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LUNGA QUERELLE DEL TOCAI, DA OGGI SENZA NOME






LUNGA QUERELLE DEL TOCAI, DA OGGI SENZA NOME

UDINE – Da vino bianco tipico del Friuli, quasi paradigma dell’essenza stessa di queste terre, a vino senza nome: è l”insostenibile’ storia del Tocai friulano in bilico tra leggi regionali, decreti ministeriali e attese sentenze della Corte di giustizia europea di Lussemburgo. Da oggi il Tocai non può più essere chiamato con il suo nome originario per gli accordi Italia-Ungheria in sede Ue del 1993, mentre il sinonimo ‘Friulano’, coniato dalla regione Friuli Venezia Giulia per l’export, è stato per due volte bocciato dal Tar del Lazio.

Che fare? La situazione – secondo Federdoc, associazione che raggruppa gli undici consorzi doc e docg del Friuli Venezia Giulia – è insostenibile. “Oggi le Camere di commercio che devono registrare il tipico vino bianco friulano per il 2008 – ha detto Stefano Trinco, presidente regionale di Federdoc – non lo possono fare e soprattutto non sanno come chiamarlo. Una situazione ridicola se non fosse grave sotto tutti i punti di vista”.

Per cercare una soluzione la Regione ha organizzato per il 4 gennaio un incontro con i tecnici e i legali del Ministero delle Politiche agricole al quale interverranno anche i produttori del Friuli Venezia Giulia. Bisognerà decidere quale strategia adottare. Da un lato ci sono i sostenitori ad oltranza del nome Tocai – su tutti Luigi Soini, direttore della Cantina produttori di Cormons (Gorizia) – che considerano superati gli accordi Ue con l’Ungheria e prevalenti quelli Trip’s che permetterebbero la denominazione Tocai anche all’estero; dall’altro ci sono i produttori che si sono messi il cuore in pace e hanno già cominciato ad ‘investire’ sul nome Friulano. “Siamo in un momento molto delicato dell’intera vicenda – ha commentato Trinco – e l’incontro del 4 gennaio cade proprio a puntino per evitare questa situazione di stallo”.

Della questione è stata investita anche la Corte europea di Giustizia la cui decisione, però, non è prevista a breve. Intanto il Tocai – complice anche questa involontaria campagna pubblicitaria – fa schizzare in alto le vendite di vino regionale. “Ma è una goccia nel mare della nostra produzione – ha concluso Trinco – per cui c’é veramente nulla da stare allegri”. 


( Fonte Ansa )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.