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ITALIA LEADER IN U.E. PER PRODOTTI DOP E IGP

 

EMILIA-ROMAGNA 1^ REGIONE PER PRODOTTI DOP E IGP


 


Sono 711 in totale i prodotti Dop (Denominazione dâorigine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) nellâUnione europea. Di questi, 155, il 21,8% del totale, appartengono allâItalia che fa la parte del leone, precedendo la Francia, tradizionale rivale gastronomica, con i suoi 148 prodotti (20,8% del totale). LâItalia è prima in Europa per prodotti a base di carne (28, 36,4% del totale), oli e grassi di origine animale (37, 39,4%), ortofrutta e cereali (45, 30,4%) ed è seconda per i formaggi (20%), per i prodotti non alimentari di altro tipo (grazie agli aceti balsamici e al bergamotto con il 42,9% del totale) e per le spezie (28,6%). Se ne è parlato oggi alla presentazione del volume in Camera di Commercio di Milano âLa comunicazione dei prodotti tipici in Italiaâ? del Centro studi Unicom in collaborazione con Unioncamere. Tra i primati delle altre nazioni non mancano le sorprese. Se la Francia è indiscutibilmente prima nei settori carne fresca-frattaglie (50 prodotti, 49,5% del totale) e formaggi (43, 27,7%), la Gran Bretagna si distingue per molluschi e pesci (vanta infatti ben 3 prodotti ittici Igp su 9 europei) e il Portogallo, grazie ai suoi 9 mieli Dop, detiene il 43,5% nel settore âaltri prodotti di origine animaleâ?. La Germania è imbattibile per numero di birre (66,7% del totale) ed altre bevande (79,5%) mentre la Spagna è la signora dei prodotti da panetteria (35,3%) e delle spezie (42,9%). E nel settore delle olive da tavola la Grecia primeggia con ben 10 prodotti agroalimentari Dop e Igp su un totale europeo di 16. Ultimo paese europeo è la Finlandia con un solo prodotto certificato, la patata Dop Lapin Puikula. Considerando, invece, i prodotti con marchio Stg (specialità tradizionale garantita), che non fa riferimento allâorigine del prodotti bensì alla sua composizione o metodo di produzione tradizionale, primo è il Belgio (5 prodotti, 33% del totale) seguito da Finlandia e Spagna a pari merito (20%). LâItalia è presente nel gruppo dei 6 Paesi che usano questo tipo di tutela grazie alla mozzarella. Tra le curiosità europee: la carota Igp danese Lammefjordsgulerod, le 31 acque Dop tedesche, il kiwi e il kumquat greci (Igp), la soppressata e il torrone spagnoli (Igp), lâaglio e la brioche di rivoluzionaria memoria per la Francia, il maiale del granducato del Lussemburgo, i semi di papavero austriaci (Dop), lâanona (frutta andina) e il maracuja portoghesi, le patate reali e le ostriche inglesi. E per gli appassionati degli olii, la Germania offre un olio di lino Igp, lâAustria uno di semi di zecchini (Igp), la Francia lâolio essenziale di lavanda Dop. In Italia, la regione che vanta il maggior numero di prodotti con marchi Dop e Igp è lâEmilia Romagna (25), patria non solo dei più famosi culatello, aceto balsamico, mortadella, parmigiano reggiano e prosciutti ma anche dellâasparago verde di Altedo e del vitellone bianco dellâAppennino centrale. Secondo è il Veneto con 21 prodotti tra cui lâasparago bianco, lâasiago e la ciliegia di Marostica. La Lombardia è terza in Italia con 20 prodotti Dop e Igp come la bresaola, il cotechino e il gorgonzola. Emerge da una elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati della Commissione europea e del ministero delle Politiche agricole e forestali. âI prodotti tipici rappresentano un punto di riferimento importante nel patrimonio delle tradizioni di un Paese come lâItalia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente Unioncamere e Camera di Commercio di Milano â . Non è un caso che il nostro Paese risulti primo in Europa in questo ambito. Un settore da promuovere non solo come elemento legato alla cultura locale ma anche in quanto potenziale fattore di sviluppo a partire dal turismo, oggi sempre più scoperta enogastronomica accanto alle visite dei luoghi, delle bellezze artistiche e monumentali. Ecco perché occorre un impegno condiviso delle istituzioni per rafforzare la conoscenza del âMade in Italyâ? anche per quanto riguarda i prodotti tipiciâ?.



(Fonte : Sesto Potere)


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.