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La Vendemmia 2008 in Sicilia

 


 


Dopo quasi due mesi di stancante ma entusiasmante lavoro, sabato 4 ottobre si è conclusa – con labituale grande pranzo che segna la fine del lavoro in vigna – la vendemmia 2008. Stancante perché le cinque cantine ci costringono a un grandissima mole di lavoro; entusiasmante perché la vendemmia 2008 la archiviamo tra quelle assolutamente super. Ma vediamo perché. A dispetto delle previsioni, la Sicilia ha conosciuto nel quinquennio 2003-2007 precipitazioni abbondanti, che hanno ristabilito i livelli delle falde e riempito i laghi. Per questo era facile prevedere una diminuzione delle piogge invernali, e cosi è stato. Nel tardo autunno e nel periodo invernale del 2008 si sono avute piogge leggermente al di sotto dello standard e invece temperature in media stagionale. La primavera ha confermato quanto avvenuto in precedenza, con piogge mai abbondanti; lultima, alla fine di aprile, decisiva per la qualità delluva. Le uve hanno dunque avuto un clima fresco ed asciutto che le accompagnate sino alla vendemmia, senza mai eccessi di caldo ma, al contrario, con temperature ideali per le maturazioni. E ci piace sottolineare come le uve arrivate in condizioni ideali per la mancanza di piogge sono assolutamente sane e non hanno avuto alcun bisogno di interventi di difesa fitosanitaria. Il risultato è una vendemmia superba, con punte di eccellenza assoluta per le varietà autoctone. Andiamo al dettaglio di vari territori. Menfi e Sambuca di Sicilia: i bianchi – grazie alla mancanza di eccessi termici – sono pieni e bilanciati e aromatici al punto giusto. Eccellente in particolare il grecanico e non da meno le varietà precoci di importazione chardonnay e viogner. Il Fiano cosi come tutta le altre varietà – credo che ritornerà alle sue massime punte di qualità, quelle della vendemmia 2001. Rossi maturi al punto giusto; perfetto il syrah: con una vendemmia così asciutta e ben luminosa non poteva che ricompensarci con una qualità superiore. Intensi e varietali le altre francesi; al top il Nero dAvola che comporrà la Segreta rosso. Vittoria: le sabbie rosse di Vittoria hanno reagito molto bene allandamento climatico. Produzione quantitativamente un po al di sotto della media ma assolutamente perfetta sotto il profilo qualitativo, grazie ad una maturazione lenta e a temperature bilanciate. Frappato aromatico e Nero dAvola di grande eleganza per il Cerasuolo 2008 D.O.C.G.. Noto: Se larea di Noto ci aveva abituato a scarse piogge, questanno – in controtendenza rispetto al resto dellisola – ha registrato piogge nella media, concentrate nel periodo primaverile. E seguita una estate ed un inizio di autunno straordinari che hanno salutato il primo anno della D.O.C. Noto in modo ideale. Nero dAvola e Moscato di Noto 2008 vi stupiranno per struttura, profondità e originalità. Etna: tranquilli, per lEtna è ancora presto. Questanno solo le vigne che crescono ma davvero in un modo spettacolare. E, solo per un piccolo miracolo della natura, abbiamo trovato il primo grappolino di Carricante: non abbastanza per fare il vino ma sufficiente per farci sognare. Infine un ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato per la riuscita di questa vendemmia: A Filippo Riportela, Nino Scaturro e Peppe Maggio che hanno curato amorevolmente le vigne e le uve. A Vito Gambino e Donato Lo Vecchio, enologi residenti, ad Anger Ames e Patrizia Toth, enologi ospiti, a Nino DAntoni e tutti i ragazzi in cantina. A tutte le persone che in vigna lavorano duramente. 


 


( Fonte Planeta )


   


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.