a 360° e sono posti  ad un’altezza che varia dai 150 ai 270 metri s.l.m.

Le due aziende, seppur vicinissime, hanno terenni con caratteristiche molto differenti. A Luzzano, che ha terreno con marne calcaree, si producono vini rossi corposi, sapidi ottimamente strutturati, adatti ad un invecchiamento anche molto prolungato. I bianchi hanno ottima acidità, unita a profumi sottili e persistenti. Da questa azienda escono, in particolare, le riserve dei rossi Gutturnio, Bonarda, Barbera, Cabernet, Pinot Nero e Merlot;

 

per i bianchi lo Chardonnay.  A Romito, che ha terreno costituito da sabbie profonde, da argille e limo ferrettizzato, si producono vini rossi morbidi, fruttati, adatti ad un moderato invecchiamento e vini bianchi dall’intenso ed ampio profumo. Da questa Azienda si scelgono i rossi d’annata e il Malvasia di Candia Aromatico, di cui l’Azienda, da anni, è la maggiore produttrice privata del Piacentino, con oltre 12 Ha dedicati a questo vitigno.  L’Azienda, selezionando le piante migliori, ha ricavato da queste i cloni che periodicamente vanno a comporre i vigneti in fase di rinnovo. 

 

Tecnica di lavorazione nella vigna

 

L’ azienda da oltre vent’anni aderisce ad un programma di agricoltura biologica integrata, sotto il rigoroso controllo di organi regionali,  per un uso ridotto di fitofarmaci e fertilizzanti. Il 100% dell’Azienda adotta l’inerbimento sotto filare. La raccolta delle uve è eseguita prevalentemente a mano e alcuni vigneti, meno declivi, sono stati predisposti per una raccolta anche meccanica eseguita con attrezzature di proprietà. 

 

 

Filosofia aziendale

 

L’Azienda imbottiglia solo vini prodotti con uve  di proprietà,  selezionando i   migliori vigneti. Ogni vigna è raccolta e vinificata separatamente per mantenere appieno le sue caratteristiche.  L’azienda si avvale, per la parte agricola, della consulenza dell’agronomo Dr. G. Piero Romana e, per la parte vinicola,  dell’enologo Dr. Stefano Testa. 

La cantina di vinificazione è ubicata in un’ala del Castello. Venne costruita  nel 1936 ed è completamente interrata. La sua ubicazione, la funzionalità ancora ottima, la capacità di stoccaggio con prevalenza di vasche in cemento (oggi vetrificate)  hanno fatto sì che si continui ad utilizzarla, nonostante le necessarie aggiunte per attrezzarla modernamente. Il reparto di imbottigliamento e stoccaggio è stato costruito nel 1985. L’antica cantina del Castello, di epoca medioevale, è stata dedicata all’affinamento in barriques di vini rossi riserva.

 

 

Vino Magot

 

 

MAGOT magia di Pinot

PINOT NERO OLTREPO’ PAVESE DOC

VINO SPUMANTE BRUT BLANC DE NOIR

STORIA DEL VINO    Nell’anno 2005 ai vigneti di Pinot Nero per il rosso Umore Nero, già presenti in azienda, sono stati aggiunti 3,5 ettari di cloni adatti alla vinificazione in bianco, che è la tipologia più nota dell’Oltrepò Pavese. E’ stata scelta una esposizione a nord-ovest su terreno marnoso con presenza di pietre e sabbie.

IL NOME    Il nome Magot nasce da una mia emozione. Questa idea di uva nera vinificata in bianco mi girava in testa come stranezza e azzardo enologico. Magia dell’uva e della cantina, magia del risultato: alla fine perfetto. Da lì il nome MAGOT, nato dall’unione della parola MAG-ìa con pin-OT, il nome dell’uva. Ma Magot è anche il nome di piccole, sorridenti statuette portafortuna del 1600 vestite in modo sempre diverso e stravagante. E Magot, con la “T” finale pronunciata, è anche il nome dato dai piacentini ai pavesi quando li vogliono un pò canzonare. Tre significati diversi per tre etichette di colore diverso a vestire un unico vino spudoratamente allegro nella sua ambiguità. Idea e disegno a tempera di Giovannella Fugazza 2007.

VITIGNO    Pinot Nero 100%.

VINIFICAZIONE    Le piccole cassette di uva raccolta a mano, sono svuotate direttamente in pressa pneumatica dove i grappoli vengono delicatamente spremuti. Questo consente di ottenere un succo di colore appena rosato che con la successiva decantazione precipita le sostanze coloranti residue, rimanendo bianco. Il mosto viene fatto fermentare a temperatura controllata e, prima della fine della fermentazione, viene posto in autoclave dove avviene la presa di spuma per fermentazione naturale degli zuccheri residui.

CARATTERISTICHE    Colore giallo paglierino chiaro con riflessi rosati. Profumo intenso, fragrante e floreale. Gusto fresco, sapido e molto ben equilibrato.

COME SERVIRLO    Fresco a temperatura di 8° C.

ABBINAMENTI    Vino elegante ed eclettico, accompagna ogni tipo di antipasto e primi piatti leggeri. Gradevolissimo con crostacei e pesce alla griglia.

 

 

 

 

Note di degustazione di Roberto Gatti

 

Paglierino chiaro al colore, con perlage fine e persistente ;

Olfatto : intenso, pulito, netto e gradevole con note eleganti e floreali ;

Gusto/olfatto : in bocca è giustamente frizzante, buona acidità, sapido e minerale, fa salivare a lungo.

Il Pinot Nero può offrire grandi “ performances “ vinificato in bianco, in rosato ed in rosso, fermo o frizzante, insomma un grande vitigno che in Oltrepò Pavese ha trovato il suo habitat naturale in grado di offrire grandi realizzazioni.

Uno spumante da classificare molto buono ( 87/100 )

 

Roberto Gatti