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Le parole del vino ed il cane da tartufo


Da croccante a riduttivo, viaggio nel lessico dei sommelier. Il parere dell’Accademia della Crusca


 


 


Vi mai capitato un vino croccante? Ma attenti perch pu avere anche un carattere riduttivo con sentori animali, oppure essere attraversato da un vento balsamico. Certo pu capitare che abbia anche un palato statico pi largo che dritto, profumi di cera o vernice appena data, qualche traccia gessosa ma senza denotazioni materiche. 

E limbarazzo a volte saper decidere tra il burro dalpeggio e quello fuso, notare una certa stanchezza, oppure accorgersi che quel vino pi glicerico che vibrante e il sorso manca di profondit, anche se pu avere un profilo roccioso, avvolgente, asciutto, consolatorio. Tutto cambia quando ci sono sfumature di rosmarino a dialogare con i ricordi di lime, la bocca larga ma mai fenolica, per anche salmastra, scattante e consolatoria, e il palato multidimensionale e carnoso. 

Insomma, potremmo andare avanti allinfinito a declinare le parole del vino. Una forzatura della lingua italiana che i sommelier usano per raccontarci quello che beviamo. “Ci sono alcuni precedenti letterari. Negli scritti del Redi o del Soderini si parla gi di vino rotondo, corposo, leggiadro” spiega la professoressa Nicoletta Maraschio, presidente dellAccademia della Crusca. 

Ma la vera svolta linguistica arriva molti anni pi tardi, con Luigi Veronelli che apre a una terminologia non tecnica, pi emotiva e, in parte, pi letteraria. “E quindi c un legame con il passato”, dice ancora Maraschio. Che per sorride quando legge lelenco delle frasi che circolano oggi durante le degustazioni. “Evidentemente ognuno va a ruota libera”.

Un gioco? Pu darsi. Ma forse anche un limite alla divulgazione della cultura del vino. Perch la silhouette gustativa un po imbarazza. Per non parlare del sapore grintoso, che per pu essere grasso ma anche meno agile ed elegante, pur nella sua opulenza. Certo avere una bocca sempre in asse, sempre dritta e tesa, in bilico tra un timbro minerale e un tannino vivace pu aiutare. 

Perch si sa, la bocca una lama affilata che scorre veloce, rapida, sempre precisa e il vino pu essere ritmato da unacidit che lo alleggerisce e lo allunga. Senza dimenticare gli odori. Trementina, caprifoglio, foglia di pomodoro, humus, orzo tostato, pietra focaia, pip di gatto, pelliccia di animale bagnato, scatola di sigari, acetato di etile, caramella inglese, ceralacca… 

Ma utile tutto questo? “No, utile no dice Osvaldo Baroncelli, presidente dellassociazione sommeliers della Toscana per durante una degustazione pi riconoscimenti ci sono e pi d spessore”. Gi, ma a chi beve vino non rimane niente. ” vero, infatti nei ristoranti i nostri sommelier non usano mai queste definizioni. Aiutano il cliente a scegliere per sempre senza esagerare”.


 


( Fonte Firenze.Repubblica )


 


Annotazioni a margine


 


IL CANE DA TARTUFO


 


L’ho scritto e lo ribadisco ad ogni occasione : non rendiamoci ridicoli con termini che con la degustazione del vino nulla hanno a che fare.


Ricordo durante una degustaione professionale in Toscana, che il relatore ha ” percepito ” in un vino :


” Sentore di interiora di leprotto “, per non citare ancora quel ” giornalista-degustatore ” ( ?? ) che in un sol vino ha ( meglio avrebbe….!! )  riconosciuto qualcosa come 46 riconoscimenti olfattivi. Una cosa fuori dal mondo…..un naso d’altri tempi e dell’altro mondo : un vero cane da tartufo ………


Il vino va spiegato in maniera semplice, reale, in modo che tutti possano comprendere quanto viene detto, le comiche lasciamole ad altri per favore.


Roerto Gatti


16 Ottobre 2010

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.