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La forza dei numeri

 


 


 


 


Per fortuna i numeri non mentono mai. Ne ho avuto l’ennesima riprova quando ho voluto fare un po’ di ragionamenti obiettivi su due importanti settori della nostra rivista: la grande delusione (in questo numero la pagina 31) e il Davide e Golia (in questo numero a pagina 13). Il mio ragionare obiettivo si era reso necessario perché negli ultimi tempi avevo incontrato molti produttori italiani che esprimevano la loro contrarietà a queste nostre due rubriche. Secondo questi produttori noi dovremmo limitarci a parlare dei vini che riteniamo buoni e semplicemente lasciar perdere quelli che non ci soddisfano. La mia risposta a questi signori è sempre la stessa e si articola su questi punti fondamentali:


1. In un anno di lavoro le squadre dei nostri esperti degustano poco più di 5.000 vini. Quasi due terzi di questi vini non supera l’esame e per la stragrande maggioranza di questi noi seguiamo il consiglio e cioè lasciamo perdere poiché non vale la pena occuparsene.


2. I circa 1.800 vini che superano l’esame trovano spazio nella nostra rivista sotto le varie forme che i nostri lettori conoscono bene.


3. In un anno solo 12 vini vengono indicati come una grande delusione e solo altri 12 vengono indicati come dei Golia nettamente battuti da vini dello stesso tipo che costano molto meno. I tre punti sopra indicati dimostrano che la quasi totalità del nostro lavoro si concretizza nel far scoprire ai nostri lettori grandi vini sconosciuti che non costano una fortuna.


Chi fa bene il nostro mestiere però non si può fermare qui. Certo non deve perdere tempo a parlare delle 3.000 etichette mediocri che non vale la pena di comprare. Non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo. Deve però anche denunciare i casi clamorosi nei quali un produttore pensa di poter bellamente proporre un vino a un prezzo spropositato senza che il contenuto della bottiglia sia all’altezza. Questo per noi non è solo un dovere ma fa in qualche modo parte della missione che ci siamo dati. Noi con il nostro lavoro vogliamo fare in modo che i nostri lettori acquistino i migliori vini possibili spendendo il meno possibile. Basta guardare i prezzi dei vini nella nostra guida mercato per averne una riprova. Certo sappiamo che ci sono vini molto costosi che almeno una volta nella vita vale la pena bere. A volte però scopriamo che alcuni vini molto costosi deludono gravemente e che altri, anche essi molto costosi, hanno concorrenti che a prezzi molto inferiori offrono qualità migliore. Tenere nascoste queste informazioni vorrebbe dire non far bene il nostro mestiere. Un po’ di numeri più precisi mi aiutano a spiegare meglio la situazione.


Dall’inizio del 2006 noi abbiamo pubblicato 16 grandi delusioni. Questi vini ci sono costati (noi, a differenza di altri, i vini delle prove ce li compriamo) un totale di 1554,50 euro. Insomma 97,10 euro a bottiglia, con picchi fino a 290 euro. Sempre nello stesso periodo abbiamo indicato 16 Golia che ci sono costati in tutto 1.012 euro e cioè una media di 63 euro a bottiglia. Per ognuno di questi Golia abbiamo indicato almeno quattro Davide che costavano un quarto e che erano più buoni. L’idea di aver fatto risparmiare tutti questi soldi ai nostri lettori francamente mi riempie di soddisfazione e mi spinge a continuare su questa strada nonostante le pressioni che riceviamo da più parti. I produttori per bene dovrebbero convincersi che è nel migliore interesse di tutti vedere quei casi denunciati con chiarezza. I numeri, con la loro invincibile forza, ci danno ragione e danno torto a chi vorrebbe farci tacere.


 


 ( Fonte Il Mio Vino-Gaetano Manti )


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.