Ho preso parte 10 anni fa, ad una bella degustazione nell’azienda Fatalone di Gioia del Colle, e cosi’ ne scrivevo :
https://www.winetaste.it/fatalone-il-pioniere-del-primitivo-di-gioia-del-colle/
“ Questa interessante degustazione presso l’azienda Fatalone, ci ha dimostrato, ove ce ne fosse stato bisogno, che il Primitivo di Gioia del Colle è un vino longevo, al pari delle migliori tipologie italiane, perchè la zona è collocata ad altitudini variabili tra i 300 ed i 500/600 mt slm, con terreni sassosi poveri di scheletro.
Oggi le attente vinificazioni in cantina, con l’ausilio delle migliori tecniche enologiche, in primis la tecnica del freddo, consentono ai bravi viticoltori pugliesi di ottenere grandi risultati, in quanto la materia prima non è mai mancata nemmeno molti anni addietro, con la sola differenza ( sostanziale ) che allora le tecniche di cantina e le conoscenze non erano raffinate come oggigiorno.
Prevedo che sempre meno mosti/vini partiranno in cisterne da queste zone, per raggiungere altre regioni del nord Italia e della Francia, ma che saranno invece imbottigliati direttamente in loco per una maggiore soddisfazione personale ed economica di chi “ suda la terra e la propria fronte “.
Fatalone® — Azienda Agricola Pasquale Petrera
di Orfino Rosa Contrada Spinomarino, 291
70023 Gioia del Colle (BA) – ITALY
Tel/Fax: 0803448037 –
info@fatalone.it
Internet : http://www.fatalone.it
VINO FATALONE RISERVA DOC 2003 GR. 15- BIO-
SCHEDA TECNICA FATALONE RISERVA QUI
Il colore è di un granata chiaro con leggerissime sfumature aranciate, limpido e brillante ;
al naso è pulito, integro e franco, con belle ed accennate espressioni di terziario, elegante, fiori essicati, spezie orientali, tabacco dolce, cenere ;
in bocca è perfettamente godibile, in forma smagliante dopo 19 anni, pimpante, tannini integrati in sottofondo, bella “ souplesse “, acidità ancora presente, in equilibrio sensoriale, l’alcol non disturba affatto.
Lungo nel finale questo grande vino della nostra amata Puglia, il primitivo di Gioia del Colle può raggiungere vette qualitative molto alte, considerando che le viti sono allevate ad alberello a 5/600 mt di altezza slm.
Da classificare Eccellente da 95/100, complimenti a questi bravi viticoltori !
Roberto Gatti
( degustato aprile 2022 )