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IL PREZZO DEL VINO

Ho pubblicato, su facebook in un gruppo privato di Sommelier , questo post

” Un post sicuramente provocatorio, ma con l’unico scopo di approfondire e capire il nostro pensiero di appassionati, sul prezzo del vino. Riporto quanto dichiarato da Giacomo Tachis, durante alcune interviste.

” I vini che contribuisco a produrre non sono così cari quando escono dalla cantina – ha detto riferendosi agli esosi prezzi al dettaglio del Sassicaia 2000 – il prezzo giusto si aggira attorno ai €15/ €20.”

Ha infine concluso con una forte affermazione, che dovrebbe far riflettere più di un produttore ed enologo: “Il prezzo di molti vini è esagerato. Se devo spendere una fortuna in una bottiglia di vino non l’acquisto”.

Ha aggiunto in una seconda intervista : ” nessun bottiglia dovrebbe costare più di 15 euro, per il valore del vino contenuto all’interno “.

Eravamo nel 2005

Tutti i pareri sono bene accettati, purché educati e costruttivi.

Grazie

Roberto Gatti

 

 

Tra i molti commenti ne riporto alcuni di appassionati ed addetti ai lavori, buona lettura !

1 ) Il pensiero è assolutamente condivisibile, se ci si ferma a considerare i costi di produzione del vino, l’imbottigliamento, e tutto il resto della catena di distribuzione. Tuttavia, come per tante cose, il prezzo lo fa il mercato.se facciamo un paragone con l’arte, fermandoci ai costi della vernice, dei colori, della tela e magari della cornice, anche un quadro di Picasso, quanto costerebbe?

2 ) Le leve del marketing caratterizzano un prodotto sul mercato. Basti pensare che un premio ricevuto da un blasonato fa salire il prezzo. Mercato puro! Il che non è detto che rifletta in sé le qualità del prodotto

 

3) Se il vino in questione è prodotto in quantità limitate è logico che al crescere della domanda si alzi pure il prezzo. Altro discorso è ciò che ci si aspetta di trovare nel calice poi.. A mio avviso spesso si parte fuorviati dal prezzo della bottiglia e quindi ci si aspetta di bere oro colato rimanendo però “delusi”. Viceversa aprendo bottiglie sotto i 20 euro frequentemente si incappa in piacevoli sorprese. Errore umano collegare la bontà di un vino al prezzo della bottiglia a mio parere. Poi vige sempre la regola che ognuno ha i suoi gusti eh..

 

4 ) Certo, anche i piccoli produttori nelle loro cantine badano ai costi, che sono (molto all’incirca) 5-8 euro. Poi intervengono altri fattori…quanto ti interessa un prodotto, il senso di esclusività ecc.. è il Marketing che opera sul mercato per far crescere il prezzo. e ognuno spende i soldi che ritiene per quello che gli va, non c’è una regola. Altro discorso è sulla qualità del prodotto, inteso come quello che ci si aspetta. Per esempio, ci sono chitarre da 100 euro e altre da 10000 euro, il suono è molto diverso, e anche l’utilizzo. Se poi mi fanno pagare una chitarra 10000 e suona come una da 100 gliela tiro intesta…nel vino come si fa ?

 

5 ) Da studente prossimo alla laurea di enologia, ed avendo lavorato in svariate cantine tra sociali e private quello che dice il Giacomo Tachis io lo confermo, ma come lo conferma anche il mio docente di enologia. Il prezzo è quello poi aumenta per il marketing ed il nome.

 

6 ) Sono d’accordo che alcuni vini sono esagerati! Qua negli Stati Uniti poi i prezzi iniziano gia piu alti che in Europa! AI ristoranti poi, la bottiglia piu scarsa inizia a $35. Prosecco $40 Sono d’accordo che vini da 15-20 euro sono ECCELLENTI e sorprendenti. A volte acquisto da vini da $30 o massimo $45. Ma quelle dai $50 in piu le lascio agli altri che sono disposti a spendere piu’. Un buon vino è dato da fattori come il vitigno, il territorio ed il modo di lavorazione non dal prezzo a cui viene venduto e il marketing dietro! Gia provato tante volte in blind tasting!

Non comprerei in sassicaia a €200 euro ma comprerei 4 bottiglie di Etna Rosso per esempio! Ci sono vini straordinari a prezzo accessibile e con la nostra conoscenza si può riconoscere quali siano.

Detto ciò ognuno puo vendere I vi sa I al prezzo che vogliono ma sarebbe intelligence fare 2 line di produzione. Una fascia €20 e una fascia € 50 e più così accontenti tutti e fai più profitto!

 

7 ) Un mio conoscente mi ricorda spesso che negli anni 70 un biodi santi costava tipo mille lire e che lui guadagnava 200.000 lire al mese… Ormai bere bene è appannaggio di pochi. Questa cosa è disturbante

 

8 ) Il discorso vale x tutti i prodotti d’élite, finché ci sarà chi può spendere nessuno abbasserà certi prezzi, e sinceramente dico che fa’ bene, anche se resto dell’idea che si beve benissimo anche restando su bagdet popolari.

 

9 ) Dietro una domanda che parrebbe banale, si nasconde invece un ampio dibattito con conclusioni differenti che implica sia una riflessione filosofica che una economica. La prima complessità è determinare cos’è il valore e come si determina : la giusta remunerazione dei fattori produttivi? la scarsità relativa? l’utilità?

Una volta determinato il valore , sempre che lo si possa fare e arrivare ad una conclusione univoca , occorre stabilire se il prezzo è un adeguato indice di valore. Come vedi la questione è molto molto complessa e trascende il prezzo di una bottiglia di vino.

Basti pensare che tra i punti deboli delle teorie di Marx c’è proprio quella sul valore: secondo Marx il valore dipendeva dalla quantità di lavoro necessaria a produrre quel bene.

Dando al valore una dimensione soggettiva, legata anche alle mie possibilità economiche, penso alle emozioni che una bottiglia di vino può darmi spendendo una certa cifra e le emozioni che potrei avere facendo altro con quella stessa cifra. Il costo opportunità del vino Tra una bottiglia di vino e una settimana al mare con la mia ragazza, tendo a preferire la seconda. Se costa meno, compro e godo del vino

 

10 ) Vangelo. Infatti il Sassicaia è un vino con un rapporto qualità – prezzo indecente e ignobile. Il Vangelo è Tachis, ovviamente.